Economia

Guerra di cifre imprese- sindacati sullo sciopero

da Milano

Federmeccanica e sindacati hanno duellato a distanza sulle adesioni allo sciopero dei metalmeccanici di ieri: 90% per i sindacati, intorno al 32% secondo le imprese. Alla Fiat - dove nelle scorse settimane è stato erogato un anticipo del contratto di 30 euro - hanno scioperato in media, secondo dati aziendali, il 26,7% dei lavoratori, tra operai e impiegati.
I metalmeccanici hanno sfilato nelle piazze per chiedere il rinnovo del contratto in vista della ripresa della trattativa prevista per martedì prossimo. Il confronto resta in salita e alle tradizionali difficoltà del negoziato potrebbero aggiungersi complicazioni legate alla fase congiunturale del settore, che nel terzo trimestre ha confermato il rallentamento registrato nei primi due dell’anno. «La congiuntura non è buona - ha detto il direttore di Federmeccanica, Roberto Santarelli - e le prospettive produttive non sono brillanti».
Il contratto che riguarda oltre 1,5 milioni di lavoratori è scaduto il 30 gennaio 2007. Lo sciopero di ieri (otto ore), il secondo di questa tornata dopo quello del 30 ottobre, fa parte di un pacchetto di 12 ore da effettuarsi entro novembre.

La materia più delicata resta quella salariale, con i sindacati che chiedono un aumento medio mensile a regime di 117 euro, oltre a 30 euro per i lavoratori che non fanno contrattazione integrativa, e la Federmeccanica che non appare disposta ad andare oltre 70 euro, ma le posizioni restano distanti anche su mercato del lavoro, riforma dell’inquadramento e orario con la richiesta delle imprese di un migliore utilizzo della flessibilità.

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