Le Grazie tra polpo e cartoline

Si sono viste fino a quattrocento persone in paziente fila, qualche sera fa, per avere la propria razione di polpo bollito. Ma l’attesa, nel suggestivo scenario del Golfo di La Spezia, non è pesata a nessuno. Erano i partecipanti ad una delle manifestazioni che l’associazione Pro Loco Le Grazie, presieduta da Giovanni Pegazzano, ha organizzato in occasione di «A festa d’a Madòna», una festa che per cinque giorni ha animato la località spezzina. Molte le iniziative, tutte accolte con entusiasmo, anche se gli organizzatori con grande fatica hanno dovuto combattere contro il maltempo, smontando e rimontando fino a tre volte in una sola giornata gli stand della fiera. Dal raduno delle vele d’epoca sulla rotta di Imperia alla dimostrazione dei palombari di Comsubin, dall’esibizione della scuola di ballo all’esercitazione con lancio di paracadutisti del Raggruppamento Subacquei incursori Teseo Tesei, alle mostre di pittura. Momenti di raccoglimento poi durante la messa solenne nel Cantiere Valdettaro per il 22º anniversario dell’incoronazione della Madonna delle Grazie e durante la processione per le vie del paese.
Una tradizione consolidata che riporta al passato, come dal passato vengono le cartoline illustrate che, raccolte nel libro edito proprio dalla «Pro Loco Le Grazie» con testi di Anna Maria Carpena, si intitola «Le Grazie. Un secolo in cartolina». Un volume realizzato con la collaborazione della gente del posto e che fa rivivere gli aspetti più significativi dei costumi, degli usi, della religiosità della gente dell’antico borgo.

Un borgo che, oltre a custodire nella chiesa la venerata immagine della Madonna delle Grazie, patrona del Golfo, con il più antico dei cori intarsiati della Liguria, vanta anche un patrimonio archeologico nella villa romana del Varignano Vecchio. Ci sono poi gli affreschi del convento dei Monaci Olivetani che risalgono al XV secolo e le cave della Castellana dove viene estratto il pregiato marmo portoro.