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Pensioni a 600 euro, stretta sul reddito, taglio del cuneo: come cambia la manovra

Il ministro Giorgetti illustra le proposte di modifica del governo. Dall'innalzamento delle pensioni minime alla stretta sul reddito di cittadinanza: tutte le novità

Pensioni a 600 euro, stretta sul reddito, taglio del cuneo: come cambia la manovra
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Pensioni minime, taglio del cuneo fiscale, ulteriore stretta sul reddito di cittadinanza e proroga della Cilas per il Superbonus. Sono diversi i fronti su cui il governo ha apportato alcune modifiche rispetto all'impianto originale della manovra. A illustrare le principali novità è stato Giancarlo Giorgetti: il ministro dell'Economia, intervenuto in commissione Bilancio al termine delle proteste delle opposizioni, ha spiegato nel dettaglio le correzioni introdotte dagli emendamenti presentati dall'esecutivo di centrodestra.

Pensioni minime a 600 euro

Confermato il via libera alla proposta di Forza Italia sulle pensioni: l'importo di quelle minime verrà portato a 600 euro per coloro che hanno più di 75 anni di età. Il titolare del Mef ha annunciato che "abbiamo previsto la revisione del meccanismo di indicizzazione delle pensioni per gli anni 2023 e 2024, è stata elevata la percentuale della fascia di pensioni da 4 a 5 volte la minima e ridotte conseguentemente quelle a salire per quanto riguarda i redditi".

La norma sul Pos

Nell'emendamento presentato dal governo è prevista l'eliminazione della normativa relativa al Pos che voleva riconoscere agli esercenti la possibilità di rifiutare pagamenti elettronici sotto i 60 euro. "Argomento che rimettiamo alla valutazione della commissione per quanto riguarda eventuali forme, che noi caldeggiamo, di ristoro o risarcimento per gli operatori che si dovranno trovare di fronte ad un maggiore onere per le commissioni applicate su queste transazioni", ha spiegato Giorgetti.

Taglio del cuneo fiscale

Il ministro Giorgetti ha comunicato che sale da 20mila a 25mila euro il tetto del reddito per il taglio del cuneo contributivo di un nuovo punto percentuale, arrivando così al 3%. Non a caso nelle ultime ore era circolata l'ipotesi di un ritocco sul piano del cuneo fiscale, per cui è stato convalidato l'allargamento della platea (redditi fino a 25mila euro) a cui sarà tagliato di tre punti.

Stretta sul reddito di cittadinanza

Ha trovato un riscontro positivo pure l'ulteriore stretta sul reddito di cittadinanza: la riduzione passerà da 8 a 7 mensilità. Allo stesso tempo è stata aumentata da 6mila e 8mila euro la soglia massima per l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali a favore di datori di lavoro che assumono dal primo gennaio al 31 dicembre con contratto a tempo determinato i beneficiari del reddito di cittadinanza. Il ministro Giorgetti ha sottolineato che di fatto "permette di coprire l'intera platea dei nuovi assunti".

La proroga della Cilas

Negli emendamenti del governo è contenuta la possibilità di presentare la Cilas Superbonus per i condomini entro il 31 dicembre 2022 per mantenere il regime di maggior favore al 110%. Anche questa è una battaglia vinta da Forza Italia, che aveva chiesto di prorogare al 31 dicembre la presentazione della comunicazione di inizio lavori.

Il congedo parentale sale all'80%

È previsto l'aumento all'80% dell'indennità del congedo parentale ricondotta ai genitori in via alternativa. Il ministro dell'Economia ha annotato che era stata rilevata un'incongruenza sul fatto che non potesse essere prevista anche ai padri e dunque "abbiamo raccolto questa sensibilizzazione". Inoltre è stata incrementata la maggiorazione della misura dell'assegno unico universale riconosciuto a nuclei con quattro o più figli.

Novità su mutui e pellet

È stata anche ripristinata una vecchia norma del 2012 "che permette per i contratti dei mutui ipotecari di tornare dal tasso variabile al tasso fisso". Per il caro-energia è prevista la riduzione al 10% dell'Iva per i pellet per il 2023.

Non solo: per il teleriscaldamento l'aliquota Iva dovrebbe scendere al 5% per il primo trimestre del prossimo anno.

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