Sono trascorsi quasi ottocento anni dal quel lontano 1223, quando per la prima volta al mondo  nella piccola Greccio veniva rappresentata la natività nel presepe, ad opera di San Francesco  d'Assisi che aveva scelto questo luogo quasi irragiungibile come novella Betlemme. Un rito che  il piccolo comune del reatino rievoca tutti gli anni nel periodo natalizio. E quest'anno per la  prima volta la rappresentazione sarà «attualizzata»: infatti la Proloco che organizza l'evento  ha deciso di porre l'accento sul momento socio-economico dell'Italia. Per questa ragione,  simbolicamente, il Presepe spegnerà le luci il 24 dicembre. Un modo per i grecciani di guardare  all'essenziale delle cose: un presepe al buio, illuminato solo dalle candele e dalla luce della  luna, se ci sarà. Un presepe senza luce per ricordare al mondo che la Natività è per tutti un  nuovo inizio. Così l'illuminazione si riaccenderà il 26 dicembre. 
 Il presepe di Greccio, che richiama ogni anno visitatori da tutto il mondo, quest'anno andrà in  scena il 24 dicembre alle 22,30, il 26 dicembre, il 1°, 6, 7 e 8 gennaio alle 17,30. Dalle  tribune montate come in un anfiteatro romano, che contengono oltre 2mila posti, si assisterà a  una spettacolare scenografia realizzata in sei quadri viventi. La devozione degli interpreti in  costumi medievali, unitamente alla bellezza e alla natura del luogo, rendono questa  manifestazione, oltre che unica, anche molto suggestiva. Il presepio di Greccio guida i  visitatori attraverso un viaggio ideale nel tempo che va dall'arrivo di San Francesco sul Monte  Lacerone (1209) all'ascensione alla grotta della Natività.
 Greccio, piccolo comune situato al lato della catena dei Monti Sabini edificato su speroni di  roccia, è una meta interessante anche per chi vuole fare un'escursione sportiva, non solo legata  allo spirito natalizio. Questo paese del Lazio ai confini con l'Umbria e l'Abruzzo, sorge sul  fiume Velino e domina dall'alto la vasta e lussureggiante pianura reatina. È una stazione  climatica, frequentato centro di villeggiatura che vanta una sorgente di acqua salutare, la  Fonte Lupetta, chiamata così per un affresco che rappresenta il miracolo di San Francesco mentre  tende la mano ad un lupo. Le acque della fonte sono adatte per le cure idroponiche. Nelle  vicinanze del centro storico è possibile visitare il Museo internazionale del Presepio di  Greccio, che rappresenta un patrimonio da valorizzare per le capacità attrattive della sua  immagine e per il suo buono stato di conservazione.
Nelle locande del centro storico si mangiano le specialità locali, tra le quali un piatto di cui si dice che il Poverello di Assisi fosse molto goloso: si tratta del «Coppo», uno stufato di gamberi di fiume e noci. Greccio dista 15 km da Rieti, 25 km da Terni 90 km da Roma, 70 km dall'Aquila. Per info tel. 0746753883.