Il Grande Fratello di George Orwell arriva al teatro della Tosse riveduto e corretto

Il testo «1984» di George Orwell non è mai stato così attuale come oggi in un mondo in cui imperano i talk show e la libertà d'informazione è l'argomento di maggiore attualità.
Lo spettacolo in prima nazionale alla Tosse che apre anche la sua stagione venerdì prossimo affronta questi temi e ripropone il famoso testo di Orwell in versione drammaturgica ad opera di due scrittori torinesi, Luca Ragagnin e Enrico Remmert. «2984», per la regia di Emanuele Conte e in cooproduzione con il Festival della Scienza, celebra il 60° anniversario della pubblicazione del libro dello scrittore inglese e in una messa in scena suggestiva che coinvolge direttamente anche gli spettatori, racconta un futuro prossimo inquietante in cui tutto è circondato da paura e propaganda che limita sempre più la libertà di scelta. «Tutti i temi vengono affrontati senza polemica politica» ci tiene a precisare il regista «e il nostro modo di raccontare si adopera solo per guardare i problemi di oggi con distacco». Il motore della vicenda resta e vuole restare la storia d'amore ribelle tra Winston e Julia, qui interpretati da Andrea Di Casa e Marina Remi, mentre la fantascienza viene usata come il veicolo chiave con cui si può parlare di problematiche del presente con l'escamotage di spostarle nel tempo. «2984» dà risalto a ombre e sfaccettature del romanzo con un lavoro meticoloso da parte di Ragagnin e Remmert, che dichiarano il loro entusiasmo nell'aver svolto quest'adattamento filologico su di un classico così noto. Un adattamento che è però rimasto fedele al testo «pur aggiungendo qualche tocchetto qua e là» come dicono gli scrittori.
Lo spettacolo avrà luogo alla Sala Campana stravolta per l'occasione, infatti verranno tolte tutte le sedie e si avrà la sensazione di essere in un luogo al di fuori del tempo e dello spazio circondato da telecamere, monitor, video e obiettivi. Una location che per la particolarità dello spettacolo non ha disposizione che soli 100 posti, pertanto se ne consiglia la prenotazione.

Il cast dello spettacolo è un misto tra attori storici e attori giovani, pertanto vedremo Enrico Campanati nel ruolo dell'ambiguo O'Brian accanto ad un inedito Enrico Grezzi, nel ruolo di Goldstein, capo del movimento contro il Grande Fratello, che compare nei 22 schermi sparsi per la scena.

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