La guerra agli sprechi inizia (e finisce) con la carta igienica

La guerra agli sprechi inizia (e finisce) con la carta igienica

(...) Ma all’inizio il personale (e anche i primi cittadini che, in attesa di pagare una multa o presentare un documento, avevano bisogno di andare alla toilette) pensavano fosse colpa di un corriere rimasto imprigionato nell’ingorgone. Insomma, di un insolito ritardo nelle forniture. Da qualche giorno invece dipendenti (e cittadini) sono stati informati ufficialmente che la carta igienica non c’è perché il Comune non ha i soldi per comprarla. La litania delle imprecazioni contro il governo ladro che affama i poveri comuni è facoltativa e a discrezione del dirigente. La speranza è che più che Babbo Natale sia la Befana a provvedere, con il ritorno di qualche spicciolo in cassa per l’esercizio 2009.
La comunicazione certo non è piaciuta ai dipendenti che, guardandosi intorno non hanno potuto fare a meno di notare che la battaglia agli sprechi poteva partire ovunque, ma non dai servizi igienici. Le iniziative della sindaco Marta Vincenzi non sembrano destinate a contrarre le spese, anche le più banali. Dai panettoni alle rose offerte alle neo mamme, passando per le luci degli uffici comunali perennemente accese anche di notte e nei fine settimana nonostante i numerosi richiami non si contano gli «investimenti» sui quali si potrebbe risparmiare qualche monetina per la carta igienica. Agli stessi dipendenti, tre giorni fa è stata chiesta in fretta e furia una relazione su tutto quanto è stato fatto in questo anno e mezzo di gestione Vincenzi, perché la sindaco ha intenzione di realizzare un’elegante brochure per esaltare i propri meriti. E visto che la prima cittadina ha chiesto di inserire nella relazione anche gli annunci e non solo i fatti concreti, svanisce subito la speranza che la brochure sia abbastanza snella da costare poco.
La sindaco ieri ha anche annunciato che «in un anno e mezzo il Comune ha ridotto il debito di 90 milioni di euro. Vorrei che nel 2009 ciò si vedesse utilizzando in parte corrente i soldi risparmiati e tolti dai mutui bancari. Per farlo è necessario che il governo ci restituisca l’Ici.

Altrimenti saremo punto e a capo Noi abbiamo risparmiato 90 milioni di euro e l’esecutivo con il suo provvedimento ce ne ha tolti 75». Nonostante il governo ladro, i virtuosismi della sindaco hanno prodotto un avanzo di 15 milioni di euro. E non bastano. È proprio vero che il costo della carta è andato alle stelle.

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