
Donald Trump e Volodymyr Zelensky si incontreranno oggi a Washington per discutere su come costringere Mosca a negoziare. Le due ipotesi: o il Cremlino accetta di parlare con Zelensky o gli Usa supporteranno Kiev in una controffensiva con alcune delle armi più potenti degli Stati Uniti. Nel negoziare l'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato un ultimatum al gruppo militante: accettare l'accordo o “scoppierà l'inferno come mai nessuno ha visto prima”.
Ora il presidente degli Stati Uniti potrebbe adottare un approccio simile verso la Russia, dopo mesi di sforzi diplomatici che non hanno avvicinato a un cessate il fuoco o a un accordo di pace.
Mosca ha rifiutato non solo di negoziare con Kiev, ma anche di organizzare un incontro diretto tra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky.
Venerdì, Trump e Zelensky si incontreranno a Washington per la sesta volta da quando il presidente degli Stati Uniti è tornato alla Casa Bianca.Commentando ciò di cui i due leader discuteranno, Trump ha detto che l'Ucraina vuole “lanciare una controffensiva” contro la Russia.
Budapest: "Grantiremo l'ingresso di Putin nel Paese"
L'Ungheria garantirà che il presidente russo Vladimir Putin possa entrare nel Paese per il vertice con il presidente americano Donald Trump in programma a Budapest. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó in conferenza stampa. "Siamo pronti a creare le condizioni appropriate affinché i presidenti americano e russo possano tenere colloqui in condizioni di sicurezza e pace", ha spiegato il capo della diplomazia magiara. "Tutte le questioni tecniche, dal luogo alla tempistica, devono ancora essere decise - ha aggiunto - ma non appena la data sarà definitiva, forniremo ovviamente informazioni".
Stoltenberg: "Amare meglio Kiev forse avrebbe evitato la guerra"
"Se dopo il 2014 avessimo sostenuto più efficacemente l’Ucraina e fornito armi migliori, forse non ci sarebbe stata l’invasione russa. Oggi, Kiev potrebbe controllare più territori e la Russia avrebbe potuto essere dissuasa dall’attacco". Lo ha detto l’ex segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, durante una conferenza stampa alla Fiera del Libro di Francoforte, presentando le sue memorie 'Nella stanza dei bottonì. Stoltenberg ha aggiunto: "All’epoca temevamo che armare l’Ucraina avrebbe provocato Mosca. Probabilmente, un sostegno militare più deciso avrebbe potuto evitare l’intera guerra. Abbiamo voluto prevenire un’escalation e ritengo tuttora corretto che la Nato non sia stata coinvolta direttamente in un conflitto con la Russia".
Cpi: Putin in Ungheria? Obbligo di arresto è valido
"Il recesso dallo Statuto di Roma ha effetto un anno dopo il deposito della notifica di recesso presso il Segretario generale delle Nazioni Unite, depositario dei trattati internazionali. Il recesso non ha alcun effetto sui procedimenti in corso o su qualsiasi questione già all'esame della Corte prima della data in cui il recesso ha avuto effetto". Lo spiega all'ANSA la Corte Penale Internazionale in merito alla validità del mandato di cattura per Vladimir Putin se farà ingresso in Ungheria. Eseguire le decisioni esecutive della Corte "è un obbligo giuridico e una responsabilità", si aggiunge.
