
Nelle ultime settimane, secondo quanto riportato da Ynet e confermato da documenti depositati presso il dipartimento di Giustizia statunitense, si è svolto in segreto un processo per la nomina di Samir Halila come nuovo governatore di Gaza.
L’obiettivo sarebbe portare nella Striscia una figura che agisca sotto l’egida della Lega Araba, accettabile sia per Israele sia per gli Stati Uniti, in vista della gestione del “day after” della guerra. Halila, economista di formazione e noto imprenditore-politico dell’Autorità Nazionale Palestinese con base a Ramallah, ha ricoperto incarichi di primo piano: segretario generale del governo palestinese nel 2005, sottosegretario al ministero dell’Economia e del Commercio, presidente del consiglio di amministrazione del Palestinian Institute for Economic Policy Research, membro del board del Palestine Trade Center, ceo della holding PADICO e presidente della Borsa palestinese.
L’iniziativa per la sua nomina è sostenuta anche dall’israeliano Ari Ben-Menashe, controverso lobbista in Canada, che afferma come il progetto abbia guadagnato slancio grazie a incontri negli Stati Uniti e contatti in Egitto. Stante a Ynet, secondo i documenti depositati presso il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, Ben-Menashe si è registrato come lobbista per Hulileh diversi mesi fa, con l'obiettivo dichiarato di convincere i politici statunitensi a promuovere la sua candidatura a governatore di Gaza. La logica alla base di questa iniziativa è che tutti i partiti preferirebbero che Gaza fosse governata da una figura palestinese che operi sotto la protezione degli Stati Uniti e della Lega Araba. Ben-Menashe, ex agente dell'intelligence israeliana di origine iraniana, sarebbe stato coinvolto nello scandalo Iran-Contra nei primi anni '80, fu processato negli Stati Uniti e assolto. Dopo essere emigrato in Australia e successivamente in Canada, affermò di aver lavorato per il Mossad e per l'ex primo ministro Yitzhak Shamir, affermazioni sempre smentite da Israele.
Una fonte autorevole della presidenza palestinese, tuttavia, ha negato l'accuratezza di quanto diffuso dai media israeliani in merito alla nomina di una figura palestinese a capo della Striscia di Gaza, con la conoscenza o l'approvazione della leadership palestinese. La fonte ha confermato che l'unica entità autorizzata a gestire il settore è lo Stato di Palestina, rappresentato dal governo o da un comitato amministrativo concordato, presieduto da un ministro del governo.
Ha sottolineato, inoltre, che qualsiasi accordo con una proposta contraria a questa è considerato un allontanamento dalla linea nazionale e in linea con i piani dell'occupazione volti a separare Gaza dalla Cisgiordania e a sfollare i suoi residenti, evidenziando che il settore è parte integrante del territorio palestinese.