Sono state condivise con la Commissione europea 10 modifiche su 27 obiettivi del Pnrr che oggi hanno ottenuto il via libera della Cabina di regia. Da oggi può partire il processo formale di revisione della quarta rata. Lo si apprende da fonti di Governo. Questo ha spiegato Fitto, consente al governo "di mantenere fede al percorso stabilito", e "ci consentirà di chiedere la quarta rata la quarta rata nei prossimi giorni".
"Questo percorso porterà alla richiesta dell'intera quarta rata, non immaginando un definanziamento", ha detto il ministro degli Affari europei, il Sud le Politiche di coesione e il Pnrr in conferenza stampa. "La quarta rata aveva 27 obiettivi da raggiungere, si interviene su dieci obiettivi con correzioni di tipo tecnico amministrativo e altre più nel merito. La proposta di modifica sarà inviata già oggi alla Commissione europea e con un'informativa al Parlamento", ha proseguito il ministro, che ha anche spento ogni polemica in merito alla convocazione di questo pomeriggio. "Il lavoro che il governo ha introdotto è serio e costruttivo. Siamo di fronte a diverse fake news perché non c'era nessuna convocazione d'urgenza della cabina di regia", ha spiegato davanti alle tante pressioni ricevute nelle ultime ore, sottolineando anche che "in questo momento non c'è nessun Paese che abbia ancora chiesto la quarta rata".
Quindi, il ministro degli Affari europei ha sottolineato che le garanzie per i tempi per ricevere la quarta rata del Pnrr "non può darle nessuno. Noi abbiamo impostato un lavoro preliminare definendo quali obiettivi andavano corretti per raggiungere il risultato ed evitare di avere una fase di verifica molto lunga". Ed è proprio sul tema della quarta rata, per la quale il governo Meloni ora ha addosso tutte le opposizioni, che il ministro ci ha tenuto a ricordare che "stiamo operando su decisioni che non riguardano questo governo". Una precisazione volta a sottolineare le difficoltà che si possono avere quando si mette mano a decisioni assunte da altri.
Detto questo, il ministro ha dettato la linea delle prossime settimane: "C'è bisogno di fare velocemente ma non in fretta perché la fretta rischia di comportare degli errori.
Mi auguro che il dibattito possa essere sviluppato su proposte e ascolto critico, non voglio replicare o fare polemiche ma penso che l'Italia avrebbe bisogno di un confronto serio e di proposte costruttive".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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