Dopo l'allarme rosso per alcuni droni, probabilmente ucraini, avvistati nei cieli di San Pietroburgo e altre province, adesso è la volta di non meglio specificati "sabotatori ucraini" entrati in azione nel territorio della Russia. In queste ore le forze di sicurezza del Cremlino stanno conducendo una delicata operazione per eliminare diversi uomini armati in azione nella regione di Bryansk. Gli stessi uomini che, in mattinata, avrebbero aperto il fuoco contro un'auto uccidendo un uomo e ferendo un bambino di 10 anni. Il Cremlino ha subito parlato di sabotatori collegati a Kiev, e quindi alla guerra in Ucraina.
Caccia ai "sabotatori ucraini"
Tutto è partito con l'allarme lanciato da Alexander Bogomaz, governatore di Bryansk. Il funzionario russo ha spiegato sul suo canale Telegram che un gruppo di "sabotatori ucraini" ha eseguito un blitz nella regione russa sparando contro civili inermi. "I sabotatori dall'Ucraina hanno sparato contro un'auto in movimento nel villaggio di Lyubechane, nel territorio del distretto di Klimovsky", ha scritto Bogomaz, secondo cui il bambino colpito è stato portato in ospedale e sta ricevendo l'assistenza necessaria.
"Le forze armate della Federazione Russa stanno adottando tutte le misure necessarie per eliminare il gruppo di sabotatori", ha aggiunto il governatore. Il quale ha poi riferito che, sempre stamane, una bomba sganciata da un drone ucraino ha colpito una casa nel villaggio di Sushany, che è andata a fuoco, mentre la località di Starodubsky è stata colpita da un bombardamento con mortai che ha danneggiato due case.
Secondo l'agenzia russa Interfax, gli stessi sabotatori avrebbero preso in ostaggio due adulti e due bambini nel villaggio di Sushany. I servizi di sicurezza russi (Fsb) hanno detto di essere all'opera per "distruggere i nazionalisti armati ucraini che hanno violato i confini dello Stato".
Mosca: "In corso un attacco di terroristi"
Durissima la reazione di Mosca. Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha affermato che contro la regione russa di Bryansk è in corso "un attacco di terroristi" a seguito di infiltrazioni di "sabotatori ucraini". A detta di Peskov, le forze di sicurezza "stanno prendendo le misure per eliminarli".
L'ufficio stampa dell'Fsb ha rilasciato un comunicato stampa analogo. "Nel distretto di Klimovsky al confine (con l'Ucraina), nella regione di Brjansk, l'Fsb e le forze del ministero della Difesa della Federazione Russa stanno conducendo misure per eliminare i nazionalisti ucraini armati che hanno violato il confine di Stato", si legge nel documento.
Kiev respinge le accuse
L'Ucraina ha respinto al mittente ogni accusa parlando di provocazione. "La storia del gruppo di sabotaggio ucraino nella Federazione Russa è una classica provocazione deliberata", ha scritto su Twitter il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak. "La Federazione russa vuole spaventare la sua gente per giustificare l'attacco a un altro Paese e la crescente povertà dopo un anno di guerra. Il movimento partigiano nella Federazione russa sta diventando più forte e più aggressivo. Temete i vostri partigiani...", ha concluso Podolyak.
Nel frattempo, a causa di quanto accaduto, il presidente
russo Vladimir Putin non si recherà nel territorio di Stavropol. "Putin è al Cremlino e riceve rapporti regolari dalle forze dell'ordine" sulla situazione nella regione di Bryansk, ha tuonato Peskov.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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