Guerra in Ucraina

Dal ring al fronte ucraino: così è caduto il campione di kickboxing

Vitalii Merinov, il quattro volte campione del mondo di kickboxing, è morto in guerra in Ucraina. Aveva scelto di arruolarsi nell'esercito come volontario. Lascia la moglie e la figlia di due anni

Morto in guerra Vitalii Merinov: chi era il campione mondiale di kickboxing
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Si era unito all'esercito ucraino come volontario dopo l'offensiva militare lanciata dalla Russia, lo scorso febbraio, scegliendo di combattere su un fronte militare, armi in mano, e non più su un ring. Il quattro volte campione del mondo di kickboxing, Vitalii Merinov, è morto in Ucraina per le ferite riportate sul campo di battaglia. La notizia è stata data dai media di Kiev e confermata dalle stesse autorità. Merinov lascia la moglie e una figlia di due anni.

La morte di Merinov

Era un cittadino ucraino e sapeva sicuramente a cosa sarebbe potuto andare incontro quando, ormai un anno fa, aveva scelto di arruolarsi volontario nell'esercito di Kiev per difendere la sua terra dall'assalto di Mosca. Merinov, da tutti conosciuto per essere campione del mondo di kickboxing, ha ora perso la vita, ferito mortalmente in circostanze ancora da chiarire.

Il sindaco della città di Ivano-Frankivsk, dove lui era originario, ha raccontato che l'atleta si era unito all'esercito ucraino come volontario subito dopo che l'esercito russo aveva cominciato l'attacco contro Kiev. Ferito da schegge di arma da fuoco alla gamba durante una delle tante battaglie, Merinov si era poi ripreso ed era tornato al fronte, dove è deceduto lo scorso 31 marzo.

"Memoria eterna all'Eroe"

"Sincere condoglianze alla famiglia e ai propri cari. Memoria eterna all’Eroe!", ha scritto sui social il primo cittadino di Ivano-Frankivsk, Ruslan Martsynkiv, che non ha dimenticato di ricordare come l'ex atleta abbia combattuto fino all’ultimo respiro. In un lungo post pubblicato su Facebook il sindaco ha commemorato il sacrificio di Merinov, parlando di una "perdita irreparabile" per la comunità di Ivano-Frankivsk.

"Vitalii Merinov è morto durante la notte per le ferite riportate in battaglia in ospedale. […] Il maestro di boxe Vitalii Merinov è andato in guerra il primo giorno di un'invasione su vasta scala. Durante uno dei combattimenti, Vitaly ha ricevuto una ferita da arma da fuoco alla gamba. Si è ripreso ed è tornato di nuovo al fronte e ha difeso l'Ucraina fino all'ultimo respiro", ha quindi concluso Martsynkiv.

Il sacrificio degli atleti ucraini

Secondo Kiev, sono almeno 262 gli atleti ucraini morti dall'inizio della guerra. Lord Sebastian Coe, presidente di World Athletics, ha dichiarato che 185 atleti sono stati uccisi in Ucraina dallo scoppio del conflitto.

Come ha ricordato Newsweek, World Athletics, l'organo di governo globale per le competizioni di atletica leggera, ha vietato agli atleti russi e bielorussi di prendere parte ai suoi eventi a causa dell'offensiva di Mosca - sostenuta dalla Bielorussia – ai danni di Kiev.

Nel frattempo, il Comitato olimpico internazionale ha rinviato la sua decisione finale sulla possibilità per i concorrenti russi e bielorussi di prendere parte ai Giochi estivi di Parigi del 2024.

Dal canto suo, l'Ucraina ha minacciato di "saltare i Giochi Olimpici" se gli atleti di Russia e Bielorussia dovessero essere autorizzati a competere.

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