Cronache

Il Grifone resta a galla perché in A c’è di peggio

(...) redivivo Semioli a destra al posto di Rispoli) per guadagnare preziosi cross dal fondo a pro delle capocce di Pozzi e Pellè, ha sciaguratamente rinunciato proprio a Foggia, mandando Pellè ad intasare l'imbuto con Pozzi e Eder. Risultato: le punte blucerchiate, cercate con inutili spioventi dalla trequarti, erano di fatto condannate alla sterilità, facili prede degli alti difensori ascolani chiusi a riccio. Il secondo problema saranno proprio i play-off, che la Sampdoria ha l'obbligo di perseguire alla morte sapendo in partenza di doverli disputare priva del nazionale argentino Romero. È infatti scontato che, mentre Gastaldello e compagni staranno battendosi alla disperata con Brescia, Reggina, Varese e Padova per accedervi, la terza e la quarta fra Pescara, Verona, Torino e Sassuolo potranno dedicare l'ultimo mese di campionato a leccarsi le ferite e ripristinare la perduta freschezza fisica e mentale: il che spiega perché negli ultimi 4 anni è stata sempre e soltanto la terza a salire in serie A.
Pensierino finale. Fossi nei panni dei Garrone, mi metterei a vento marcando stretti Lo Monaco e Corvino che stanno rispettivamente divorziando da Catania e Fiorentina, senza trascurare Milanese (Varese) e Bigon (Napoli).
Genoa. A 10 tappe dal traguardo, 30 punti in palio, meno male che il Lecce sta sotto di 7 punti e il Novara di 10, sennò qui - 3 punti presi nelle ultime 6 partite - ci sarebbe da farsela sotto. Dice: però a Roma il Grifo ha dignitosamente giocato alla pari e le palle-gol più facili da buttar dentro le hanno avute un Gilardino preoccupantemente macchinoso e un Palacio stranamente sventato. E non è che - ad eccezione della penalizzata Atalanta che ha già fatto 40 punti sul campo - Parma, Fiorentina, Siena e Cagliari stiano volando. Tutto vero. Ma intanto la Roma era una Rometta svogliata. Eppoi qui, tra un equivoco e l'altro (il talentuoso Jorquera è frenato da Belluschi, Ze Eduardo e Birsa), o si è a pezzi (Granqvist, Constant, Kucka, Antonelli, Bovo, Sculli) o ci si sta andando (problemi di vista per Rossi, di testa per Jankovic). Ecco perché, mentre ci si aggrappa alla scontata parola d'ordine ("Battere la Fiorentina a qualunque costo!"), io dico: cominciamo a non perdere.

Sperando che stavolta la dura lezione risulti preziosa a Preziosi, intanto che il Cielo ci conservi quello che para (Frey) e ridia forza a Gilardino e Palacio, quelli che dovrebbero far gol.

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