Guai in vista per Pisapia "Denunciamo il Comune: non paga da 6 mesi"

Palazzo Marino ha 50 milioni di debiti: i fornitori battono cassa. In aula scontro sul prezzo di Serravalle. Slitta a lunedì il voto sui tagli per il 2011

Guai in vista per Pisapia 
"Denunciamo il Comune: 
non paga da 6 mesi"

Hanno usato «toni civili, ma fermi». I fornitori che da 6 mesi non vengono pagati dal Comune minacciano di passare ai decreti ingiuntivi. Palazzo Marino ha accumulato circa 50 milioni di debiti. «Mi ha contattato Assimpredibil nei giorni scorsi - riferisce l’assessore al Bilancio Bruno Tabacci -, purtroppo il problema c’è e non è di poco conto, abbiamo debiti sulle controllate ma anche piccoli artigiani che magari con un nostro lavoro da 30mila euro ci pagano il mutuo». Ma «fino a fine anno siamo bloccati, speriamo di poter pagare da gennaio». Conseguenza del bilancio da lacrime e sangue.

Ieri in consiglio è iniziata la discussione sulla delibera di salvaguardia degli equilibri per i conti del 2011, altri 52 milioni di tagli, anche su capitoli come scuola, case di riposo, vigili. «Non è una macelleria sociale» sostiene Tabacci. «Purtroppo è così, ci sono tagli pesanti su sicurezza, sociale, le biblioteche e i teatri di periferia che non possono contare su sponsor» ribatte l’ex sindaco Letizia Moratti, che elenca ad esempio i 3 milioni in meno per asili e materne, i 5,9 tagliati alle case di riposo. L’assessore parla di un bilancio «impiccato» alla vendita di Serravalle, la gara da 170 milioni è andata deserta ora tenta il bis con una s-vendita da 145 milioni che ieri ha acceso lo scontro in aula: Pdl e Lega che minacciano l’ostruzionismo. Insieme alla correzione dei conti l’aula dovrebbe votare un mandato alla giunta a correggere lo statuto della società autostradale. Serve lo stesso atto dalla Provincia (e la giunta di Guido Podestà potrebbe votare il documento a breve) ma così oltre aòl maxi-sconto il privato si assicurerebbe anche il posto nel cda.

E il Pdl attacca: «Se cambiano le condizioni di acquisto si deve alzare il prezzo, non facciamo regali» tuonano Giulio Gallera e Carlo Masseroli. Il voto slitta a lunedì. Per evitare la battaglia sugli emendamenti Tabacci propone al centrodestra di presentare un emendamento bipartisan: in sintesi, se nel periodo di gara verrà modificato lo statuto, il Comune dovrebbe contrattare con il vincitore un surplus sul prezzo. L’entrata lieviterebbe a una cifra vicina a quei 170 milioni messi a bilancio dall’ex sindaco. Che commenta: «Ci toccherà andare in soccorso alla sinistra con questo emendamento, ma avrebbero dovuto fare altri percorsi, Tabacci ha svalutato la prima gara e anche l’inchiesta su Penati può aver pesato». Ora non si può fallire, lo precisa il parere (positivo) dei revisori dei conti alla manovra, il rispetto del Patto di stabilità «è sostanzialmente demandato alla cessione delle quote della Serravalle, da concretizzarsi nel più breve tempo possibile».

Con il blocco del Pgt, sono calati di altri 10 milioni anche gli introiti dagli oneri di urbanizzazione. Ci saranno tagli «in un primo momento», ma il Comune difenderà i servizi essenziali «con le unghie e con i denti. A breve sarà trovata una soluzione anche economica per rilanciare il bilancio», garantisce Pisapia. Ma Tabacci guarda con allarme al 31 dicembre, «rischiamo di portare i libri in tribunale, il prefetto ci può commissariare». E ironizza l’ex vicesindaco De Corato: «Quando è successo a Bologna, il prefetto lo volevano poi candidare a sindaco, forse è meglio di Pisapia».

Tabacci ha organizzato per il 14 ottobre un incontro con le forze economiche della città, da Assolombarda, Assimpredibil, Camera di commercio, ma anche sindacati e

capigruppo di maggioranza e opposizione per «analizzare i problemi del bilancio e trovare insieme soluzioni per uscire dalla crisi». La capogruppo Pd Carmela Rozza ammette, «nei momenti di difficoltà bisogna unire le forze».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica