
Nella giornata di ieri, giorno tre della nuova escalation nel conflitto in Ucraina, Pokrovsk si è trasformata nella battaglia per il futuro. La città si trova sulla T054, che inanella le città che compongono quella "C" a difesa del Donetsk ancora ucraino. Se cade Pokrovsk, a seguire, sarà la volta di Kostantynivka, Chasiv Yar ma anche Kramatorsk. La strada, per i russi che avanzano, potrebbe spianarsi fino a Pavlograd, il centro minerario più importante di tutta la nazione.
L'aeronautica militare ucraina, intanto, segnala che nella notte le forze russe hanno lanciato droni kamikaze su diverse regioni del Paese. Oltre alla città di Kiev - dove sono state udite delle esplosioni -sono state prese di mira la stessa regione della capitale, la regione di Sumy (nord-est), la regione di Mykolaiv (sud), la regione di Kharkiv (est), quella di Dnipropetrovsk (est) e quelle di Chernihiv (nord), Poltava (centro-est), Cherkasy (centro) e Vinnytsia (sud).
A Pokrovsk "situazione estremamente difficile"
Il presidente Volodymyr Zelensky, citando un rapporto del generale simbolo dell'offensiva nel Kursk, Oleksandr Syrsky, ha definito la situazione a Pokrovsk "estremamente difficile". Gli sforzi principali dei russi e le forze maggiori sono tutti concentrati qui ora. La loro recente avanzata è stata alquanto rapida: al momento le forze di Mosca sembrano dare priorità alla linea ferroviaria di Novohrodivka verso Pokrovsk, invece di combattere attraverso l'intera area urbana dell'insediamento.

L'avanzata russa relativamente rapida a Novohrodivka nelle ultime ore è probabilmente stata agevolata da ritiri ucraini, come ipotizza un'analisi dell'Institute for the Study of War. Novohrodivka e la sua potenziale cattura aprirebbe in teoria la strada per Pokrovsk, realtà più grande, più fortificata, più significativa di Novohrodivka, a causa della sua posizione centrale come snodo logistico chiave nell'oblast' di Donetsk occidentale. Le forze ucraine difficilmente si ritireranno da Pokrovsk senza difendere la città, stancando le truppe del Cremlino, costrette a spendere una notevole quantità di manodopera e materiale, probabilmente rallentando la loro accelerata di queste ore.
Pokrovsk come Bakhmut?
Il 15 agosto, l'amministrazione militare di Pokrovsk aveva invitato gli abitanti a evacuare immediatamente, poiché l'esercito russo si trovava a circa 10 chilometri dalla periferia della città. Secondo il presidente ucraino, Pokrovsk ripropone lo scenario di Bakhmut. "Ne hanno bisogno [...] Ci butteranno 50.000-60.000 persone. Lo vedrete. Capirete questi numeri molto presto... Ci devono essere dei trucchi. Non siamo più grandi della Russia", ha ribadito Zelensky. Uno degli obiettivi dell'operazione nell'oblast di Kursk era quello di distogliere un numero significativo di forze russe da altri settori, principalmente dalle direzioni Pokrovsk e Kurakhove, ha affermato il comandante in capo Syrskyi. Mosca ha ridistribuito circa 30.000 delle sue truppe da altri settori nella direzione di Kursk, e questo numero sta crescendo. Allo stesso tempo, la Russia ha schierato le sue unità più pronte al combattimento nel settore di Pokrovsk.
Prima della guerra, Pokrovrsk ospitava circa 69.000 residenti, molti dei quali impiegati nell'estrazione del carbone, nella metallurgia e nella costruzione di macchinari. Migliaia di persone sono partite negli ultimi mesi con l'avanzata dei russi, ma ora anche le famiglie con bambini hanno ricevuto l'ordine di evacuare. I civili hanno avuto solo una o due settimane per andarsene.
Solo i bancomat funzioneranno a Pokrovsk dal 2 settembre, e le banche smetteranno di lavorare. Ci sono ancora 38.000 persone e circa 1.900 bambini in città: tutti devono evacuare verso regioni più sicure dell'Ucraina. A causa della difficile situazione dei combattimenti, in città è stato imposto un rigido coprifuoco: è possibile muoversi liberamente solo dalle 11 alle 15. Ci sono enormi code fuori dagli uffici postali. Ogni giorno, dalla stazione ferroviaria partono treni di evacuazione per Lviv e Rivne. I vagoni sono pieni di donne e bambini. La maggior parte dei centri commerciali e degli esercizi di ristorazione sono chiusi o si preparano a chiudere.
Perché Pokrovsk è fondamentale
Kiev aveva sperato, conquistando il territorio nella regione russa di Kursk, di poter essere in grado di distogliere le truppe russe dalla loro avanzata orientale, ma ciò non è accaduto. Se non altro, l'offensiva russa su Pokrovsk e Toretsk più a nord-est si è intensificata. L'Ucraina fa affidamento sulle infrastrutture ferroviarie e stradali della città per fornire rifornimenti e rinforzi alle sue truppe sulla linea del fronte orientale, nonché per evacuare i feriti. "Cosa abbiamo combattuto a fare?", ripetono gli abitanti della città in fuga. Se crolla Pokrovsk, crollerà l'intera linea del fronte orientale.
L'unico modo per rallentare i russi sul fronte di Pokrovsk è un attacco laterale, ma questo
significa rallentare altrove. Syrsky ha proposto a Zelensky un attacco di fianco alle truppe russe che avanzano in direzione di Pokrovsk, ma a questo scopo sarà necessario interrompere temporaneamente l'operazione Kursk.
certo, con tutte le risorse della UE, ahhh, ahhh, ahhh.
Zelenski come al solito fernetica resistenze contrattchi e conquiste che ormai non ci sono da piu di un anno. Dice che i russi perderanno 50 mila per questa conquista dimenticandosi di dire però quanti ne perderà l'Ucraina per questa resistenza, e bada bene che comunque ha dato per scontato che i russi la conquisteranno.
Detto ciò non sarà una nuova Bakhmut perché le difese sono state abbandonate.
Pippolo, come la UE, è un burattino nelle loro mani.
Be.......non si puo' neanche definirla democratica, visto come si comporta sia nel propio paese e anche fuori.
Aggiungo scanso equivoci che neanche l'America lo e' al 100%
Un po' piu della russia senza ombra di dubbio, sul fatto di subire come lei dice non ne vedo sta grande imposizione.
Egregi , che i Russi vadano sconfitti, sarebbe un "AUSPICIO" . Ma come si dice "tra il dire e fare c'è di mezzo un oceano" Un saranno un gruppo di F16 a decidere le sorti della guerra ! Ricordiamoci che i fattori in campo potrebbero molteplici. Mi sento di dire la fatidica frase "CHI VIVRA VEDRA'" !!!
Stai farneticando, impiegare piloti americani equivale a scatenare la 3 guerra mondiale.
certo, con tutte le risorse della UE, ahhh, ahhh, ahhh.