Mosca testa il super drone marittimo atomico. L'intelligence Usa: "Putin non vuole trattare"

Lo Zar: "Ecco il Poseidon, nulla di simile al mondo". I russi colpiscono un ospedale pediatrico ucraino. Il report degli 007

Mosca testa il super drone marittimo atomico. L'intelligence Usa: "Putin non vuole trattare"
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Era chiaro a tutti, dimostrato dai fatti ben oltre che dalle parole. Ma vederlo nero su bianco su un documento di intelligence americano, oltre a certificare l'ovvio fa una certa impressione: Vladimir Putin non ha nessuna intenzione di chiudere la guerra in Ucraina. Secondo il report consegnato al Congresso a Washington, Mosca non è disposta a nessun compromesso, nonostante i ripetuti tentativi di Donald Trump di aprire un reale negoziato di pace. Non solo. Lo Zar sarebbe deciso a conquistare territori ucraini anche a costo di gravi perdite sul campo per giustificare l'espansione russa in tutta la regione. Ecco spiegati, una volta di più, i continui rinvii di ogni dialogo concreto e anche i nuovi test di armi utili a spaventare l'Occidente mentre Mosca continua terrorizzare i civili ucraini e la battaglia sul campo non accenna a diminuire di intensità.

Non è un caso che il ministero degli Esteri russo ribadisca che data e luogo di un nuovo incontro tra Putin e Trump, saranno decisi una volta preparato il contenuto dell'incontro. Altro modo per prendere tempo. Mentre Mosca fa quel che vuole e alza il tiro delle minacce. Ieri un altro test di una nuova arma, il super sottomarino a propulsione nucleare senza pilota Poseidon, un drone marittimo che secondo Putin non ha «nulla di simile al mondo. La potenza del Poseidon supera i missili intercontinentali», con il mai moderato Medvedev che lo definisce «l'arma dell'apocalisse». Una minaccia ulteriore in risposta alle sanzioni e alla mobilitazione occidentale ma per il Cremlino, per bocca del portavoce Peskov, semplicemente «un nuovo passo in termini di sicurezza del nostro Paese». Contemporaneamente lo Zar ha detto che presto entrerà in servizio il missile balistico intercontinentale Sarmat, anche in questo caso Putin esulta: «Non esiste al mondo un altro sistema come il Sarmat». Niente dialogo e muscoli in bella mostra. Altro che la tanto sbandierata voglia di pace della Russia.

Anche perché sul campo la situazione non cambi. Ieri a Kherson è stato colpito anche un ospedale pediatrico che è stato parzialmente distrutto. Tre sanitari e una bimba di 9 anni sono rimasti feriti in maniera seria. «Non potevano ignorare dove stavano colpendo. Si è trattato di un attacco deliberato contro i bambini. La Russia non si vergogna nemmeno di considerare tali strutture come obiettivi. È terrorismo, la Russia è la più grande organizzazione terroristica al mondo», ha denunciato il presidente ucraino Zelensky. Mentre sul campo di battaglia la situazione rimane molto delicata, tra scontri durissimi e propaganda. Il Cremlino ha affermato che la città di Kupiansk è ormai accerchiata, invitando i soldati ucraini ad arrendersi. Ma le forze armate di Kiev bollano l'affermazione come «finzione e fantasia».

Le forze armate ucraine riportano che «sono in corso pesanti combattimenti, gli occupanti che cercano di mettere piede nella parte settentrionale della città», ma non esiste nessun accerchiamento anche se le forze russe superano di molto quelle schierate dall'Ucraina, con Zelensky che ammette che la situazione è difficile a Pokrovsk. Guerra che non si ferma e, anzi, cresce di intensità. E ora, senza più dubbi, è chiaro a tutti per responsabilità di chi.

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