Grande distribuzione e prodotti italiani

«170 mila quintali di pesche italiane, il 96 per cento del prodotto venduto in 3mila punti nel Paese». È la risposta di Conad al lancio di un'agenzia di stampa secondo cui «la gdo è venuta meno all'esigenza di rendere più saldi i rapporti di filiera»

«Il nostro impegno è rivolto a sostenere le produzioni italiane e a soddisfare la domanda dei nostri clienti. L'esperienza di questi anni ci ha dimostrato come il presidio dell'efficienza della filiera e la qualità delle relazioni possano produrre benefici sia per i produttori sia per i distributori». È la risposta del responsabile nazionale ortofrutta di Conad, Claudio Gamberini, al lancio di un'agenzia di stampa sulla mancata firma dell'accordo relativo alle pesche e nettarine, in cui si sottolinea che «la gdo è venuta meno all'esigenza di rendere più saldi i rapporti di filiera».
E a sostegno di tale affermazione produce i dati della campagna 2010: nei 3 mila punti di vendita Conad sono state vendute pesche e nettarine di produzione nazionale per 170 mila quintali, pari ad un fatturato di 20 milioni di euro, che rappresentano il 96 per cento del prodotto venduto. Il restante 4 per cento ha coperto la domanda in una fase in cui il prodotto italiano non era ancora commercializzabile: si tratta di 7mila quintali, per un fatturato di 1,6 milioni di euro, in calo del 40 per cento rispetto ai valori del 2009.
Non solo: Conad ha riproposto, come negli anni passati, anche un'operazione di valorizzazione della pesca e nettarina Igp di Romagna attraverso il proprio brand Sapori&Dintorni Conad, che caratterizza l'offerta di specialità alimentari con una forte identità nella tradizione regionale.
«La pesca è solo uno dei tanti prodotti importanti e la moderna distribuzione fa il possibile per sostenerlo in modo adeguato - continua Gamberini -: Conad garantisce un impegno costante a sostenere il prodotto italiano di qualità ed è disponibile - come sempre ha fatto - a trovare accordi di collaborazione che permettano alle produzioni nazionali di essere protagoniste sugli scaffali dei punti di vendita e sulla tavola degli italiani. Ne cito solo alcuni: le Pesche e nettarine Igp di Romagna, l'Uva Italia extra di Puglia, l'Arancia rossa di Sicilia Igp, il Pomodorino di Pachino Igp...».
CAMBIO DELLA GUARDIA
L'Assemblea dei soci di Conad ha approvato Bologna il bilancio al 31 dicembre 2010, che conferma i risultati di preconsuntivo diffusi a conclusione dell'esercizio. Il giro d'affari sviluppato dalla rete Conad ha raggiunto i 9,775 miliardi di euro (con un incremento del 5,1 per cento rispetto al 2009), portando il gruppo a detenere la quota del 9,9 per cento nel mercato della moderna distribuzione (salita al 10,1 per cento nei primi mesi del nuovo esercizio) e a rafforzare la leadership nel canale dei supermercati (15,4 per cento della quota nazionale) e dei punti di vendita di vicinato (12,8 per cento). L'utile netto è di 1.992.190 euro, interamente destinato a riserva indivisibile; il patrimonio netto ammonta a 44.217.751 euro.


Al termine della riunione vi è stato il saluto di Camillo De Berardinis, da oltre 20 anni alla guida del Consorzio. Con il rinnovo degli organi sociali è stata approvata anche la nuova governance del Consorzio, che prevede l'ampliamento delle procure assegnate al direttore generale Francesco Pugliese.

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