La proposta del ministro della Difesa Guido Crosetto di reintrodurre la leva nel nostro Paese sta facendo molto discutere. La sinistra parlamentare si è detta contraria, nonostante il ministro abbia sottolineato che l'intenzione è quella di realizzare "una bozza di disegno di legge da discutere che garantisca la difesa del Paese nei prossimi anni e che non parlerà soltanto di numero di militari ma proprio di organizzazione e di regole". L'Italia non sarebbe comunque il primo e unico Paese, nel caso passasse, ad avere una leva obbligatoria, perché proprio in conseguenza del cambiamento degli assetti geopolitici sono sempre di più quelli che stanno optando per questa soluzione.
Il modello ipotizzato da Crosetto è quello in vigore in Germania o in Francia, dove vigono sistemi diversi che, però, sono funzionali a uno stesso obiettivo. In Germania, per esempio, non esiste la naja vera e propria ma tutti i cittadini in età consona sono tenuti a effettuare una visita medica. Questo affinché lo Stato sappia in qualunque momento quanti sono i possibili militanti di cui può disporre. Quindi, il servizio militare resta di norma volontario ma c'è la possibilità di ricorrere all'obbligatorietà in qualunque momento, qualora lo richieda il deterioramento delle condizioni di sicurezza.
Il sistema è stato reintrodotto con una recente norma ed entrerà in vigore dal 1 gennaio 2026. La Francia vuole adottare un sistema diverso rispetto alla Germania, che consentirà comunque di implementare le fila dell'esercito. Emmanuel Macron vuole introdurre un servizio militare volontario a partire da 2026 allo scopo di "difenderci di fronte alle crescenti minacce, preparare la nazione e la sua forza morale". Quello francese di reintroduzione della leva "è uno schema non molto diverso da quello tedesco, perché prevede una volontarietà", ha precisato Crosetto in conferenza stampa.
Completamente diverso è l'approccio della Polonia, che vuole introdurre l'addestramento militare per tutti gli uomini adulti per aumentare la preparazione della riserva in caso di necessità.
Lettonia, Lituania e Svezia hanno già reintrodotto la leva militare obbligatoria, così come la Croazia, estendendola sia agli uomini che alle donne. Austria, Cipro, Estonia, Finlandia, Norvegia e Grecia ce l'hanno da anni e la Grecia di recente l'ha estesa da 9 mesi a un anno.