Ue: Stati tenuti a seguire gli obblighi della Cpi
"Vogliamo essere chiari sulla Corte penale internazionale: la nostra posizione è sempre stata chiara e siamo lieti di ribadirla qui. L'Ue sostiene la Corte penale internazionale e i principi sanciti dallo Statuto di Roma. Rispettiamo l'indipendenza e l'imparzialità della Corte. Siamo fermamente impegnati a favore della giustizia penale internazionale e della lotta contro l'impunità". Lo dice il portavoce per gli Affari esteri della Commissione europea, Anouar El Anouni, nel briefing quotidiano con la stampa, rispondendo a una domanda sull'obbligo dell'Ungheria di eseguire il mandato di arresto a Vladimir Putin in occasione del vertice con Trump. "E qui vorrei ricordare le conclusioni del Consiglio del 2023, in cui il Consiglio ha invitato tutti gli Stati a garantire la piena cooperazione con la Corte, anche attraverso la rapida esecuzione dei mandati di arresto pendenti, e a stipulare un accordo volontario", rimarca. "Detto questo, un'altra questione sollevata in questa sede è stata quella del ritiro dalla Corte: il ritiro entrerà in vigore un anno dopo la notifica al Depositario, in Ungheria. Ci teniamo a precisare che non ha alcun effetto sull'obbligo di cooperazione di uno Stato in relazione a indagini e procedimenti avviati prima di tale data", precisa.
Cremlino: ancora non chiara la logistica del volo di Putin a Budapest
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha affermato che "non è ancora chiaro" quale sarà la logistica del volo del presidente russo Vladimir Putin a Budapest se si terrà un nuovo vertice russo-americano in Ungheria. Ne ha dato notizia l'agenzia russa Interfax.
Non ci sono divieti di per sé a viaggi Putin in Europa
Il presidente russo Vladimir Putin e il ministro degli esteri Sergej Lavrov sono inclusi nelle sanzioni "sul congelamento dei beni, ma non specificamente su divieti di viaggio". "L'incontro non è stato confermato e non commenteremo gli scenari ipotetici, ma se dovesse accadere di fatto, non ci sono divieti di viaggio di per sé". Lo ha detto la portavoce della Commissione europea Anitta Hipper in merito al possibile incontro Trump-Putin sul territorio Ue. Quanto al mandato di arresto della Cpi ci sono "potenziali deroghe che gli Stati membri possono concedere, ma tali deroghe devono essere emesse dagli Stati membri individualmente".
Preparazione vertice Putin-Trump procederà per fasi
Il Cremlino afferma che la preparazione del possibile incontro tra i presidenti di Russia e Usa, Vladimir Putin e Donald Trump, sarà fatta "per fasi". Lo riporta la Tass. "Ci sono molte questioni: è necessario istituire team di negoziazione", ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, secondo l'agenzia di stampa ufficiale russa aggiungendo che "tutto sarà fatto per fasi". "L'idea è che il ministro degli Esteri Sergey Lavrov e il segretario di Stato Rubio inizino a lavorare sulla questione", ha detto Peskov. "Prima si telefoneranno e si incontreranno, discuteranno l'intero argomento, tutte le questioni, e inizieranno a discuterne".
Russia: preso il controllo di tre villaggi nell'Ucraina orientale
Il ministero della Difesa russo afferma che le sue truppe hanno preso il controllo di tre paesini in Ucraina orientale: Pishchane e Tikho nella regione di Kharkiv e Privillia nella regione di Dnipropetrovsk. Lo riportano le agenzie di stampa russe. Le dichiarazioni delle autorità russe non sono verificabili in modo indipendente.
Fonte Ue: a Putin serve un permesso per sorvolare Paesi dell'Unione
"Sono contento di non essere il travel planner di Putin, perché ha bisogno di ottenere il permesso per sorvolare certi Paesi. Non voglio fare supposizioni su come andrà a finire, ma sono contento di non essere responsabile dei piani"."Se Putin dovesse atterrare, ci dovrebbero essere le logiche conseguenze, dato che è un ricercato dalla Corte penale internazionale. Se l'Ungheria non lo facesse, non sarebbe d'aiuto. Allo stesso tempo, è triste dirlo ma nessuno si sorprenderebbe se gli ungheresi non arrestassero Putin. Tutti se lo aspettano", aggiunge. "L'Ungheria viola i suoi obblighi, non è la prima volta", lo ha fatto con Benjamin Netanyahu. "Tuttavia, è in quel momento che violeremmo i nostri obblighi. Quindi, sì, è problematico", spiega la fonte, precisando che è ancora prematuro discutere di revocare le sanzioni Ue a Putin per permettere il vertice con Trump a Budapest e che ci sono "molti fattori politici" in ballo. Quanto alla CPI, va ricordato che il ritiro annunciato lo scorso aprile da Orban dallo Statuto di Roma non è retroattivo e avrà effetti solo dopo un anno.
