Guerra in Ucraina

"Battaglia per la nostra gente": Putin torna a parlare a Mosca

Il presidente russo è salito sul palco in occasione del "grande concerto patriottico" organizzato per celebrare la giornata del soldato allo stadio Luzhniki di Mosca. "In Ucraina è in corso una battaglia ai nostri confini storici per la nostra gente"

"Battaglia per la nostra gente": Putin torna a parlare a Mosca
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È la terza volta che Vladimir Putin sceglie lo stadio Luzhniki di Mosca, il più grande della capitale russa, per un suo discorso alla folla e alla nazione. La prima è stata in occasione della vittoria alle presidenziali del 2018, l'ultima invece un anno fa per ricordare l'annessione della Crimea, il 18 marzo 2022.

Oggi invece il capo del Cremlino ha scelto lo stadio per l'inizio dei festeggiamenti della giornata del soldato. Una solennità molto sentita in Russia, le cui celebrazioni si tengono tra il 22 e il 23 febbraio. Al Luzhniki è previsto un concerto in onore dell'esercito, sul palco però il primo a salire è stato lo stesso Putin.

Le parole di Putin

Una volta davanti alle telecamere, il presidente russo ha iniziato il suo discorso. Si tratta del secondo intervento in diretta televisiva di Putin nell'arco di appena 24 ore. Ieri era intervenuto davanti ai parlamentari della Camera Alta e della Camera Bassa della Duma, il parlamento russo, oggi invece sembra volersi rivolgere direttametne ai cittadini presenti al Luzhniki.

Immancabile un immediato riferimento alle operazioni portate avanti in Ucraina. "In Ucraina - ha detto Putin - è in corso una battaglia ai nostri confini storici per la nostra gente". Non solo, ma il presidente russo ha esortato tutti i cittadini a sentirsi parte integrante della difesa di ogni angolo della federazione. "Tutto il nostro popolo - ha infatti aggiunto - è difensore della patria".

Poi, assieme al pubblico, ha intonato il coro "Rossija, Rossija" mentre in tutto lo stadio ha iniziato a sventolare il tricolore della bandiera russa. Uno scenario non così dissimile da quello del discorso del 18 marzo 2022, quando nello stadio che ha ospitato i mondiali del 2018 è stato commemorato l'ottavo anniversario dell'annessione della Crimea. Ed è in questo clima che Putin ha poi proseguito il discorso. "Quando siamo insieme - ha scandito dal palco - non abbiamo eguali. La forza è nell'unità".

Il discorso del presidente russo appare quindi ancora una volta incentrato sui "doveri" di Mosca e dell'intera cittadinanza nei confronti del Paese. Un modo per giustificare, proprio come fatto ieri davanti i parlamentari, l'intervento delle forze russe in Ucraina.

Il costante richiamo all'unità

Due discorsi in 24 ore che però non hanno aggiunto molto nell'economia del conflitto. Putin sia ieri che oggi dallo stadio di Mosca non ha annunciato grandi svolte in ambito militare. Il presidente russo si è limitato a ribadire i motivi della guerra intentata contro l'Ucraina e ha ripreso la stessa retorica dello scorso anno a proposito della difesa comune della patria, nonché della necessità di contrastare quello che dal Cremlino viene percepito come imperialismo occidentale.

Nella giornata di oggi forse l'evento più significativo ha riguardato l'incontro, tenuto sempre nella capitale russa, tra lo stesso Putin e il capo della diplomazia cinese Wang Yi. Un vertice nel quale probabilmente si è discusso del possibile piano di pace cinese, da presentare in occasione del primo anniversario dall'inizio della guerra.

Al Luzhniki, Putin si è quindi concesso un bagno di folla, ha rinsaldato i ranghi parlando dell'importanza dell'unità nazionale e ha voluto mostrare, soprattutto in occidente, la compatezza dell'opinione pubblica. Lo stadio gremito e lo sventolio delle bandiere russe sullo sfondo ha rappresentato la scenografia perfetta per esibire il sostegno popolare alla guerra.

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