Mosca e gli aiuti militari all'Iran: a breve armi anche ai gruppi filo-iraniani

La pericolosa intesa Russia-Iran è già imperniata attorno agli aiuti militari: nuovi rifornimenti potrebbero arrivare nel breve periodo. Sstegno militare anche alle milizie filo-iraniane, tranne che per gli Houthi

Mosca e gli aiuti militari all'Iran: a breve armi anche ai gruppi filo-iraniani
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Si stringe sempre di più la relazione pericolosa tra Mosca e Teheran: pur in assenza di un'alleanza militare nel senso tradizionale del termine, la Russia ha già iniziato a fornire armi all'Iran e a "considerare seriamente" di fare lo stesso con alcuni gruppi filo iraniani sostenuti da Teheran, dalle milizie sciite in Iraq, a Hezbollah passando per quelle in Siria. Farebbero eccezione da queste generose donazioni soltanto gli Houthi dello Yemen al fine di non compromettere i delicati rapporti con Riad.

Ma a quanto ammontano queste elargizioni in armi? Le proporzioni degli aiuti militari sono al momento ridotte all'osso per via della guerra in Ucraina, che tiene le riserve e la produzione di Mosca impagnate su un unico grande fronte. Ma gli impegni presi sono considerati come significativi così come le prospettive, scrive Carnegie Politika. La logica del Cremlino, dunque, sarebbe di correre sul filo del parallelo Ucraina-Nato: dal momento che Kiev usa contro la Russia armi forniti dagli americani, la Russia avocherebbe a sè il diritto di inviare armi anche a chi combatte contro gli americani.

Mosca per il momento si impegnerebbe a vendere a Teheran elicotteri, anche da combattimento Mi-28 - da consegnarsi esclusivamente quando la mosa dell'"operazione speciale" si affivolirà. A seguire, le forntiture dovrebbero allargarsi anche ad aerei da combattimento Su-35, che potrebbero essere consegnati già quest'anno (ventiquattro esemplari), aerei da addestramento Yak-130, alcuni dei quali già consegnati e usati dai piloti iraniani a scopo di addestramento. La Russia inoltre è intenzionata a vendere all'Iran anche radar, possibilmente anche i missili dei sistemi anti aerea chiesti da Teheran.

Un aspetto che tira direttamente Mosca all'interno dei tumulti mediorientali e dai quali difficilmente potrà poi tirarsi indietro. A questo si aggiunge l'atteggiamento delle potenze regionali, convinte del passo definitivo di Mosca, dando per scontato che il Cremlino abbia ormai fatto una scelta di campo, schierandosi.

Una convinzione che nasce anche da un precedente importante: Mosca acquista dall'Iran i droni dispiegati poi in Ucraina, e parallelamente sempre più spesso assume le difese dell'Iran nella lotto contro Israele; e ancora, in Siria i due Paesi cooperano per esercitare pressioni sugli Stati Uniti, con aerei militari russi che si avvicinano pericolosamente ai velivoli americani mentre gruppi filoiraniani a terra attaccano asset americani.

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