
Il giallo della flotta russa nel Mediterraneo continua a tenere banco in queste ore. Dopo le notizie sulla presunta avaria del sottomarino Novorossiysk, ora a destare preoccupazione è la nave russa Lauga, avvistata nello scorso maggio da una motovedetta tedesca mentre lanciava droni. Nel corso dell’estate la nave ha vagato nel Mar Ionio, passando spesso davanti alle coste italiane, come pochi giorni fa, proprio davanti alla Sicilia.
L’ultima traversata, partita da Istanbul il 17 settembre con destinazione dichiarata San Pietroburgo, si è rivelata la più enigmatica. Atteso il 12 ottobre nel porto russo, il cargo ha improvvisamente deviato rotta: giovedì scorso è rimasto per cinque ore nelle acque territoriali spagnole vicino a Malaga, come se fosse in avaria, rotta verso ovest e motori spenti, e continua a muoversi in modo anomalo nella stessa zona. A sorvegliarlo dall’alto, i ricognitori Neptune della US Navy e aerei dell’Armada spagnola. Sebbene non sia stata fornita alcuna motivazione ufficiale, la manovra ha sollevato interrogativi considerando il suo comportamento irregolare nel Mar Ionio e il suo precedente sospetto utilizzo come piattaforma di lancio per droni marittimi. La sua vicinanza alla costa avrebbe potuto significare un'operazione di rendez-vous, manutenzione o trasferimento non ufficiale.
The cargo vessel LAUGA (IMO 9111060), currently near the Spanish coast in the Western Mediterranean, has altered course westward and brought engines to a halt. Although no official reason has been given, the maneuver raises questions considering its erratic behavior in the Ionian… pic.twitter.com/VlB4e4Zupo
— Russia Maritime Watch (@RFNOSBlog) September 26, 2025
Il Lauga, lungo 93 metri, non è però un mercantile qualsiasi. Ha trasportato equipaggiamenti per i mercenari della Wagner e oggi per l’“Africa Korp”, la nuova formazione militare sotto diretto controllo del Cremlino che ha preso il posto dell’impero privato di Evgenij Prigozhin. È stato avvistato nei porti di Bissau e Cotonou, snodi strategici per i rifornimenti russi destinati in Mali e Niger. Le immagini satellitari suggeriscono che la nave abbia scaricato di recente un carico di 325 tonnellate di natura non specificata, scomparso misteriosamente in un angolo del Mediterraneo.
Exactly why the U.S. Navy P-8A Poseidon has been operating over the same time for three days in a row (map from Sept 25), highly likely searching for the Russian Navy submarine "Novorossiysk", who is/was operating in that sector, according to https://t.co/qcuDxzHFBg https://t.co/BbwtblNG0H pic.twitter.com/Xt59g0VNBK
— OSINT Military Tracker (@OSINTMilTracker) September 27, 2025
Fra le ipotesi vagliate circa il comportamento ella nave è che stia cercando di dare appoggio proprio al Novorossiysk, che nella stessa zona avrebbe subìto un guasto con una fuga di carburante nel “guscio” dello scafo: una situazione pericolosa, perché il carburante potrebbe provocare incendi o esplosioni a bordo. Il sottomarino, lungo 72 metri e dotato di motori diesel ed elettrici, è progettato per operazioni silenziose ed è in grado di imbarcare missili Kalibr e siluri pesanti, sebbene in missioni nel Mediterraneo trasporti in genere armamenti convenzionali. A bordo ci sono 52 militari.
Un'ipotesi suffragata anche al comportamento anomalo di un P-8A Poseidon della Marina degli Stati Uniti, che ha operato per tre giorni di fila (mappa del
25 settembre) nella stessa area circoscritta, presumibilmente cercando il sottomarino russo che, al 27 settembre, avrebbe lasciato il Mar Mediterraneo per l'Atlantico, con destinazione prevista la base navale di Kronstadt.