Guerra in Ucraina

Il blitz di Kiev coi missili e la furia di Mosca: "Risponderemo". Alta tensione in Crimea

Secondo le autorità russe, le forze ucraine hanno tentato di colpire il ponte con tre missili che sarebbero stati neutralizzati. Il traffico è ripreso regolare, mentre Mosca giura vendetta

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La Crimea torna ciclicamente al centro della scena ucraina, obiettivo a breve e lungo termine della controffensiva ucraina iniziata questa estate. Con attacchi in profondità nelle basi russe, alle infrastrutture e tentativi di colpire i porti della Flotta del Mar Nero, l'esercito di Kiev prova a fare pressione su uno dei capisaldi della strategia russa della regione, non solo dall'inizio dell'invasione del 2022. Lo dimostra la prima guerra del Donbass e l'occupazione (e successiva annessione) del 2014.

L'Ucraina, tra mille difficoltà di una controffensiva che non sta dando i risultati sperati da Kiev né da Washington, continua a colpire la Crimea con il duplice obiettivo di bersagliare il nemico a livello strategico e simbolico, ma anche di rendere più difficile i piani russi per il rifornimento della penisola e delle truppe dirette a nord.

Oggi, a essere colpito dalle forze ucraine è stato ancora una volta il ponte di Kerch, infrastrutture di fondamentale importanza strategica ma soprattutto simbolica di Vladimir Putin, e che unisce la penisola al territorio russo. Alexei Aksyonov, leader russo della Crimea, ha dato notizia questa mattina di alcuni droni abbattuti nei pressi del ponte (già bersagliato altre volte daghli ucraini). Per il ministero della Difesa russo, "Kiev ha tentato di attaccare il ponte di Crimea con un missile guidato antiaereo S-200, convertito in una versione d'attacco". Le autorità russe hanno risposto neutralizzando tre missili in due attacchi diversi (uno alle 13 e uno alle 15) e, secondo i media russi, anche avvolgendo di fumo bianco il ponte per coprire l'infrastruttura. Per il consigliere del ministero dell'Interno ucraino, Anton Gerashchenko, il fumo sarebbe in realtà il frutto di otto esplosioni avvenute sull'infrastruttura. Intanto il traffico è ripreso regolare.

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha accusato Kiev dicendo che "questi atti di sabotaggio mostrano alla comunità internazionale il vero volto del regime di Kiev. Tali barbare azioni non possono essere giustificate e non rimarranno senza risposta".

Gerashchenko ha scritto un post ironico sull'attacco dicendo: "Se pensate che il vostro lavoro sia inutile, pensate a chi deve riparare il ponte di Kerch".

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