«Macché corrotto, mio padre era un onestuomo». Maria Cecilia Gronchi, figlia dellex presidente della Repubblica Giovanni Gronchi (nella foto) in carica dal 1955 al 1962 esordisce così al processo per le dichiarazioni del regista Mario Monicelli, che in unintervista del 2007 al Festival del cinema di Venezia attaccò il presidente sostenendo che fosse «un corrotto perché aveva venduto a privati le sale cinematografiche dello Stato».
Il regista de «I soliti ignoti» e «Amici miei» aveva anche ipotizzato una truffa legata al famoso francobollo Gronchi rosa, il più ambito dai filatelici. «Mio padre non è mai stato indagato per nulla e sono fiera di lui. Le parole di Monicelli sono gratuite e lesive. E non vendette alcun cinema perché non ne era proprietario». Martedì parlerà il regista.
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