Guerra in Israele

Biden avverte Netanyahu: "Sostegno Usa dipende dalle misure per i civili"

Primo contatto tra i due leader dopo l'attacco israeliano al convoglio dell'organizzazione World Central Kitchen (Wfk): clima rovente

Biden avverte Netanyahu: "Sostegno Usa dipende dalle misure per i civili"

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Primo contatto tra Joe Biden e Benjamin Netanyahu dopo l'attacco israeliano che lunedì ha colpito un convoglio dell'organizzazione World Central Kitchen (Wfk), che si stava occupando della consegna di cibo a Gaza, uccidendo 7 operatori umanitari. Il clima è piuttosto teso, come testimoniato dall'avvertimento del capo della Casa Bianca: il sostegno di Washington riguardo a Gaza dipenderà da "passi concreti" che Tel Aviv deve annunciare e attuare "per la protezione dei civili, per affrontare le sofferenze umanitarie e la sicurezza degli operatori umanitari".

La posizione di Biden è netta: serve un'azione immediata da parte di Israele. Quanto accaduto a Gaza con la tragedia degli operatori umanitari è inaccettabile, così come la situazione umanitaria generale nell'area. Sul punto è intervento anche il segretario di Stato Antony Blinken: "Se non vedremo i cambiamenti necessari, cambieremo la nostra politica". Biden ha posto l'accento sulla necessità di un cessate il fuoco immediato nella guerra a Gaza, essenziale per stabilizzare e migliorare la situazione umanitaria e proteggere civili innocenti. Il presidente statunitense ha dunque invitato Netanyahu a "dare ai suoi negoziatori il potere di concludere un accordo senza indugi", per "riportare a casa gli ostaggi".

Cessate il fuoco immediato ma non solo. Riflettori accesi anche sul possibile attacco dell'Iran in risposta al raid di lunedì sul consolato iraniano a Damasco, del quale Teheran ritiene responsabile lo Stato ebraico. Netanyahu ha sottolineato che Tel Aviv saprà come difendersi, agendo secondo un semplice principio:"A chi ci fa del male o progetta di farlo, noi faremo del male". Biden ha ribadito il massimo sostegno contro le minacce del regime di Teheran:"Gli Stati Uniti sostengono con forza Israele di fronte a queste minacce". Vietato abbassare la guardia per Tel Aviv, il capo dell'intelligence militare israeliana, il maggiore generale Aharon Haliva, ha sottolineato che i prossimi saranno "giorni complessi", "non è certo che il peggio sia alle nostre spalle". Il timore è legato a un possibile attacco combinato con droni e missili: l'esercito israeliano (Idf) ha sospeso momentaneamente il congedo per tutti i soldati e ha richiamato riservisti nella difesa aerea.

Seguiranno aggiornamenti.

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