«In... Grana la bici» unisce Brescia e Desenzano

Dobbiamo ammetterlo: la notizia della pedalata del 4 giugno prossimo, tra Brescia e Desenzano, denominata «In... Grana la bici» ci ha aperto il cuore. Finalmente una cosa diversa dall’ormai pazzesco e foltissimo mucchio di granfondo per tutti gusti. Una cosa diversa, tanto diversa che si tratta di una pedalata più gastronomica che sportiva, il cui scopo è di unire divertimento, relax, benessere e gastronomia. Bella idea, venuta a Pietro Nigrelli, braccio destro e collaboratore di Costantino Ruggiero in Ancma. Idea, comunque, che ha il pregio di riavvicinare al mondo della bici uno sponsor importante come il Grana Padano.
«In... Graniamo» anche noi ed eccovi le novità del percorso. Il via da Brescia, con tutti i partecipanti vestiti con una T-shirt Gialla con il simbolo del Consorzio, una enorme macchia gialla che proseguirà fino a Rezzato lungo il percorso ciclabile provinciale. Qui si imboccherà il percorso ciclabile vero e proprio non condiviso da autovetture o altro mezzo a motore. Da qui in avanti si prosegue in mezzo alla campagna e alle cascine, luoghi di produzione del formaggio Grana Padano, e ai numerosi saliscendi, dolci per altro, delle colline moreniche. Due punti di interesse sono a circa metà strada il ponte di epoca romana, perfettamente conservato, di Pontenove e la piccola centrale idroelettrica di Salago. Dalla "centralina" in poi il percorso è tutto campagna, profumi di primavera, cascine, mucche bianche e nere di razza prevalentemente frisona, saliscendi e in prossimità di Barcuzzi, ormai in prossimità di Desenzano, il Lago di Garda. Siamo arrivati a Desenzano, passando accanto ad un antico monastero con le sue mura, dove ci aspetta un'altra scorta motociclistica dei Vigili Urbani di Desenzano (la prima era a Brescia) che ci accompagnerà lungo il lungo lago della cittadina fino al Parco del Laghetto dove un ricco rinfresco a base di specialità tipiche del Garda e naturalmente di Grana Padano sazierà tutti per lo sforzo fatto.


Bell’idea, abbiamo scritto: bici e buona tavola sono un motivo in più per far muovere le gambe ai nostri connazionali, pigri e ozianti. Mettere insieme utile e dilettevole è probabilmente lo stimolo che occorre per farli innamorare della bici.

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