Le trattative sul futuro dell’Ucraina entrano in una fase cruciale: Kiev avvia colloqui riservati con gli Stati Uniti sui possibili parametri di un accordo di pace e Zelensky affida al fidato Yermak la guida del negoziato.
Al G20 Meloni rinnova il sostegno europeo, mentre Mosca rivendica progressi militari. Da Roma a Washington emergono dubbi sulla durezza del piano americano e sulla sua reale praticabilità, mentre Trump e Putin devono ancora definire i loro prossimi contatti.Umerov, colloqui in Svizzera con gli Usa sul piano di pace
"In questi giorni in Svizzera iniziano le consultazioni tra alti funzionari dell'Ucraina e degli Stati Uniti riguardo ai possibili parametri di un futuro accordo di pace". Lo ha annunciato sui social il segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale ucraina Rustem Umerov. "L'Ucraina si avvicina a questo processo con una chiara comprensione dei propri interessi. Si tratta di una nuova fase del dialogo che dura ormai da alcuni giorni e che ha come obiettivo principale quello di concordare la visione dei passi successivi", ha spiegato. "Apprezziamo la partecipazione della parte americana e la disponibilità a una discussione concreta. L'Ucraina continuerà ad agire in modo responsabile, professionale e coerente, come richiede la nostra sicurezza nazionale", ha aggiunto.
Zelensky nomina Yermak a guida negoziati con Usa e Russia
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha formato, con un decreto presidenziale, la delegazione per guidare i colloqui con Washington e Mosca e ha nominato il suo principale collaboratore, Andriy Yermak, a capo del team.
Meloni a riunione dei Volenterosi con i vertici Ue
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a margine dei lavori del G20, ha partecipato a una riunione sull'Ucraina della coalizione dei volenterosi, che si è tenuta su invito dei vertici dell'Unione europea. Il vertice si è svolto in uno dei saloni del Johannesburg Expo Center, con quattordici poltrone disposte a semicerchio. Nei due posti centrali la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e quello del Consiglio Ue Antonio Costa. Come si vede nelle immagini diffuse da Palazzo Chigi, Meloni ha preso posto fra il primo ministro canadese Mark Carney e il presidente francese Emmanuel Macron. Presenti anche i leader di Germania, Regno Unito, Norvegia, Giappone, Australia, Finlandia, Irlanda, Paesi Bassi, e Spagna. (
Fonti, non prevista missione leader Ue in Usa su piano di pace
Non è prevista una missione dei leader europei a Washington per un incontro, ipotizzato da alcuni media nelle ultime ore, con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sul piano di pace americano per l'Ucraina. È quanto si apprende a margine dei lavori del G20 in corso a Johannesburg.
Crosetto: "Per Ucraina piano duro.Alcuni punti inaccetabili"
"Il piano proposto è a mio avviso molto duro nei confronti dell'Ucraina e contiene punti che penso non potranno mai essere accettati, ma lo considero il punto di inizio di una trattativa che tutti auspichiamo e per la quale tutti dobbiamo impegnarci senza tregua". É quanto scrive il ministro della Difesa, Guido Crosetto, sul suo profilo X. "L'ho detto ieri e lo ribadisco oggi: Trump ci ha ormai fatto capire, con i dazi, con Gaza ed in molti altri scenari, quale sia la sua tattica: provoca, blandisce, forza, accarezza un giorno, schiaffeggia quello successivo".
Mosca, conquistati due villaggi in regioni Donetsk e Zaporizhzhia
Le forze armate russe hanno rivendicato la conquista di due insediamenti in un solo giorno: Zvanovka, nel Donetsk, e Novo Zaporizhzhia, nella regione di Zaporizhzhia. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass.
Meloni: "Italia con europei e Usa per pace giusta in Ucraina"
"L'Italia è pronta a collaborare con i suoi partner europei e americani per raggiungere una pace giusta". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel suo intervento alla prima sessione di lavoro del G20, parlando della "ingiustificata guerra di aggressione russa contro l'Ucraina". Allo stesso modo, ha aggiunto, l'Italia "sta già contribuendo in Medio Oriente a raggiungere un risultato fragile ma comunque molto importante".
Cremlino, su prossimi contatti con Usa ancora tutto da stabilire
"Tutto deve ancora essere stabilito" riguardo i colloqui tra Vladimir Putin e Donald Trump e il livello di contatti sul piano proposto da Washington per una soluzione in Ucraina. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov all'agenzia Tass.
JD Vance: "llusorio che più soldi, armi o sanzioni portino a vittoria"
"Qualsiasi piano di pace tra Ucraina e Russia deve porre fine alle uccisioni preservando la sovranità ucraina; essere accettabile sia per la Russia che per l'Ucraina, massimizzare le possibilità che la guerra non riprenda". Così sul suo account X il vice presidente degli Stati Uniti, JD Vance. "Ogni critica al quadro di pace su cui l'amministrazione sta lavorando o fraintende il quadro stesso o travisa una realtà critica sul campo.C'è la fantasia che se solo dessimo più soldi, più armi o più sanzioni, la vittoria sarebbe a portata di mano. La pace non sarà fatta da diplomatici o politici falliti che vivono in un mondo di fantasia. Potrebbe essere fatta da persone intelligenti che vivono nel mondo reale", conclude Vance.