
"Esprimo profonda gratitudine per l’apertura di Papa Leone XIV e per il suo incessante impegno per la pace». Sono quasi le dieci di sera quando una nota di Palazzo Chigi conferma una telefonata di cui in ambienti di governo si sussurrava da ore. Quella tra Giorgia Meloni e il Santo Padre, un colloquio che fa seguito alla call di lunedì sera tra Donald Trump e altri leader europei - tra cui Emmanuel Macron, Friedrich Merz e Ursula von der Leyen - nella quale è stato chiesto alla premier di verificare la disponibilità della Santa Sede a ospitare eventuali negoziati di pace tra Russia e Ucraina.
Una conversazione che avviene al termine di una giornata di intensi contatti telefonici tra le capitali europee, con Meloni che sente direttamente non solo il leader ucraino Volodymyr Zelensky ma anche il presidente francese Macron, il cancelliere tedesco Merz, il primo ministro inglese Keir Starmer, la presidente della Commissione Ue von der Leyen e il presidente finlandese Alexander Stubb.
Colloqui destinati a ripetersi nelle prossime ore, perché i capi di Stato e di governo coinvolti hanno deciso di «mantenere uno stretto coordinamento in vista di un nuovo round di negoziati finalizzati a un cessate il fuoco e a un accordo di pace in Ucraina».
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