Andrea Cuomo
A Ciampino è polemica tra Ryanair e lEnac. Una querelle apparentemente minima, quella tra la prima compagnia «low cost» in Europa e in Italia e lEnte nazionale per laviazione civile, che riguarda la possibilità per il vettore irlandese di far atterrare i propri aerei dopo mezzanotte quando fosse necessario a causa di ritardi causati da maltempo o traffico aereo. Ma dietro la quale si apre uno scenario strategico per Roma: Ryanair non lo ammette apertamente, ma è chiaro che alla lunga i problemi con lente che regolamenta il traffico aereo nel nostro Paese potrebbero influire sullo sviluppo futuro di una compagnia che a Roma, in meno di quattro anni, è passata da zero a 3 milioni di passeggeri, e che conta entro il 2007 di arrivare a quota 4 milioni. Passeggeri, si badi bene, per lo più stranieri e non sottratti ad altre compagnie, ma «conquistati» ex novo. E lo sbarco di Ryanair a Roma ha creato di fatto 3mila posti di lavoro e fatto risparmiare 300 milioni di euro ai passeggeri. Ma veniamo al motivo del contendere. Dal 1° gennaio è in vigore il nuovo regolamento Enac che prescrive a Ciampino un «coprifuoco» da mezzanotte alle 6 di mattina per ridurre limpatto acustico dello scalo. Dal divieto di decollo e atterraggio sono esentati i voli di Stato, quelli umanitari e di soccorso, quelli postali e quelli dei vettori che hanno base a Ciampino. Come per lappunto Ryanair. «Solo che a noi, che non abbiamo voli schedulati dopo mezzanotte, nelle sei occasioni in cui abbiamo fatto piccoli ritardi è stato negato latterraggio a Ciampino dopo mezzanotte - racconta Michael OLeary, amministratore delegato di Ryanair -. E siamo stati dirottati a Fiumicino, con grave danno per 2mila persone: i passeggeri dei voli, che avevano auto e parenti ad attenderli a Ciampino. E quelli dei voli del giorno dopo operati con quei vettori, che sono partiti in ritardo perché gli aerei sono dovuti tornare dopo le 6 da Fiumicino a Ciampino». OLeary parla di inspiegabili «discriminazioni» a danno di Ryanair. Non arriva a ipotizzare che lEnac voglia boicottare la compagnia irlandese a vantaggio di qualcun altro, ma parla certamente di un «errore di applicazioni delle leggi da parte dellente». Sulla questione Ryanair ha presentato ricorso al Tar del Lazio, ed è anche intercorso un fitto carteggio tra Ryanair ed Enac, nel corso del quale questultimo ha contestato il fatto che Ryanair avesse realmente base a Ciampino. «Ma noi - spiega OLeary - a Ciampino abbiamo cinque aerei parcheggiati la notte, 160 dipendenti per il 70 per cento italiani». «La compagnia Ryanair non ha nessuna base operativa in Italia, né a Ciampino né altrove - replica lEnac attraverso un comunicato -. Avere una base operativa su un aeroporto significa avere una propria struttura operativa sull'aeroporto stesso, con personale dipendente e con regolari contratti registrati, per quanto di competenza, dalle varie istituzioni nazionali.
. «Per lEnac - ribatte O Leary - i pacchi sono più importanti delle persone». OLeary si riferisce al fatto che ogni settimana di notte partono e arrivano a Ciampino 186 voli postali. Che oltretutto sono assai più rumorosi dei nuovi «Boeing 737-800» con la livrea Ryanair.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.