
Donald Trump ha detto che si prenderà due settimane per decidere se attaccare o meno l'Iran. Intanto il Pentagono continua a tenere tutte le opzioni sul tavolo e muove i suoi aerei. Se da un lato metta in sicurezza caccia e droni spostandoli dalle basi in Medio Oriente per timori di attacchi, dall'altra rinforza la sua presenza negli avamposti che potrebbero fungere da trampolino di lancio per un attacco contro Teheran.
Negli ultimi giorni la comunità di Osint si è interessata a una serie di voli di aerei cisterna dagli Stati Uniti verso l'Europa e il Medio Oriente. Le "ondate" di velivoli per il rifornimento in volo sarebbero state almeno due e avrebbero portato decine di mezzi a confluire nella regione. Alcuni sono atterrati tra la Germania e la Grecia, ma altri hanno proseguito. Nelle ultime ore sono stati segnalati movimenti di C-17 Globemaster III, alcuni provenienti dagli Usa e altri partiti dalla base di Stoccarda e diretti in Arabia Saudita e Giordania.
The US air bridge to the Middle East continues this morning, with at least 10 Air Force C-17 Globemaster IIIs transporting cargo to various CENTCOM bases at the moment. pic.twitter.com/TdXtthHBAd
— OSINTtechnical (@Osinttechnical) June 20, 2025
Nella notte, però, si sono fatti notare altri tre voli, identificati coi nominativi di chiamata HIFI31, HIFI32, HIFI33. Si tratterebbe di aerei cisterna KC-46A “Pegasus”. Solo che stavolta il tracciato di volo va in direzione opposta. I tre sono infatti partiti dalla base di Travis, in California, con destinazione Oceano Pacifico. L'aspetto più interessante, hanno notato gli analisti, è l'utilizzo del prefisso HIFI. In precedenza infatti, questi nominativi di chiamata erano stati usati per aerei da rifornimento impegnati in operazioni coi bombardieri B-52, B-1 e B-2 Spirit.
Al momento non è chiara la destinazione dei Pegasus, c'è chi ipotizza uno schieramento preliminare in Australia o in altre basi Usa sparse nel Pacifico, come Guam. Ma non è da escludere che possano arrivare nell'atollo di Diego Garcia, la base britannica in cui si appoggia la flotta americana.
L'atollo, utilizzato in passato dall'aviazione americana per operazioni di guerra in Afghanistan e Iraq, potrebbe essere usato dagli americani per condurre eventuali strike contro la Repubblica degli ayatollah. Al momento sull'isola sono presenti dei B-52, ma presto potrebbero arrivare anche i B-2, unici bombardieri in grado di portare le super bombe anti bunker GBU-57.