Politica

Grillo non fa armistizi e per l’8 settembre vara un nuovo partito

Oggi scatta il "V-day" in molte piazze di tutta Italia. La manifestazione utile anche per lanciare un nuovo soggetto politico. Diretta tv e oltre duecentomila adesioni

Grillo non fa armistizi e per l’8 settembre vara un nuovo partito

da Bologna

Griderà il suo «vaffanculo», spera insieme a migliaia di italiani, alla classe-casta politica, all’Italia dei partiti, ai condannati che siedono in Parlamento.
Nella Roma di Veltroni che, pizzicato dal blog più cliccato d’Italia, a denti stretti si è detto favorevole all’esclusione dal Parlamento di chi ha una condanna, non ha trovato ospitalità a causa dell’ennesima Notte bianca, con cui non voleva avere nulla a che fare. Così Beppe Grillo, per il suo «vaffa», ha scelto piazza Maggiore a Bologna, dove oggi arriveranno treni e pullman da tutta Italia per il «V-Day». Il comico-guru genovese, dopo tante battaglie via Internet, scende nell’arena politica in carne e ossa. Un passo verso un impegno diretto e un partito? L’indiscrezione circola, l’interessato non smentisce. E il ministro Giulio Santagata conferma le anticipazioni del «Giornale»: «Grillo sta cominciando una lunga campagna elettorale che lo porterà a presentare una sua lista alle elezioni europee 2009». Gli amici di Grillo, così si chiamano i gruppi che in ogni città ne sostengono le campagne, si augurano di no: «Se si candidasse - spiega Giovanni del “meetup” bolognese - prenderebbe un sacco di voti, ma noi vogliamo che continui a fare quello che gli viene meglio: incendiare le folle».
Proprio questo sarà oggi l’obiettivo del comico, insieme alla raccolta di 50mila firme per una proposta di legge di iniziativa popolare battezzata «Parlamento pulito»: chiede la non eleggibilità di chi ha condanne, anche solo in primo o secondo grado; il limite di due legislature di mandato per i parlamentari e il ripristino della preferenza diretta per l’elezione di deputati e senatori. «Basta gente che festeggia trent’anni di politica come se fosse un primato» ha detto. Attualmente, secondo i suoi calcoli, sono 20 gli eletti con una condanna sulle spalle e si trovano in tutti i partiti: vanno dal viceministro Ds Vincenzo Visco a Umberto Bossi, da Marcello Dell’Utri a Daniele Farina di Rifondazione, da Enzo Carra (Margherita) a Gianni De Michelis e Domenico Nania (An). E tutti hanno la loro faccia stampata sul volantino «Onorevoli wanted» che sarà distribuito in migliaia di copie. Pochi i politici che hanno dato il loro appoggio al «V-Day»: tra questi il ministro Antonio Di Pietro, che sarà in piazza Cairoli a Milano per firmare la proposta di legge. A Bologna, ad autenticare le firme, ci sarà un altro ex magistrato, l’ex giudice Libero Mancuso, oggi assessore nella giunta Cofferati.
Le adesioni della gente comune, arrivate tramite web dove il passaparola corre veloce da prima dell’estate, hanno invece superato le 205mila, ma nessuno sa quanti scenderanno davvero in piazza, soprattutto a Bologna, dove Grillo (che già ieri era arrivato) sarà protagonista di un comizio fiume dalle 16 alle 22.
Qualche giorno fa, in un’intervista, Grillo ha usato toni forti: «Questo è il successo della Rete, i politici sono morti e lo sanno. Li lasciamo nel loro sepolcro, perché è l’inizio della fine». Secondo il comico il «V-Day» sarà «una via di mezzo tra il D-Day dello sbarco in Normandia e V come Vendetta. Si terrà nelle piazze d’Italia per ricordare che dal 1943 non è cambiato niente. Ieri il re in fuga e la Nazione allo sbando, oggi politici blindati nelle loro auto blu e nei palazzi inconsapevoli di essere morti». La mobilitazione sarà addirittura internazionale: oltre alle 225 città italiane dove si raccoglierenno le firme e che saranno in collegamento con Bologna, sono previste manifestazioni anche in 30 città nel mondo, da Barcellona a San Francisco a Rio de Janeiro.
A trasmettere l’evento, che dovrà vedersela con la diretta dei funerali di Pavarotti e la partita di calcio Italia-Francia, le telecamere di Sky e quelle del canale satellitare Ecotv. Sul blog di Grillo, campeggiava ieri una provocazione ai media: «Ci sarà posto per un servizio in tv?».
Con lui sul palco, a condividere il «vaffa», ci saranno, tra gli altri, i ragazzi di Locri, Marco Travaglio, Gino Strada, Sabina Guzzanti, Alessandro Bergonzoni, don Ciotti, Milena Gabanelli, lo scrittore Roberto Saviano in collegamento telefonico, Massimo Fini, i genitori di Federico Aldrovandi, il 18enne ucciso durante un intervento di polizia a Ferrara, Gianna Nannini, gli Skiantos. Grillo aveva invitato anche Ligabue e Vasco Rossi: il primo ha inviato al blog la sua adesione con un video, del secondo non si hanno notizie.

Ma lo staff assicura che ci saranno sorprese.

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