
Il servizio di sicurezza ucraino sarebbe responsabile dell'audace attacco con droni nelle profondità della Russia: lo SBU afferma di aver attaccato il ponte di Kerch, nella Crimea occupata, in un'operazione durata mesi. Gli agenti dell'SBU hanno “minato i sostegni” del ponte con 1.100 kg di tritolo sotto la linea di galleggiamento e lo hanno fatto esplodere questa mattina.
Una squadra ucraina dell'SBU ha aggirato le difese russe, piazzando l'esplosivo su uno dei pilastri del ponte e lo ha attivato a distanza. Il ponte è stato chiuso come misura precauzionale per valutare i danni strutturali. Secondo quanto riportato, agenti ucraini avrebbero installato cariche esplosive sui pilastri del ponte. Il primo ordigno sarebbe stato attivato alle 4:44 del mattino, causando danni significativi ai supporti subacquei nella parte inferiore della struttura. Le autorità ucraine hanno precisato che l’attacco non ha provocato vittime civili.
СБУ провела нову унікальну спецоперацію і втретє вразила Кримський міст — цього разу під водою!
— СБ України (@ServiceSsu) June 3, 2025
Операція тривала декілька місяців. Агенти СБУ замінували опори цього незаконного об’єкта.
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Il capo dell’SBU, tenente generale Vasyl Malyuk, ha dichiarato che il ponte rappresenta un obiettivo legittimo, essendo impiegato dalla Russia come linea logistica per il rifornimento delle proprie forze armate. Malyuk ha anche confermato di aver supervisionato direttamente la pianificazione e l’esecuzione dell’operazione. "Dio ama la Trinità e l'SBU porta sempre a termine ciò che ha concepito e non si ripete mai. In precedenza, abbiamo colpito il Ponte di Crimea due volte nel 2022 e nel 2023. Quindi oggi abbiamo continuato questa tradizione sott'acqua. Nessuna struttura russa illegale ha posto sul territorio del nostro Stato. Pertanto, il Ponte di Crimea è un obiettivo assolutamente legittimo, soprattutto considerando che il nemico lo ha usato come arteria logistica per rifornire le sue truppe. La Crimea è l'Ucraina e qualsiasi manifestazione di occupazione riceverà la nostra dura risposta", ha tuonato Malyuk.
Lo SBU ha riferito che le fondamenta del ponte sono state danneggiate. "Il ponte è ora effettivamente in condizioni di emergenza", hanno dichiarato i servizi ucraini. Non è stato possibile confermare in modo indipendente tali affermazioni. Secondo quanto riportato dai canali social ufficiali russi, il traffico sul ponte di Kerch è stato interrotto per 3 ore stamattina presto, ma è stato riaperto alle 9.
La versione ucraina è contestata da alcuni milblogger russi come una mossa di propaganda di Kiev. Il canale Telegram Rybar scrive che gli ucraini hanno attaccato il ponte con almeno un drone sottomarino che è esploso vicino a uno dei piloni, il quale però non è stato danneggiato grazie alle barriere di protezione. Sempre secondo Rybar, alcuni detriti sono caduti sulla carreggiata. Sosteiene il canale: "Un'esplosione di 1100 kg di tritolo sarebbe stata molto potente e il ponte non avrebbe potuto resistere. Un'altra cosa è più importante: questo attacco è stato un pen test, con il quale il nemico ha valutato sia la nostra difesa che i suoi droni, che non sono stati utilizzati dopo la Baia di Sebastopoli nel 2023. E ci sono riusciti. Il drone non è stato notato, ha colpito, la propaganda ha funzionato di nuovo. E ora il nemico si preparerà per un attacco più ampio. E cosa succederà se utilizzerà contemporaneamente sia i BEC che i droni subacquei? Non c'è quindi nulla di cui essere felici, soprattutto sullo sfondo degli eventi nelle regioni di Kherson e Zaporozhye. A detta di tutti, l'estate sarà calda".
Si tratta del terzo attacco documentato contro il ponte.
Il primo risale all’8 ottobre 2022, quando un camion esplosivo causò un incendio esteso. Un secondo attacco avvenne nel luglio 2023, con la distruzione di due campate. In quel caso, Kiev aveva rivendicato l’azione, condotta con l’ausilio dei droni navali noti come “Sea Baby”.