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Diretta | Mosca: "Dopo l'attacco alla residenza di Putin posizione più dura nei negoziati"

Giornata di alta tensione sul fronte ucraino: raid notturni russi, accuse incrociate su un presunto attacco a Putin, vertice dei leader europei a Varsavia e dati record sulle perdite russe mentre la diplomazia prova a riaprire spiragli

Diretta Diretta | Mosca: "Dopo l'attacco alla residenza di Putin posizione più dura nei negoziati"
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Il conflitto in Ucraina entra in una fase sempre più delicata e sanguinosa mentre la diplomazia tenta di riaprire canali di dialogo. Nella notte nuovi attacchi russi hanno colpito diverse regioni ucraine, mentre Mosca minaccia un irrigidimento dei negoziati dopo un presunto attacco alla residenza del presidente Vladimir Putin, smentito con forza da Kiev.

Intanto a Varsavia i leader europei si riuniscono per discutere del sostegno a Kiev, sullo sfondo di dati allarmanti sulle perdite russe e delle pressioni del presidente ucraino Volodymyr Zelensky per un maggiore coinvolgimento degli Stati Uniti guidati da Donald Trump.

Isw: "Non ci sono indizi del presunto raid alla residenza di Putin"

Secondo il think-tank indipendente basato negli Usa Institute for the Study of War (Isw), "le circostanze del presunto attacco (del 29 dicembre alla villa di Putin a Valdai, vicino a Novgorod) non sono conformi allo schema delle prove osservate quando le forze ucraine conducono attacchi in Russia. I raid ucraini confermati in Russia generano in genere prove osservabili in fonti aperte. Le prove includono filmati, spesso geolocalizzati, di operazioni di difesa aerea, esplosioni, incendi o colonne di fumo vicino agli oggetti presi di mira; dichiarazioni di autorità russe locali e regionali, che solitamente minimizzano gli attacchi (di droni) ucraini riusciti, parlando invece di 'detritì di droni abbattuti; e resoconti di fonti locali e media di incendi o danni a tali oggetti. L'Isw non ha osservato alcun filmato di questo tipo né resoconti locali o regionali sugli attacchi ucraini vicino alla residenza di Putin per corroborare l'affermazione di Lavrov", il ministro degli Esteri russo che ieri ha dato notizia del presunto attacco. Secondo gli esperti dell'Isw, inoltre, "l'affermazione di Lavrov dell'abbattimento di 89 droni ucraini sull'Oblast di Novgorod è inoltre incoerente con la dichiarazione del ministero della Difesa russo, secondo cui le forze russe avrebbero abbattuto 47 droni ucraini sull'Oblast nella notte tra il 28 e il 29 dicembre, il che indebolisce ulteriormente l'affermazione. Le forze ucraine avevano precedentemente colpito numerosi obiettivi militari nell'Oblast di Novgorod, il che ha prodotto prove", scrive il think tank. Mosca "non ha fornito alcuna prova a sostegno della sua affermazione", aggiunge l'analisi pubblicata sul sito dell'Isw, che conclude: "Il Cremlino potrebbe voler usare questo presunto attacco per giustificare il suo rifiuto di qualsiasi proposta di pace che emerga dai recenti colloqui bilaterali tra Stati Uniti e Ucraina e multilaterali tra Stati Uniti, Ucraina ed Europa".

Varsavia, alle 11 una riunione dei leader europei sull'Ucraina

I leader europei si riuniranno oggi alle ore 11 italiane per discutere della guerra in Ucraina, ha annunciato un portavoce del governo polacco. "Alle 11, il primo ministro Donald Tusk prenderà parte a un altro incontro dei leader europei sul tema dell'Ucraina", ha scritto il portavoce del governo Adam Szlapka su X

Kiev, da Mosca nessuna prova dell'attacco a residenza Putin

"È passato quasi un giorno e la Russia non ha ancora fornito alcuna prova plausibile alle sue accuse di presunto 'attacco alla residenza di Putin' da parte dell'Ucraina. E non lo farà. Perché non ce n'è nessuna. Un attacco del genere non è mai avvenuto". Lo ha scritto in un messaggio su X il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha. "Siamo rimasti delusi e preoccupati nel vedere le dichiarazioni di Emirati Arabi Uniti, India e Pakistan esprimere le loro preoccupazioni riguardo all'attacco che non è mai avvenuto. È ancora più sorprendente se si considera che tutti e tre gli stati non hanno rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale quando un vero missile russo ha colpito il vero palazzo del governo ucraino il 7 settembre 2025", ha scritto ancora Sybiha, sottolineando che "la Russia ha una lunga storia di false affermazioni: è la sua tattica distintiva. Ad esempio, ha affermato che non avrebbe attaccato l'Ucraina all'inizio del 2022. Spesso accusa anche altri di ciò che loro stessi intendono fare. Le loro parole non dovrebbero mai essere prese per oro colato". Secondo il ministro ucraino "tali reazioni alle infondate affermazioni manipolative della Russia non fanno che alimentare la propaganda russa e incoraggiano Mosca a commettere ulteriori atrocità e menzogne". "Invitiamo tutti gli Stati ad agire responsabilmente e ad astenersi dal rispondere ad affermazioni non verificate, poiché ciò compromette il costruttivo processo di pace che sta avanzando di recente", ha concluso Sybiha.

