La tv e il web si sa che non dimenticano mai ma in tanti tendono a dimenticarlo, compreso Marco Travaglio, che sulla riforma della Giustizia ha fatto una piroetta a 360 gradi ora che il metodo del sorteggio dei membri del Csm è nella riforma del governo del centrodestra. E dire che nel 2021, quindi nemmeno tanto tempo fa, lui si diceva estremamente a favore, benché quel tipo di sistema fosse uno dei cavalli di battaglia anche di Forza Italia. "Se vuoi sbaragliare le correnti è inutile mettersi a fare tic tic toc toc. Devi mettere una riforma costituzionale che sorteggia i membri del Csm. Cancella i membri laici", diceva il 7 giugno 2021 ospite in collegamento nel salotto di Lilli Gruber.
Anche in quell'occasione, Travaglio faceva da cassa di risonanza per quelle che erano le idee del Movimento 5 stelle ma aggiunse che questa era anche una proposta di Forza Italia. "Pensa a te. Sto sposando una riforma che vuole anche Forza Italia, ma è l'unica cosa da fare. Almeno per 10 anni finché la magistratura non è uscita da questo colossale sputt..., bisogna inserire un elemento di casualità in coloro che la giudicano", diceva poco più di 4 anni fa Travaglio parlando con Gruber e dimostrando, quindi, di appoggiare in toto quell'idea di riforma. Ma il Movimento 5 stelle non è mai riuscito a condurlo in porto e ora che la coalizione di centrodestra sta puntando con determinazione l'obiettivo dimostrando di volerlo e di voler raggiungere il risultato entro la fine della legislatura.
"L'unico modo di inserire un elemento di casualità è sorteggiarli. Se un magistrato ha il potere di arrestarmi, potrà avere il potere di giudicare i suoi colleghi. Per quale motivo non li possiamo sorteggiare? Li sorteggiamo tra i magistrati, mica li sorteggiamo tra i passanti", fu il ragionamento di logica, condivisibile, del direttore de il Fatto Quotidiano. E cosa è cambiato in meno di 5 anni? Solo che il governo che sta portando avanti questa proposta non è più guidato da Giuseppe Conte ma da Giorgia Meloni, con dentro Lega e Forza Italia, lo stesso partito che con coerenza, loro sì, sostiene questa riforma fin dall'inizio. "Anche Travaglio, sul sorteggio dei magistrati, la pensava come Nordio.
Da allora, però, cosa è cambiato? L’idea o è solo la volontà di opporsi a prescindere a una riforma proposta dal Governo Meloni?", si domanda Fratelli d'Italia in un post che ha smascherato, ancora una volta, le giravolte della sinistra.