Giovanni Debianco
Risultato a parte, è andata proprio come desideravamo: una giornata di festa e di sport, alla faccia di chi vuole male al calcio e lo inquina con atti di violenza. Un giorno indimenticabile, condito da tanti appuntamenti emozionanti, come l'incontro col presidente Garrone, l'amministratore delegato Marotta, il saluto ai tifosi doriani sotto la Gradinata Sud subito prima dell'incontro, l'affetto dei sostenitori blucerchiati, l'atmosfera coinvolgente di Marassi.
Il presidente Garrone ha offerto un bellissimo mazzo di fiori a mia madre, poi l'ingresso sul manto erboso e la folla della Gradinata Sud che si è divisa tra fischi a carico dei livornesi e applausi per la nostra entrata. Quel momento lì rimarrà per sempre nella mia memoria; ricordo un signore che ha ringraziato mia madre e me per essere venuti e per aver fatto vedere che lo sport trionfa sempre. Sembrava un sogno: la curva della Sampdoria è lì, vestita a festa, e sta applaudendo la mia famiglia!
La partita comincia e per la Samp si mette subito male; gli ospiti vanno a segno con uno stacco di testa del bomber Lucarelli. All'inizio del secondo, i ragazzi di Novellino sembrano essere più determinati, ma penetrare nell'arcigna difesa amaranto è difficile. Il Livorno raddoppia ancora col suo uomo-squadra. Nonostante la sconfitta, il week-end per la mia famiglia resterà storico: ricorderemo per sempre l'emozione provata prima, durante e dopo la gara.
Insomma, ringrazio di cuore, abbracciandoli, tutti i genovesi, che si sono dimostrati molto in gamba e ci hanno fatto sentire a nostro agio, festeggiandoci sempre e facendoci sentire a casa.
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