I caccia Mirage forniti dalla Francia sono dei buoni cacciatori di missili russi. Lo dimostrano le kill score che sono comparse sotto l'abitacolo di un Mirage 2000 dell'Aeronautica ucraina, immortalato da una fotografia diffusa dai canali ufficiali della forza aerea di Kiev, insieme a video delle azioni di guerra in cui i caccia multiruolo a lungo promessi dal volenteroso alleato europeo sono protagonisti degli abbattimenti. Il presidente francese Emmanuel Macron ha recentemente ribadito che la Francia "continuerà a inviare a Kiev altri missili e caccia Mirage". Una risorsa che l'Ucraina inizialmente aveva "rifiutato", ma che ora sa impiegare con successo per difendere i suoi cieli dalle incursioni russe, che si fanno sempre più frequenti e continuano a bersagliare obiettivi strategici, infrastrutture energetiche e centri abitati.
La fila di piccole sagome che è comparsa sotto l'abitacolo di un caccia multiruolo Mirage 2000-5F indica l'abbattimento di sei missili aviolanciati a lungo raggio Kh-101 russi. Il caccia in questione fa parte della mezza squadriglia trasferita dalla Francia all'inizio di quest'anno. Uno dei quali è stato abbattuto a luglio.
I Mirage 2000-5 forniti l'Armée de l’Air sono cacciabombardieri multiruolo di 4ª generazione plus, che possono trasportare e lanciare sistemi d'arma stand-off e missili da crociera con capacità stealth come gli Scalp: un'arma che gli ucraini hanno impiegato con successo per colpire obiettivi strategici e condurre missioni di attacco in profondità nei territori controllati dai russi; ma sono stati prevalentemente impiegati per intercettare minacce che violano lo spazio aereo ucraino e abbatterle insieme ai caccia F-16 forniti dalle altre potenze della Nato con missili aria-aria a corto raggio come i Magic Matra francesi e i Sidewinder americani.
I missili abbattuti dal Mirage in questione potrebbero essere stati parte dell'attacco aereo del 14 novembre di cui ha recentemente fatto menzione il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Nel corso del blitz russo sarebbero stati abbattuti diversi missili di precisione che prendevano di mira "aree residenziali di Kiev e infrastrutture energetiche”.
Le Kill score e la loro evoluzione
Marcare le proprie vittorie personali su un aereo da caccia è una vecchia tradizione dei piloti da combattimento che risale alla Seconda guerra mondiale. Una conseguenza dei combattimenti sempre più persistenti in spazi sempre più ampi e ostili che non consentiva più ai piloti di atterrare o recarsi in prossimità del relitto di un avversario abbattuto per privare l'aereo nemico di insegne o di altre parti emblematiche - come eliche, mitragliatrici, insegne e derive - da esibire come trofeo e segno della vittoria conseguita. La vanità dei piloti che volevano continuare a esibire i loro successi portò a segnare le vittorie con le cosiddette “kill score”: dei simboli che marcavano ogni abbattimento e comparivano sotto l’abitacolo, come in questo caso, o sulla coda dell’aereo, ornando gli aerei da combattimento con le coccarde, le croci, le svastiche o le bandiere che identificavano il nemico.
L’evoluzione dei conflitti aerei ha portato una sostanziale evoluzione di questa vecchia abitudine.
La fine dell’epoca dei duelli aerei – gli ultimi abbattimenti registrati sono avvenuti durante la Guerra del Vietnam, nella Guerra delle Falkland e nella guerra tra Iran e Iraq – ha dato maggiore spazio alle nuove missioni della guerra moderna, in cui i piloti da combattimento hanno iniziato a marcare l'impiego di armi guidate in azioni di bombardamento o le azioni di guerra elettronica che hanno accecato i sistemi radar nemici, o, come nel caso recente dell'abbattimento conseguito da un F-35 olandese, a marcare l'abbattimento degli UAV come i droni esca Gerbera russi che hanno sconfinato in Polonia.