I punti chiave
Silvio Berlusconi è stato ospite a Stasera Italia per fare il punto sui primi 100 giorni di governo Meloni, che vede Forza Italia come una delle principali forze al suo interno. "In poche settimane, e con una squadra di governo non ancora rodata, abbiamo varato una legge finanziaria che anticipa alcune delle riforme strategiche che sono nel programma di Forza Italia", ha ricordato il Cavaliere in riferimento a un primo aumento delle pensioni minime, ai lavori per la decontribuzione del lavoro giovanile e alla flat tax.
I primi impegni del governo
Tutto questo, sottolinea Berlusconi, con l'impiego di larga parte delle poche risorse per fronteggiare il caro bollette e i costi dell'energia. "In queste condizioni non si sarebbe potuto fare altro. Certo, è solo l’inizio, gli impegni presi in campagna elettorale nei cinque anni rimangono tutti validi", ha proseguito l'ex premier nel solco del rispetto del mandato elettorale, com'è sempre stato per Forza Italia. Tra le priorità di questo governo, e in particolare degli azzurri c'è anche la riforma della Giustizia, "dando attuazione agli impegni presi dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, impegni che noi condividiamo totalmente".
Per le pensioni, invece, l'obiettivo non cambia: 1000 euro per tutti entro i 5 anni di legislatura, disabili compresi. Ma anche "le nostre mamme, che non hanno mai potuto svolgere un lavoro retribuito sacrificandosi per la famiglia tutta la vita". Uno sguardo da parte di Silvio Berlusconi va anche ai giovanissimi, per "offrire una speranza concreta" attraverso la defiscalizzazione e la decontribuzione per i contratti di primo impiego, in modo tale da stimolare le industrie ad assumere.
La riforma delle autonomie
In questi giorni il governo ha approvato la riforma delle autonomie, promossa dall'ex premier, che spiega come sia stata realizzata per "garantire il massimo dell’autonomia alle Regioni insieme al massimo controllo del centro, proprio per evitare sperequazioni". Forza Italia si è spesa molto su questa riforma con proposte ed emendamenti approvati nella stesura finale, che ora dovrà passare per il parlamento. "È il principio fondamentale dello Stato liberale applicato per esempio al meglio nell’architettura costituzionale degli Stati Uniti. Un forte decentramento unito ad una forte autorità centrale nella politica estera e nella politica militare", ha proseguito il Cavaliere, che anche in quest'ottica da anni propone il presidenzialismo all'americana, "nel quale l’elezione diretta conferisce a chi guida l’esecutivo un’autorità politica e costituzionale davvero importante".
Migranti
Sottolineando il dolore per la notizia della morte dei migranti di quest'oggi, tra i quali un neonato, Silvio Berlusconi ha ricordato come con la politica incentrata sul nord Africa, nel 2010 c'era un flusso minimo di migranti, che a fine anno contava solo 4400 persone sbarcate.
"Sono stato proprio io che mi sono recato in tutti gli stati africani sul Mediterraneo e ho stabilito con ciascun Stato un trattato affinché mettessero dei soldati sulle loro coste", ha spiegato il premier, rivelando di aver consigliato all'attuale esecutivo dei prendere spunto da quella politica, riprendendo il cosiddetto "piano Marshall" per l'Africa, "un grande piano di investimenti europei nell’Africa sub-sahariana per stabilizzare quei paesi e offrire prospettive di sviluppo che scoraggiassero l’emigrazione". Ma come ha spiegato Silvio Berlusconi, si è perso tempo negli ultimi anni, "si doveva investire in Africa prima che ci arrivasse la Cina".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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