Cremlino su attacco a residenza Putin, posizione più dura ai negoziati

Mosca inasprirà la sua posizione negoziale sull'Ucraina dopo il presunto attacco di Kiev alla residenza presidenziale russa nella regione di Novgorod. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come riporta Tass. "Le conseguenze diplomatiche di queste azioni da parte del regime di Kiev saranno un irrigidimento della posizione negoziale della Federazione Russa", ha affermato il portavoce del Cremlino.

Bbc, morti soldati russi ai massimi dal 2022, +40% sul 2024

Il percorso verso un possibile cessate il fuoco in Ucraina si sta rivelando il più sanguinoso dall’inizio dell’invasione russa su vasta scala nel 2022. Secondo un’ampia analisi della Bbc e di ricercatori indipendenti, nel 2025 le perdite russe hanno raggiunto livelli record. I dati mostrano un trend allarmante: mentre l’amministrazione del presidente statunitense Donald Trump ha intensificato gli sforzi diplomatici per la pace, i combattimenti sono diventati più letali. Lontano dal rallentare, il conflitto ha registrato un aumento del 40% degli avvisi di morte di soldati russi rispetto all’anno precedente. Gli analisti interpretano l’escalation come una corsa a conquistare posizioni sul terreno prima dell’eventuale definizione di linee di armistizio. L’aumento delle vittime diventa evidente a partire da febbraio 2025, lo stesso mese in cui Trump e il presidente russo Vladimir Putin hanno avviato colloqui diretti sulla fine della guerra. Secondo la Bbc, che lavora con il sito indipendente Mediazona e una rete di volontari, sono stati finora confermati i nomi di circa 160.000 soldati russi uccisi in combattimento attraverso fonti aperte. Gli esperti militari stimano tuttavia che il bilancio reale delle vittime possa essere molto più alto, compreso tra 243.000 e 352.000 morti. L’indagine sottolinea che il conteggio delle perdite resta complesso e incompleto. Le stime si basano sull’analisi di comunicati ufficiali, notizie locali, post sui social media e nuove sepolture nei cimiteri russi. Secondo gli specialisti, le cifre confermate rappresenterebbero solo tra il 45% e il 65% del totale reale. Pur essendo soggetti a revisioni, i dati sugli avvisi di morte sono considerati un indicatore affidabile dell’intensità dei combattimenti. Mentre la diplomazia tra Washington e Mosca accelera, l’analisi, secondo la Bbc, suggerisce che la fase finale della guerra potrebbe essere anche la più cruenta.

Kiev: "Nella notte due missili e 60 droni lanciati sull'Ucraina, colpite 5 località"

Stanotte la Russia "ha attaccato con due missili balistici Iskander-M" e "60 droni d'attacco del tipo Shahed, Gerbera e di altri tipi". Lo ha affermato l'aeronautica ucraina citata da Ukrainska Pravda. Secondo quanto riferito, "le difese aeree hanno abbattuto/soppresso un missile balistico e 52 droni nel nord, nel sud e nell'est del Paese", mentre un missile balistico e 8 Uav hanno colpito cinque località.

Mosca, sistema missilistico Oreshnik operativo in Bielorussia

Il sistema missilistico mobile terrestre a medio raggio Oreshnik è entrato ufficialmente in servizio operativo in Bielorussia. Lo ha annunciato il ministero della Difesa russo, riferendo di una cerimonia militare di cambio turno di un’unità equipaggiata con il nuovo sistema. Secondo il dicastero, riporta Tass, gli equipaggi addetti al lancio, alle comunicazioni, alla sicurezza e al supporto tecnico hanno completato un nuovo ciclo di addestramento prima dell’avvio del servizio di combattimento. Le autorità militari russe hanno inoltre predisposto in anticipo le infrastrutture necessarie all’impiego operativo del sistema e all’alloggio del personale in Bielorussia. Il ministero ha reso noto che sono in corso lo sviluppo di nuove aree di pattugliamento e attività di ricognizione, mentre l’addestramento al combattimento e le esercitazioni proseguono su base regolare. Il sistema Oreshnik è stato utilizzato per la prima volta nel novembre 2024, quando una testata ipersonica non nucleare fu lanciata contro un obiettivo del complesso militare-industriale a Dnipro, in Ucraina. Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia dispone di una scorta pronta all’uso del sistema e che la produzione in serie è già stata avviata.

Kiev, nella notte attacchi su Zaporizhzhia e Odessa

Un nuovo attacco delle truppe russe è stato registrato a Zaporizhzhia. Infrastrutture e settori residenziali sono stati danneggiati a seguito dell'attacco, mentre i servizi di emergenza continuano a lavorare sul campo. Lo ha riferito su Telegram il capo dell'amministrazione regionale militare di Zaporizhzhia, Ivan Fedorov, come riporta Rbc-Ukraine. Nella notte sono state riportate esplosioni anche a Odessa, come comunicato dal capo dell'amministrazione militare del distretto militare di Odessa, Serhiy Lysak e dall'Aeronautica militare delle Forze armate ucraine.

Zelensky, da Putin no segnali di pace, abbiamo bisogno degli Usa

Dal presidente russo Vladimir Putin non arrivano "segnali di pace. Ecco perché, naturalmente, abbiamo bisogno di dialogo, e di pressione da parte del presidente Trump. Sanzioni, dialogo. Ha alcuni strumenti. E personalmente può farlo. E penso che stia cercando di farlo cercando di portare questa pace". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in una intervista a Fox News.

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