Economia

Grecia, da Paesi euro sì a piano Merkel-Sarkozy

Accordo fra Sarkozy e la Merkel sul meccanismo d’aiuto per la Grecia: intervento basato su aiuti volontari bilaterali e una partecipazione complementare dell'Fmi. Ma Trichet: "Male se intervenisse l'Fmi"

Grecia, da Paesi euro sì a piano Merkel-Sarkozy

Bruxelles - Accordo fra il presidente francese Nicolas Sarkozy e la cancelliera tedesca Angela Merkel sul meccanismo d’aiuto per la Grecia. Nel giorno del vertice Ue si è stata trovata la "quadra" sbloccando la delicata impasse legata alla crisi greca. Il piano su cui Francia e Germania hanno trovato l’intesa, secondo quanto si è appreso da fonti diplomatiche, prevede un meccanismo di intervento basato su aiuti volontari bilaterali europei e una partecipazione complementare del Fondo monetario internazionale. Il meccanismo sarà attivato solamente se sarà necessario.

L'ok dei Paesi euro I 16 Paesi della zona dell'euro hanno dato il loro via libera all'accordo proposto da Francia e Germania per il meccanismo europeo di salvataggio della Grecia. Lo riferiscono fonti europee.

I prestiti bilaterali volontari - spiegano fonti diplomatiche francesi - in base all’intesa raggiunta tra Francia e Germania saranno decisi "in un quadro europeo" e prevedranno interessi a tassi di mercato. Nell’intesa non verrebbero fatte cifre sull’entità dell’aiuto ad Atene. Nelle ultime settimane si era parlato di una somma tra i 20 e i 30 miliardi di euro. I prestiti europei "saranno quindi completati" - spiegano le stesse fonti - da un intervento dell’Fmi.

Nell’ambito del compromesso raggiunto tra Sarkozy e Merkel si farebbe quindi riferimento alla necessità di rafforzare la "governance" europea nel lungo periodo, incaricando l’Eurogruppo di presentare al più presto una proposta. Una delle richieste di Berlino è quella di rivedere il Patto Ue di stabilità e di crescita rendendolo più stringente, prevedendo anche un sistema di sanzioni per i Paesi che non rispettano gli impegni sul fronte delle finanze pubbliche. Il piano è stato ora sottoposto al presidente della Ue, Herman Van Rompuy.

Trichet e l'Fmi "Se il fondo monetario o un altro organismo qualsiasi opera al posto dell’eurogruppo, in sostituzione dei governi, della loro responsabilità, è una cosa molto, molto negativa", sostiene il presidente della Bce Jean-Claude Trichet parlando alla tv francese Lcp-Public Senat realizzata a bruxelles. "Tutto ciò che va in direzione di una deresponsabilizzazione dei membri della zona euro sarebbe negativo.

E noi vogliamo che i Paesi della zona euro esercitino a pieno, totalmente e in maniera fedele ai trattati Ue la loro responsabilità".

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