Grillini: nel programma dell’Unione ci sono i Pacs ma hanno un altro nome

Il fondatore dell’Arcigay e deputato ds spiega i progetti del centrosinistra e il significato delle cosiddette «unioni civili»

da Milano

I vescovi, attraverso il loro presidente Camillo Ruini, hanno detto agli elettori: votate per i partiti che difendono la vita e che si batteranno contro la procreazione assistita e le unioni fra persone dello stesso sesso. E hanno criticato le Regioni che hanno equiparato le coppie di fatto alle famiglie. Franco Grillini, deputato uscente dei Ds, promotore di numerosi disegni di legge sulle unioni gay e favorevole all’eutanasia, non ha dubbi. «Ruini ha fatto bene a dire che la Chiesa è neutrale, ma dovrebbe essere coerente», ha detto ieri sera alla trasmissione L’Antipatico, nel corso della quale è stato intervistato insieme con Carlo Giovanardi dal direttore del Giornale Maurizio Belpietro. Grillini spiega che la dichiarazione del presidente della Cei sui «Consigli regionali liberamente eletti, che liberamente hanno votato quelle leggi, è un’ingerenza». Quando Belpietro gli chiede se a suo parere quella presa di posizione sposterà dei voti, il fondatore di Arcigay ha risposto di no. «È da tempo - dice - che ormai il voto cattolico va per conto suo. E credo che sia giusto così». Per poi tornare alle leggi regionali che hanno fatto arrabbiare Ruini: «Quelle normative sono le più moderate d'Europa e sono ampiamente condivise anche dagli stessi cattolici, come ci dicono tutti i sondaggi. È sbagliato richiamarsi alla Costituzione, perché la Costituzione non discrimina nessuno».
Forma e sostanza. Però, fa notare Belpietro, l’idea dei Pacs (le unioni civili riconosciute dalla legge) è stata espunta dal programma del centrosinistra. «Il programma dell’Unione - replica Grillini - parla di “Unioni civili”, una formulazione generica che può ricomprendere perfettamente il Pacs». Cambia il nome ma la sostanza è la stessa? Il leader storico del movimento gay italiano ricorda che «dobbiamo garantire diritti civili a quattro milioni di conviventi» e che «persino la Repubblica Ceca ha appena fatto la legge su questa materia», sottolineando i punti nodali della questione che riguarda i conviventi di fatto: assistenza sanitaria, reversibilità della pensione e rapporti con le istituzioni. Grillini mette in evidenza che «quando si parla di Pacs, si parla di una legge che è veramente molto cristiana. Perfino Ruini dovrebbe essere d’accordo...».
Sorelle latine. Nel corso della trasmissione, sempre in tema di unioni di fatto, vengono evocati il caso francese e quello spagnolo. «In Francia - dice Grillini - il successo dei Pacs è stato grandissimo: 200mila coppie li hanno sottoscritti. Ma anche l’opinione pubblica li accetta. Quando cambia il costume, quando ci sono diritti da riconoscere, bisognerebbe parlare di quei diritti e non fare filosofia o fare inutili ideologie o tantomeno guerre di religione».
Belpietro chiede a Giovanardi se si tratta di una guerra di religione, ricordando che in Spagna hanno cancellato i termini «mamma» e «papà» per introdurre «genitori». Il ministro centrista risponde sottolineando che i bambini che vivono nelle famiglie formate da due padri «stanno dentro un incubo». «È un incubo infatti - dice Giovanardi - pensare che uno deve sviluppare la sua personalità di bambino trovandosi un padre e un padre: due uomini, uno dei quali dovrebbe supplire alla funzione della madre. La madre è un diritto naturale di un bambino, davvero». E, tornando al tema delle discriminazioni, l’esponente dell’Udc sottolinea che sono le coppie sposate a essere penalizzate dalle leggi sugli asili, sugli assegni familiari e sulle tasse universitarie. Da Grillini nessuna replica.
Selezione artificiale. Il secondo tema toccato nella puntata de L’Antipatico andata in onda ieri sera su Rete4, è stato quello dell’eutanasia. E se sull’ipotesi che le unioni di fatto vengano riconosciute dalla legge come vorrebbe l’Unione il confronto con Giovanardi era stato pacato, la cosiddetta dolce morte accende la discussione. Belpietro chiede al ministro centrista se è pentito delle sue durissime critiche alla normativa olandese, equiparata a quella nazista, e Grillini interviene con uno «spero di sì» che fa scattare Giovanardi che replica: «In Olanda stanno sopprimendo bambini senza il consenso delle famiglie, se handicappati. Seicento su mille l’anno scorso». E a quel punto è Grillini che sbotta: «Ma non è vero».
Segue botta e risposta sulla presenza dei democristiani nel governo olandese che ha voluto quella legge e sulla gravità del caso diplomatico scaturito dalle dichiarazioni di Giovanardi. Poi Belpietro chiede a Grillini se vorrebbe introdurre l’eutanasia nel nostro Paese e il leader storico del movimento gay italiano risponde di sì. «Io sono favorevole al fatto che la persona possa decidere della sua vita». Anche i bambini? «Liberamente, in piena facoltà mentale». E Grillini ribadisce: «Io sono d’accordo che a decidere sia una persona in pieno uso delle proprie facoltà mentali».

E quando Giovanardi lo incalza chiedendogli se è d’accordo sulla soppressione dei bambini malformati o ritardati mentali, il candidato ds si difende dicendo che «la tua concezione della vita è che devi decidere tu al posto delle persone, io invece voglio decidere io da quando nasco a quando muoio».

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