È una struttura di «private banking» radicalmente ridefinita agli inizi del 2008 e ora già si prepara a nuovi innesti, con lingresso nel gruppo Veneto Banca della Cassa di risparmio di Fabriano e di Banca Apulia. Acquisizioni che ne riconfigurano il presidio territoriale e che pongono le basi per nuovi sviluppi. Dice Stefano Bergamini, responsabile del segmento private di Veneto Banca Holding: «Disegniamo sullItalia una sorta di 7, che dalla Liguria si allunga fino a Trieste, scendendo giù, lungo lAdriatico sino alla Puglia. Con il brand Veneto Banca a presidiare il Nordest, Banca Popolare di Intra a Nordovest e Banca Meridiana al Sud. Attualmente, ognuna dispone di un team di gestori private, distribuiti sul territorio nelle diverse aree». Una scelta seguita alla decisione di non divisionalizzare la struttura e di creare invece un gruppo trasversale, che oggi conta una settantina di unità. «Lorganizzazione è coerente con la tradizione, le dimensioni e le caratteristiche peculiari del gruppo. I team private non sono centri di profitto e per questo non creano conflittualità in seno alla banca, anzi enfatizzano il gioco di squadra. Ecco perché la clientela può curare i rapporti ordinari che non rientrano strettamente nella gestione del patrimonio, in modo più agile e con piena tutela della privacy». Se è vero che il cliente «private» richiede relazioni personali e fiduciarie, competenza e flessibilità totale nella gestione del rapporto, laspetto della comunicazione è di vitale importanza.
«Ciò avviene al nostro interno tramite i coordinatori, che risultano i pivot anche nella relazione con la clientela di standing più elevato. Ed è loro anche il ruolo di catalizzatori di una community professionale dallidentità trasversale alle banche del gruppo».Gruppo trasversale in linea con la tradizione
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