Guerra dei cieli fra Genova e Reggio Calabria

(...) infatti i due aeroporti, 22 persone a volo su aerei da 44 posti ha precisato il Colombo. Ma quale perdita, ha smentito Praticò: «La verità è che è stata tutta una manovra elettorale di Pietro Fuda». Trattasi dell’amministratore unico di Sogas, la società che gestisce l’aeroporto dello Stretto. Fu di destra, ora è di sinistra, eletto al Senato con la lista del Codacons. «Ha aspettato le elezioni politiche e provinciali e ora taglia i voli» incalza Praticò.
Inalberato, Praticò, e con lui il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Scopelliti, An. Perché, dice il reggino prestato a Genova: «La compagnia aerea mi ha detto che non è un problema di utenza, visto che gli Atr volano all’80 per cento, ma di finanziamenti».
Ecco, i finanziamenti sono il giallo nel giallo ed è qui che inizia la guerra. Dicono in via ufficiosa a Sogas che sì, loro avevano garantito fondi a Interstate per la fase di start-up, ma che avevano ricevuto rassicurazioni dal Cristoforo Colombo che, se la linea fosse stata in perdita, i genovesi sarebbero intervenuti. Di più, sospettano i reggini che Genova non abbia fatto promozione, «mentre noi abbiamo organizzato diversi eventi per far conoscere il volo». È Sandro Carena l’amministratore del Colombo a smentire: «Non siamo una società di mutuo soccorso e infatti non abbiamo garantito coperture finanziarie a nessuno. E abbiamo fatto la normale promozione pubblicitaria». Praticò accusa i suoi concittadini: «Hanno avviato troppi voli da Reggio: Pisa, Bologna, Torino, Venezia, Roma, Cracovia e Genova. E adesso hanno finito i soldi, così tagliano gli ultimi tre, Genova, Roma e Cracovia».


In attesa della lunga riunione di ieri sera, Praticò ha inviato un comunicato che ne annuncia un altro per oggi con «dettagli circa le improvvise cause ostative sul regolare proseguimento dei voli che già sommariamente posso tranquillamente riferire non dovuto a scarsa affluenza». Sommariamente e tranquillamente, chi da Genova vuole andare in Calabria si prenda un po’ il treno, che ieri l’aereo low cost comunque era rotto e lo stesso Praticò ha dovuto spendere 300 euro con Alitalia.

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