Media: forse già da oggi sospensione delle ostilità a Zaporizhzhia
La decisione di sospendere temporaneamente le ostilità per riparare le linee elettriche collegate alla centrale nucleare di Zaporizhzhia (ZNPP), occupata dalla Russia, potrebbe essere presa già oggi. Lo riporta Ukrainska Pravda citando Sky News. Alexei Likhachev, capo della società nucleare statale russa Rosatom, ha affermato che l'introduzione di un "periodo di quiete" consentirebbe di lavorare su due linee di trasmissione elettrica danneggiate, una sul territorio controllato dalla Russia e l'altra dall'Ucraina. "Si tratta di una decisione molto difficile che richiede un giusto equilibrio. È molto provvisoria, molto preliminare, ed è possibile che venga attuata già domani", aveva dichiarato ieri Likhachev. La centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, al momento non produce elettricità. Dipende da una fonte di energia esterna per raffreddare i materiali nucleari e prevenire un incidente grave.
Zelensky: "Incontrati fabbricanti Usa di Tomahawk e Patriot"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di aver incontrato i funzionari di un'azienda statunitense che produce i missili Tomahawk e i sistemi Patriot che Kiev ha richiesto per potenziare le difese contro la Russia. "Abbiamo discusso della capacità produttiva di Raytheon, delle potenziali vie di cooperazione per rafforzare la difesa aerea e le capacità a lungo raggio dell'Ucraina e delle prospettive di una produzione congiunta ucraino-americana", ha dichiarato Zelensky sui social media.
Droni e missili di Kiev su Sochi e costa del Mar Nero
Droni e missili di Kiev hanno colpito nella notte obiettivi sulla costa del Mar Nero in Russia. Il sindaco di Sochi, Andrei Proshunin, ha reso noto che è stato respinto un missile contro la città e sollecitato i residenti a evitare le spiagge e le zone costiere. I residenti hanno denunciato sui social esplosioni e il suono delle sirene. Il traffico aereo all'aeroporto internazionale di Sochi è stato sospeso provvisoriamente a causa della minaccia. Non sono stati riportati danni o vittime. Il ministero della Difesa a Mosca ha reso noto che sono stati intercettati sulla Crimea nelle ultime ore 32 droni ucraini. Nella regione ci sono stati danni a centrali elettriche e blackout. Sarebbe stato anche colpito un grande deposito di petrolio a Sinferopoli.
Orbán: "Incontro Putin-Trump sarà preceduto da quello fra Lavrov e Rubio"
Il vertice Russia-Usa in Ungheria potrebbe svolgersi una settimana dopo l'incontro fra il ministro degli Esteri Sergey Lavrov e il Segretario di Stato Usa Marco Rubio. Lo ha annunciato il primo ministro ungherese Viktor Orbán. «Ieri il presidente Donald Trump ci ha detto di prepararci; un incontro tra i due ministri degli Esteri è all'ordine del giorno. Hanno deciso che i due ministri degli Esteri avrebbero cercato di risolvere le questioni rimanenti entro una settimana, e poi, una settimana dopo, sarebbero potuti venire qui a Budapest», ha detto a Radio Kossuth. Il primo ministro ha chiarito che ieri sera ha dato ordine di creare un comitato organizzativo per preparare il vertice e che i lavori sono già iniziati. Orban ha aggiunto che ha intenzione di tenere una conversazione telefonica con Putin stamattina. Ieri, Trump e Putin hanno avuto l'ottava e più lunga conversazione telefonica dall'inizio del secondo mandato del presidente, durata due ore e mezza. Secondo l'assistente presidenziale Yuri Ushakov, i due hanno discusso di un nuovo vertice, che si terrà probabilmente a Budapest.