Diretta | "Violazione degli accordi". Colpi di Hamas sul cessate il fuoco

Per l’Onu Gaza è teatro di “un’altra Nakba”: il 92% degli edifici è distrutto e centinaia di migliaia di sfollati vivono tra le macerie. Israele blocca gli aiuti, ricostruire richiederà generazioni

Diretta Diretta | "Violazione degli accordi". Colpi di Hamas sul cessate il fuoco
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Le Nazioni Unite lanciano un nuovo allarme su Gaza, descritta come “un’altra Nakba” per l’enormità delle distruzioni e il dramma umanitario in corso.

Secondo il relatore speciale Balakrishnan Rajagopal, quasi tutti gli edifici della Striscia sono stati rasi al suolo e i civili tornano a vivere tra le rovine. Israele, accusato di bloccare tende e roulotte destinate ai senzatetto, viene invitato a consentire l’ingresso immediato degli aiuti. “Il trauma sarà profondo e la ripresa richiederà generazioni”, avverte l’Onu.

Egitto, scelti i 15 tecnocrati palestinesi per governare Gaza

Il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty ha dichiarato all'Associated Press, prima del vertice di ieri, che 15 tecnocrati palestinesi sono stati selezionati per amministrare la Gaza del dopoguerra. Abdelatty ha aggiunto che i loro nomi sono già stati esaminati da Israele, senza però rivelarli. "Dobbiamo schierarli per prendersi cura della vita quotidiana della gente di Gaza e il Consiglio di pace dovrebbe sostenere e supervisionare il flusso di finanziamenti e denaro che arriveranno per la ricostruzione di Gaza", ha detto, riferendosi al consiglio che governerebbe Gaza e sarebbe presieduto dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Abdelatty ha affermato che il comitato composto da 15 membri è già stato approvato da tutte le fazioni palestinesi, tra cui Hamas .

Onu, macerie a Gaza tante da costruire 13 piramidi Giza

L'agenzia delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp) afferma che la quantità di macerie a Gaza sarebbe sufficiente a riempire tutto il Central Park di New York con uno strato alto 12 metri o a costruire 13 piramidi giganti a Giza, in Egitto. Jaco Cillers, rappresentante speciale dell'amministratore dell'UNDP per un programma di aiuto ai palestinesi, afferma che secondo le ultime stime congiunte delle Nazioni Unite, dell'Unione Europea e della Banca Mondiale, per ricostruire Gaza saranno necessari 70 miliardi di dollari. Tale cifra è stata calcolata a settembre ed è superiore ai 53 miliardi stimati a febbraio. “I danni e le macerie stimati in tutta Gaza ammontano a circa 55 milioni di tonnellate”, ha affermato, “un altro modo per descriverlo, oltre all'esempio di Central Park che ho citato, è che equivale anche a 13 piramidi di Giza”. “Questa è l'entità e la portata della sfida”, ha aggiunto Cillers durante una conferenza stampa delle Nazioni Unite a Ginevra, in videoconferenza da Gerusalemme. Ha detto anche che nei prossimi tre anni saranno necessari 20 miliardi di dollari, mentre il resto sarà necessario in un periodo più lungo, forse decenni. Cillers ha sottolineato i “buoni segnali” provenienti da potenziali donatori, come quelli del mondo arabo, dell'Europa e degli Stati Uniti, senza specificare ulteriori dettagli.

Israele valuta reazioni a mancata riconsegna corpi, anche stop aiuti

Israele sta considerando diverse misure nel caso in cui Hamas non dovesse restituire i corpi di tutti gli ostaggi, con il gruppo militante che a oggi ne ha riconsegnati solo 4. Stando a quanto riporta Ynet, Israele sta portando avanti una diplomazia silenziosa nel tentativo di convincere Hamas a rispettare la sua parte dell'accordo e a restituire tutti i corpi. Nei negoziati di Sharm el-Sheikh, Hamas aveva affermato di conoscere la posizione di circa la metà degli ostaggi, e si stimava che ne avrebbe restituiti un numero fino a 15. Israele sta collaborando con Qatar, Egitto, Stati Uniti e Turchia, e starebbe valutando cosa fare. Secondo Canale 12, tra le altre cose, Israele sta valutando di non aprire il valico di Rafah e il blocco totale dell'ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. "Raccomanderemo di interrompere il trasferimento di aiuti a Gaza e di non aprire il valico di Rafah", ha riferito una fonte della sicurezza in merito a quella che è stata definita una violazione dell'accordo da parte di Hamas.

