Lazzurro. Lazzurro assoluto, lidea dellazzurro. Nessun artista ha così tenacemente ricercato lessenza dellazzurro come Piero Guccione. Lo si vede ora nella mostra allestita sotto la sua guida in Palazzo Reale a Milano. Se ne è lasciato permeare con voluttà. A una così alta meta era giunto soltanto il poeta Mallarmé con la sua esaltazione de LAzur nei celebri versi:
«De léternel Azur la sereine ironie/ Accable, belle indolemment comme les fleurs,/ Le poëte impuissant qui maudit son génie/ A travers un désert stérile de Douleurs.../ En vain! lAzur triomphe, et je lentends qui chante/ Dans les cloches. Mon âme, il se fait voix pour plus/ Nous faire peur avec sa victoire méchante,/ Et du métal vivant sort en bleus angelus!/ Il roule par la brume, ancien et traverse/ Ta native agonie ainsi quun glaive sûr;/ Où fuir dans la révolte inutile et perverse?/ Je suis hanté. LAzur! lAzur! lAzur! lAzur!».
(«Delleterno azzurro la serena ironia/ Perseguita, indolente e bella come i fiori,/ il poeta impotente che maledice il suo genio/ attraverso un deserto sterile di Dolori:/... In vano! LAzzurro trionfa, e lo sento cantare/ nelle campane. Anima mia, ecco diventa voce/ per atterrirci con la sua malvagia vittoria,/ e sorge come un angelo blu dal vivo metallo!/ Si espande tra la nebbia, antico e traversa/ la tua agonia nativa come una spada sicura;/ Dove fuggire nella rivolta inutile e perversa?/ Mia ossessione. Azzurro! Azzurro! Azzurro! Azzurro!»)
Leternel azur: questa è probabilmente la strada per intendere Piero Guccione, nella sua ostinata concentrazione, in una porzione del mondo fra il cielo e il mare, tra Modica e Scicli. Un azzurro senza limiti, come non si avverte il limite fra il cielo e il mare. E, attraverso questo processo, perde senso la distinzione tra realtà e astrazione.
Il cielo è pensiero del cielo. Il cielo è anche sinonimo di Paradiso nella terminologia cristiana, ma esso è, per Guccione, il tema estremo. Nella sua lunga ricerca, ogni soggetto rimanda a un altro da sé, a un sé profondo, puro: il fiore non è quel fiore da cui pure lesperienza visiva parte, ma è lessenza del fiore. Così come linterno di una stanza evoca la memoria di episodi, emozioni, situazioni, sentimenti, nelle stagioni di una vita, attraversata da pochi eventi esterni, ma da molti tumulti interiori. Anche nella sua ininterrotta riflessione sullarte, Guccione si confronta con i maestri del passato, da Michelangelo a Friedrich. Cercando qualcosa che è oltre le loro forme. Cercando qualcosa di sé in loro, ed estraendolo.
È questo il principio che dà senso alla nostra lettura di Montaigne, di Leopardi, di Proust, di Mallarmé: cercare e trovare qualcosa di noi in loro. Con la pittura, con il pastello è più difficile, perché occorre stare allimmagine, non solo evocarla. Un più antico collega di Guccione, Giuseppe Santomaso, nel pieno della maturità, dopo avere lungamente elaborato unarte astratta, tornò a una essenziale e rarefatta figurazione nella serie delle Lettere a Palladio dove i motivi architettonici, le partiture lineari, e anche una geometria tremolante nellatmosfera, si fondevano con la luce, ordine e misura della mente.
A quel traguardo Guccione è arrivato naturalmente. A un certo punto ha deciso: non più la città, ma la luce del cielo, il mare. Ha realizzato con gli occhi la condizione folgorata da Ungaretti: «Millumino dimmenso». Ma dipingendo questa realtà così assoluta e pura, Guccione ha descritto, con incontenibile aspirazione alla perfezione, stati danimo. Un processo mistico, quanto immanente. Egli porta verso l'assoluto azzurro i pensieri di Cézanne e Morandi, maestri di sensibilità affine. Guccione osa di più, cerca la coincidenza tra il fenomeno e il noumeno. E si pone, non per caso, nel punto più estremo dellOccidente, in una terra di confine. Scicli, Modica, la Sicilia, sono insieme origine e fine.
LA MOSTRA
«Piero Guccione. Opere 1963-2008». Milano, Palazzo Reale. Catalogo Skira. Fino al 21 settembre. Info: 02 88450150.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.