"È finita la stagione dell'indifferenza". Meloni a gamba tesa contro le droghe

Giorgia Meloni ha ribadito la sua ferma condanna a qualunque tipo di droga: "È finita la stagione dell'indifferenza, del lassismo, del disinteresse". Bellucci: "Morte e solitudine, questo fa la droga"

"È finita la stagione dell'indifferenza". Meloni a gamba tesa contro le droghe
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Nella Giornata mondiale contro le droghe, Giorgia Meloni è intervenuta a Montecitorio per condannare senza se e senza ma l'utilizzo di stupefacenti, sottolineando come si viva una realtà in cui vengono considerati anticonformisti e simbolo di ribellione anche grazie alle produzioni televisive. "Arriviamo al paradosso di avere serie che hanno come eroe uno spacciatore sulle stesse piattaforme che hanno fatto documentari contro Muccioli, che aveva salvato migliaia di ragazzi, quando lo Stato era girato dall'altra parte", il riferimento è probabilmente alla piattaforma americana Netflix e alla serie SanPa, uscita nel 2020.

"La narrazione va in una direzione, film, serie, il messaggio sottinteso è sempre lo stesso, la droga è anticonformista, non fa male, fa bene", ha proseguito il presidente del Consiglio, sottolineando la sua fermezza nel contrastare lo spaccio e il consumo di sostanze stupefacenti: "Questo governo non intende voltarsi dall'altra parte e ignorare il problema ma affrontarlo con coraggio e determinazione". Meloni ha voluto tracciare ulteriormente il solco con le precedenti linee tenute dai governi di sinistra: "Sarebbe molto più comodo sul piano del consenso far finta di niente, come hanno fatto altri, ammiccare alle dipendenze per sembrare anticonformisti". Quindi, ha aggiunto: "È finita la stagione dell'indifferenza, del lassismo, del disinteresse".

Giorgia Meloni è uno dei pochi premier del nostro Paese che ha dedicato tanta attenzione alla Giornata mondiale contro la droga. "Attorno a questa scadenza in passato si è registrata soprattutto indifferenza. Non è scontato essere qui oggi", ha proseguito il premier, sottolineando come in passato i governi abbiano preferito non accendere i focus sui casi di cronaca che vedevano la droga sullo sfondo, perché farlo "porterebbe a un esame di coscienza su come la droga è stata trattata, come se la droga la considerassimo alla stregua di una calamità, inevitabile e imprevedibile". Per la premier, in questi anni si è alimentata una "vulgata che spaccia la droga come una forma di libertà, io non riesco a capire come possa passare ed essere spacciata come libertà qualcosa che in realtà ti rende schiavo".

Sulla stessa linea i ministri e i viceministri del governo Meloni.

"C'è chi a volte banalizza l'utilizzo di sostanze o dice che magari alcuni cantanti come Amy Winehouse, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison o Kurt Cobain hanno trovato in quelle sostanze la loro creatività e la loro arte... Beh, non è vero: nelle sostanze hanno trovato la loro morte e la loro solitudine, perché la droga fa questo", ha dichiarato il viceministro al Lavoro, Maria Teresa Bellucci.

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