Qatar: "Cominciate difficili discussioni sulla fase 2 a Gaza"

"Sono iniziate le difficili discussioni su come sarà (la fase 2) la messa in sicurezza di Gaza, la sua amministrazione e la garanzia che non ci sarà più una guerra". Lo afferma il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al-Ansari, in un'intervista a a Fox News, ripresa dal Guardian. Doha, insieme al Cairo e a Washington, è stata un mediatore chiave tra Israele e Hamas durante i negoziati che hanno portato al cessate il fuoco. Al-Ansari ammette che "abbiamo rimandato molte discussioni sulla fase uno per assicurarci che si concretizzasse".

Onu: "A Gaza un'altra Nakba, la ripresa richiederà generazioni"


Israele deve consentire l'immediata consegna di tende e roulotte nella Striscia di Gaza. A dirlo è Balakrishnan Rajagopal, relatore speciale delle Nazioni Unite sul diritto a un alloggio adeguato, poiché i palestinesi sfollati che tornano a Gaza non trovano altro che macerie. "È come un'altra Nakba", ha detto, riferendosi alla "catastrofe" (in arabo), cioè l'allontanamento dei residenti dalla Palestina avvenuta durante la creazione di Israele nel 1948. "Quello che è successo negli ultimi due anni sarà qualcosa di simile". "L'impatto psicologico e il trauma sono profondi", ha dichiarato ad Al Jazeera. Le Nazioni Unite stimano che il 92% di tutti gli edifici residenziali di Gaza sia stato danneggiato o distrutto, e che centinaia di migliaia di palestinesi sfollati siano stati costretti a vivere in tende o rifugi di fortuna. Rajagopal ha osservato che tende e roulotte avrebbero dovuto essere consegnate a Gaza durante un cessate il fuoco di inizio anno, ma che "quasi nessuna" di esse sia stata autorizzata a entrare a causa del rigido blocco imposto da Israele. "Anche i soccorsi e gli aiuti immediati alla popolazione di Gaza non sono possibili a meno che Israele non smetta di controllare tutti i punti di accesso", ha dichiarato. Rajagopal ha utilizzato il termine "domicidio" per descrivere la rovina in massa delle abitazioni nella Striscia. "La distruzione delle case, lo sgombero della popolazione dalla zona e la sua inabitabilità sono tra i principali modi in cui è stato commesso questo genocidio", ha affermato, aggiungendo che il processo di recupero richiederà generazioni.
 

Starmer candida Gb ad un ruolo nel disarmo di Hamas

Il Regno Unito si candida a un ruolo nello "smantellamento" graduale e nel "disarmo di Hamas" dopo l'annuncio dell'accordo di cessazione delle ostilità nella Striscia di Gaza palestinese (devastata da due anni di rappresaglia militare israeliana) promosso dal presidente americano Donald Trump con l'aiuto cruciale della mediazione di Egitto, Qatar e Turchia. Lo sottolineano i media britannici, riprendendo oggi una dichiarazione fatta dal premier Keir Starmer a margine del 'vertice di pacè dominato ieri da Trump a Sharm El-Sheik. Starmer ha rivendicato l'esperienza maturata dal suo Paese nel processo di disarmo della guerriglia nordirlandese dell'Ira dopo la pace del Venerdì Santo del 1998. Ha inoltre evocato una possibile partecipazione britannica al "monitoraggio del cessate il fuoco", pur avendo ripetutamente escluso l'invio di alcun contingente militare di Londra direttamente nella Striscia. La presenza da comparsa del primo ministro a Sharm - accanto a quella del suo predecessore Tony Blair, che aspira a far parte di un cosiddetto 'Consiglio di Pacè chiamato a sorvegliare in futuro l'amministrazione transitoria di Gaza sotto la presidenza dello stesso Trump - non ha mancato di suscitare peraltro irrisione su alcuni media del Regno, come il filo-conservatore Daily Mail e non solo: pronti a evidenziare l'accoglienza cordiale, ma platealmente condiscendente, riservata dal presidente Usa all'alleato sir Keir durante la cerimonia.

