Russia, giallo sulla morte del vice ministro contro la guerra morto in aereo

Piotr Kucherenko, vice ministro dell'Istruzione, è deceduto mentre stava tornando da un viaggio di lavoro a Cuba: alcuni mesi fa si era espresso contro il conflitto, definendolo "fascista"

Russia, giallo sulla morte del vice ministro contro la guerra morto in aereo
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Un viaggio di lavoro a Cuba, poi il malore improvviso in aereo, l'atterraggio di emergenza e la corsa in ospedale: sono trascorse così le ultime ore di Piotr Kucherenko, vice ministro russo della Scienza e dell'Istruzione. Il fatto è accaduto il 20 maggio scorso, ma i media russi ne hanno parlato soltanto a partire da ieri. La morte ha suscitato clamore, soprattutto all'estero. Perché c'è un particolare da non trascurare: il vice ministro, alcuni mesi fa, si era detto contrario alla guerra.

La morte dopo il viaggio a Cuba

A metà mese, Piotr Kucherenko si è recato sull'isola caraibica nell'ambito di una visita interministeriale. Con lui erano presenti, tra gli altri, alcuni personaggi di spicco del governo russo. Tra questi, anche il vice premier Dmitry Chernyshenko e il vicecapo del dipartimento per l’America Latina del ministero degli Esteri, Andrei Guskov. Terminata la missione, la delegazione ha ripreso la via per Mosca.

Mentre si trovava a bordo dell'aereo che lo stava riportando nella capitale russa, Kucherenko ha accusato un malore. La vicenda è stata ricostruita dal ministero della Scienza e dell'Istruzione. "L’aereo è atterrato nella città di Mineralnje Vodij - si legge in una nota del ministero diffusa sul proprio canale Telegram - dove i medici hanno cercato di fornire assistenza, ma non è stato possibile salvare Piotr Kucherenko". Il vice ministro, 46 anni, è così deceduto probabilmente già prima di arrivare nell'ospedale della città del sud della Russia dove il suo aereo è atterrato.

La nota del ministero, si è poi conclusa con un messaggio di cordoglio alla famiglia. Non sono stati forniti altri dettagli o ulteriori indicazioni. La salma probabilmente rientrerà a Mosca o nella località di origine dell'esponente del governo russo, in attesa poi dei funerali e della sepoltura. Non sarebbero previste invece ulteriori indagini.

Quelle frasi critiche nei confronti della guerra

Fin qui sembrerebbe una storia tragica ma normale di un uomo che, pur molto giovane, ha perso la vita mentre si trovava in aereo. Ma il discorso cambia considerando un importante aspetto: Kucherenko, da esponente del governo russo, ha preso una posizione nettamente contraria al conflitto. Lo ha ricordato sui social il giornalista Roman Super, il quale ha riportato una conversazione tenuta pochi giorni fa proprio con il vice ministro.

Secondo Super, Kucherenko si è mostrato durante il colloquio abbastanza preoccupato. In primo luogo, ha definito "fascista" la guerra iniziata dal Cremlino contro l'Ucraina. E ha parlato poi di una situazione molto pesante all'interno degli stessi apparati governativi. Dalle sue parole, emergerebbe anche un tentativo di lasciare la Russia. "Ma è impossibile farlo - avrebbe dichiarato il vice ministro al giornalista - hanno sequestrato tutti i passaporti".

Quest'ultimo fatto potrebbe aver particolarmente inciso nel morale di Kucherenko, procurandogli gravosi fastidi psicologici tanto da ricorrere, per sua stessa missione, più volte alla somministrazione di antidepressivi. "Non dormo. Sto malissimo - sono le altre parole del vice ministro riportate da Roman Super - Siamo tutti tenuti in ostaggio. Tra un anno non riconoscerai nemmeno la Russia".

Una lunga scia di morti sospette

Sui media russi, la famiglia di Kucherenko ha parlato di problemi cardiaci del proprio congiunto. Ma indubbiamente il pensiero va al sospetto dato dalla posizione del vice ministro. Le sue frasi e le sue preoccupazioni, portano a pensare che il suo potrebbe essere l'ennesimo caso di morte sospetta all'interno della governance russa. Anche perché la lista, ad oggi, appare molto lunga.

Oltre ai tanti oligarchi misteriosamente scomparsi pochi mesi dopo l'inizio della guerra in Ucraina, più di recente hanno destato allarme i decessi di alcuni esponenti politici e militari. A febbraio ad esempio, è venuta a mancare in circostanze mai chiarite Marina Yankina. Si trattava di una funzionaria militare che aveva denunciato le alte perdite russe in Ucraina. La donna è morta dopo aver fatto un volo di 16 piani a San Pietroburgo.

Poco prima, a dicembre è stato trovato morto in India un esponente di Russia Unita, il partito di Putin. Si trattava di Pavel Antov, ricco imprenditore del settore alimentare.

Anche lui, secondo quanto trapelato da Mosca, non era molto convinto della guerra. Sempre in India, due giorni prima del ritrovamento del corpo di Antov, era morto nello stesso albergo un suo amico, Vladimir Bidenov.

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