Jacopo Granzotto
È roba per palati fini e animi nostalgici questa «Lunga notte della tv italiana» in programmna alle 21,30 alla «Casa del Jazz» di Villa Osio (viale di Porta Ardeatina 55) nellambito della «Notte Bianca». Nel calderone veltroniano che prevede linvasione incondizionata delle strade del centro spicca un appuntamento davvero originale. Un viaggio attraverso le più belle musiche televisive della nostra (almeno trentennale) memoria. Un periodo irripetibile in cui lobiettivo di chi cominciava a fare televisione, siamo alla fine degli anni Sessanta, era quello di diffondere cultura a una nazione di gente semplice. E cultura era anche comporre grande musica; a quei tempi i talenti si chiamavano Stelvio Cipriani, Riz Ortolani, Lelio Luttazzi. Erano i tempi dei grandi sceneggiati («Ritratto di Donna Velata», «Il Segno del Comando», «Dovè Anna») che ora si chiamano Fiction. Era lepoca del gioioso «Carosello». Era infine lepoca dei grandi reportage formati Loy, Comencini, Moravia. Insomma il paradiso della televisione senza tema di sembrare retorici. In questo Eden cera anche «Pinocchio», altro grande sceneggiato diretto da Comencini per il quale Carpi ne scrisse i due motivi che domani sera saranno in scaletta. Ma quello che incuriosisce di più del programma sono gli immortali stacchetti come quello dell «Almanacco del Giorno dopo», la trasmissione quotidiana che seguiva «Furia» e anticipava il TG1 delle otto alla fine dei Settanta. Da rimarcare lesecuzione della sigla (Procul Harum, «A Salty Dog») di «Avventura», linsuperato documentario che Bruno Modugno propose agli italiani dal 1969 al 1972.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.