Onu e Croce Rossa: "Portare aiuti sfida immensa, aprire valichi"

Le agenzie umanitarie delle Nazioni Unite affermano che le sfide per portare aiuti e rifornimenti a Gaza e avviare la ricostruzione sono immense, con ordigni inesplosi che ostacolano l'operazione. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (Cicr) ha confermato che, durante il recupero degli ostaggi a Gaza, tra il personale c'erano anche esperti in contaminazione da armi per garantire la sicurezza del percorso e del punto di consegna. La Croce Rossa sottolinea che le operazioni continuano e si aspetta che i corpi di altri ostaggi deceduti vengano consegnati nelle prossime ore. Inoltre, ha chiesto un immediato aumento degli aiuti a Gaza, facendo appello insieme all'Onu alla riapertura di tutti i valichi di frontiera per fare fronte alle "enormi" necessità. Le agenzie umanitarie descrivono la distruzione a Gaza come "devastante", con i sistemi idrico, elettrico e sanitario al collasso. Lo riporta Bbc.

Hamas ,uccisione di vari palestinesi viola cessate il fuoco

L'uccisione di diversi palestinesi stamattina a Gaza da parte dell'Idf è "una violazione dell'accordo di cessate il fuoco": lo afferma il portavoce di Hamas Hazem Qassem, ripreso da Haaretz. Secondo Qassem, il gruppo invita le parti dell'accordo a monitorare la condotta di Israele e a "non permettergli di sottrarsi agli impegni assunti con i mediatori".

Croce Rossa: ci vorrà tempo per recuperare tutti i corpi

Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha dichiarato che ci vorrà del tempo per consegnare i resti degli ostaggi uccisi durante la guerra, definendola una "sfida enorme" data la difficoltà di trovare corpi tra le macerie di Gaza. Lo riportano i media internazionali. "È una sfida ancora più grande del rilascio delle persone vive. È una sfida enorme", ha affermato il portavoce del Cicr, Christian Cardon, aggiungendo che potrebbero volerci giorni o settimane e che esiste la possibilità che non vengano mai ritrovate.

Ue: "Preoccupano morti per scontri a Gaza, no ruolo Hamas"

"Per quanto riguarda ciò che vediamo a Gaza City a oggi, l'Unione Europea è preoccupata per le notizie di numerose morti a Gaza a causa degli scontri tra Hamas e membri delle gang. Incoraggiamo tutte le parti ad agire con moderazione e a non impegnarsi in attività che potrebbero minacciare il cessate il fuoco. Ribadiamo come UE che non deve esserci alcun ruolo futuro per Hamas nella governance di Gaza". Lo dice il portavoce per gli Affari esteri della Commissione europea, Anouar El Anouni, nel briefing quotidiano con la stampa. "In altre parole, Hamas deve essere in linea con il piano del Presidente Trump ora. Vorrei ricordare ancora una volta la nostra posizione delineata nella dichiarazione dell'Alta rappresentante a nome dell'Unione Europea, in risposta al piano globale che, come UE, chiediamo a tutte le parti di attuare pienamente l'accordo senza indugio, consentendo l'istituzione di un cessate il fuoco duraturo, il rilascio di tutti gli ostaggi e la distribuzione di assistenza umanitaria su larga scala all'interno e all'interno di Gaza", aggiunge.

Onu: "Al via primi sgomberi a Gaza,in rovina l'80% edifici"

Il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp), che sta attualmente valutando le esigenze di ricostruzione a Gaza, afferma che oltre l'80% di tutti gli edifici nella Striscia sono distrutti o danneggiati, mentre nel capoluogo Gaza City la percentuale arriva al 92%. Un portavoce dell'Undp a Ginevra descrive la distruzione come "devastante", riporta il Guardian. L'organizzazione stima che sia necessario sgomberare almeno 55 milioni di tonnellate di macerie. L'Undp afferma di aver avviato alcune operazioni di sgombero, ma la presenza di ordigni inesplosi sta ostacolando i lavori, aggiungendo che vengono ritrovati corpi.

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