Grillo si mette a tavola con i parlamentari Pdl

Da ormai parecchio tempo ho inviato una lettera ai due quotidiani che ritenevo di più larga diffusione nella nostra città (Secolo XIX e Repubblica) che a quanto pare non hanno ritenuto opportuna pubblicarla, vuoi perché c’è stato un ampio dibattito sul taglio degli alberi per la visita del Papa e altri argomenti di primaria importanza. Da qui ho tratto due conclusioni: una è che il tema disabili «non tira» (d’altronde l’anno del disabile è già stato fatto cosa vogliono di più costoro), l’altra è che non siano quotidiani così tanto indipendenti timorosi di dispiacere a qualcuno, ambedue ipotesi poco edificanti e deprecabili. Un amico mi ha suggerito il vostro quotidiano (confesso di non averlo mai comprato) che mi ha assicurato dedica un valido e attento spazio ai problemi dei cittadini con ampia cronaca della città, pertanto ecco la lettera da tempo inviata anche alla Regione Liguria.
Mia moglie è persona disabile costretta da 8 anni su una sedia a rotelle. A fine febbraio si è resa necessaria una riparazione della stessa. La procedura prevede che un tecnico rediga un preventivo con relativi codici ISO (di norma 7 giorni nel caso attuale diventati 25 per ritardo della Ditta produttrice nel comunicare i prezzi e predisporre i pezzi da sostituire). Dopodiché occorre che un medico specialista (il medico di base non è idoneo) compili la prescrizione. È necessario fissare un appuntamento ottenuto per il 23 aprile di quest’anno. Si può così passare la prescrizione (consegnata lo stesso giorno) all’Ufficio Protesi per l’autorizzazione (un timbro e una firma). La data per il ritiro è il 9 maggio 2008, finalmente, si potrà passare la prescrizione autorizzata alla ditta che esegue la riparazione. Saranno trascorsi due mesi e mezzo. Il 3 marzo era stato presentato un reclamo lamentando un’eccessiva lentezza burocratica. Il 7 marzo ci è stato comunicato che era stata istruita una pratica al fine di fornire adeguata risposta pervenuta il 26 marzo. Con meraviglia si puntualizzava che già in precedenza avevamo richiesto riparazioni e che ci era stato spiegato l’iter e che nulla era cambiato dal punto di vista della modulistica e delle procedure (e quindi dei tempi). Non c’era risposta, però, alla domanda, «nel caso che la sedia a rotelle non fosse utilizzabile mia moglie dovrebbe stare a letto due mesi e mezzo?». Fintanto qualcuno non risponderà il direttore Affari Generali della Asl non potrà dire di aver fatto chiarezza. Sempre in tema di disabili è noto che è stato istituito un Fondo Regionale per la Non Autosufficienza per il quale mia moglie ha presentato domanda al fine di ottenere il contributo risultando 131ª nella graduatoria per disabili. Il 30 ottobre 2007 gli è stato comunicato che non c’è disponibilità finanziaria.

È la terza o quarta volta che però al Tg regionale compare un signore che ribadisce il finanziamento del Fondo sostenendo che sono state soddisfatte seimila domande. Gradirei sapere come è possibile che chi 131º in graduatoria resti escluso e con quali criteri e a discrezione di chi sono state soddisfatte le seimila domande certamente di persone aventi titolo.
Cordiali saluti.

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