
In Iran è il giorno dei funerali per i "martiri" della guerra dei 12 giorni.
si tratta delle esequie delle vittime degli attacchi. Ma la giornata resta tesa, con droni sulla città e allarmi bomba. E intanto a livello diplomatico tiene banco la possibilità di nuovi colloqui tra la repubblica islamica e Stati Uniti.Folla ai funerali a Teheran: "A morte Israele, a morte l'America!"
Un fiume di persone, vestite di nero, che scandiscono slogan, sventolano bandiere iraniane e mostrano i ritratti delle vittime. Sono le immagini dei funerali in corso a Teheran, trasmesse dalla tv di Stato iraniana e rilanciate da alcuni network internazionali. "Morte a Israele", "morte all'America", sono alcuni degli slogan urlati lungo il corteo, stando a SkyNews e Cnn, secondo quest'ultima al funerale anche gli slogan "morte al Primo Ministro israeliano Benyamin Netanyahu" e "morte al Presidente degli Stati Uniti Donald Trump" e manifestazioni di fedeltà alla Guida Suprema dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, scandendo: "Oh nobile Leader, siamo pronti!"
Usa non hanno usato bombe "bunker-buster" a Isfahan
Gli Stati Uniti non hanno sganciato la bomba 'bunker buster' sul sito nucleare di Isfahan perché si trovava così in profondità nel sottosuolo che probabilmente non sarebbe stata efficace. Lo riporta la Cnn citando i commenti fatti da un alto generale statunitense ai senatori giovedì. Durante gli attacchi agli impianti nucleari iraniani dello scorso fine settimana, gli Stati Uniti hanno invece utilizzato missili Tomahawk lanciati da un sottomarino per colpire il sito in cui, secondo i funzionari statunitensi, è immagazzinato il 60 percento delle riserve di uranio arricchito dell'Iran. Le bombe 'bunker buster' sono stati utilizzate nei siti di Fordo e Natanz.
Qatar vede "finestra di opportunità" per una tregua a Gaza
Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar afferma che i mediatori stanno collaborando con Israele e Hamas per sfruttare lo slancio del cessate il fuoco di questa settimana con l'Iran e lavorare per una tregua nella Striscia di Gaza. "Se non sfruttiamo questa finestra di opportunità e questo slancio, sarà un'opportunità persa, come già accaduto di recente. Non vogliamo che accada di nuovo", ha dichiarato Majed al-Ansari in un'intervista rilasciata all'Afp.
Il comandante delle forze Quds Qaani in corteo in Iran
Anche il comandante delle Forze Quds delle Guardie Rivoluzionarie, Esmail Qaani, è tra le migliaia di persone presenti al corteo che sfila a Teheran per i funerali dei comandanti militari morti durante la guerra di 12 giorni con Israele. Qaani era stato dato per morto nell'attacco israeliano all'Iran del 13 giugno scorso, tuttavia un video rilanciato sui social il 24 giugno apparentemente mostrava il generale vivo a Teheran, senza tuttavia conferme ufficiali. Qaani era stato dato per morto anche lo scorso ottobre, quando si ipotizzò che fosse rimasto ucciso in un raid dell'Idf su Beirut.
Le immagini dei funerali a Teheran
Esplosioni intorno a Teheran, attivate difese aeree
Esplosioni sono state segnalate intorno a Teheran, attivando le difese aeree. Lo riporta Iran International, spiegando che i colpi colpi di esplosioni o spari sono stati uditi in aree come come Karaj, Islamshahr, Bidganeh, Mallard e Parand.
Trump, 30 mld a Teheran per nucleare civile? Ridicolo, è una bufala
Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump smentisce le notizie diffuse da alcuni media secondo cui l'amministrazione americana avrebbe discusso la possibilità di aiutare l'Iran ad accedere a 30 miliardi di dollari per costruire un programma nucleare per la produzione di energia civile. "Chi tra i Fake News Media è il farabutto che dice che 'il Presidente Trump vuole dare all'Iran 30 miliardi di dollari per costruire strutture nucleari non militari?'. Mai sentito parlare di questa idea ridicola. È solo un'altra bufala - scrive Trump sul social Truth -. Questa gente è malata".
Ministro esteri Iran: "Se Trump vuole l'intesa sia rispettoso, i toni su Khamenei sono inaccettabili
"Se il presidente Trump vuole davvero un accordo, dovrebbe mettere da parte il tono irrispettoso e inaccettabile nei confronti della Guida Suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, e smettere di ferire i suoi milioni di seguaci". Ha scritto così in un post su X nella notte il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, dopo che ieri Donald Trump su Truth ha sostenuto di aver "salvato" Khamenei "da una morte molto brutta e obbrobriosa". Nella notte tra il 21 e il 22 giugno raid Usa hanno colpito tre siti del controverso programma nucleare della Repubblica Islamica, nel mezzo dell'offensiva avviata il 13 giugno da Israele contro obiettivi militari in Iran. Teheran non ha mancato di rispondere fin quando non è arrivato il cessate il fuoco annunciato da Trump dopo 12 giorni di escalation militare. Nel post Araghchi insiste sulla "tenacia" degli "iraniani" e aggiunge: "Il grande e potente popolo iraniano, che ha dimostrato al mondo che il regime israeliano non aveva altra scelta che ricorrere a 'paparinò per evitare di essere annientato dai nostri missili, non gradisce minacce e insulti". "Se le illusioni portassero a errori peggiori, l'Iran non esiterebbe a svelare le sue capacità reali", afferma, aggiungendo che "buona volontà genera buona volontà e rispetto genera rispetto"
migliaia a Teheran per funerali 60 vittime attacchi israeliani
Migliaia di persone in lutto hanno percorso le strade del centro di Teheran per i funerali del capo della Guardia Rivoluzionaria e di altri alti comandanti e scienziati nucleari uccisi durante una guerra di 12 giorni con Israele. Le bare del capo della Guardia, Gen. Hossein Salami, del capo del programma di missili balistici della Guardia, Gen. Amir Ali Hajizadeh e di altri sono state trasportate su camion lungo Azadi Street, nella capitale. Si tratta dei primi funerali pubblici di alti comandanti dopo il cessate il fuoco e la televisione di Stato iraniana ha riferito che sono stati celebrati per 60 persone in totale, tra cui quattro donne e quattro bambini. Le autorità hanno chiuso gli uffici governativi per consentire ai dipendenti pubblici di partecipare alle cerimonie.