Netanyahu: "A Doha possibile accordo per la fine della guerra"

Dal rilascio degli ostaggi alla fine della guerra: le mosse di Netanyahu e i negoziati in corso a Doha

Netanyahu: "A Doha possibile accordo per la fine della guerra"
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Mentre i media di mezzo mondo scrivono che Israele avrebbe neutralizzato Mohammed Sinwar, leader de facto di Hamas, e altri suoi strettissimi collaboratori nel corso degli ultimi raid effettuati nella Striscia di Gaza, fonti palestinesi riferiscono che il gruppo filo palestinese si sarebbe offerto di rilasciare metà degli ostaggi israeliani ancora in vita e alcuni corpi in cambio di un cessate il fuoco di due mesi. Le trattative procedono in Qatar e starebbero per generare una fumata bianca, come spiegato dall'Ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu. Ecco tutto quello che sappiamo e cosa potrebbe succedere.

I negoziati per il rilascio degli ostaggi

"Sotto la direzione del Primo Ministro, anche in questo momento, il team negoziale a Doha sta lavorando per esaurire ogni possibilità di accordo, sia secondo lo schema Witkoff, sia nell'ambito di una fine della guerra, che includerebbe il rilascio di tutti gli ostaggi, l'esilio dei terroristi di Hamas e il disarmo della Striscia di Gaza", ha riferito l’Ufficio del premier israeliano riferendo dell'ultimo sforzo diplomatico messo in atto per sbloccare la crisi a Gaza. "Grazie alla politica di pressione militare e diplomatica, il governo è finora riuscito a riportare a casa 197 ostaggi e sta facendo tutto il possibile per restituire i 58 prigionieri rimasti", si legge ancora nella nota.

L’entourage di Netanyahu ha dunque annunciato per la prima volta che il team negoziale a Doha ha discusso della possibilità di un rilascio di tutti i rapiti, nel quadro della fine dei combattimenti a Gaza, oltre che dell'esilio dei terroristi di Hamas e della smilitarizzazione della Striscia di Gaza. Israele ha costantemente detto che la guerra non finirà senza la distruzione di Hamas come potenza militare e di governo. Netanyahu aveva precedentemente insistito sull'accettazione solo di un cessate il fuoco temporaneo di circa 45 giorni, che inizierebbe con il rilascio di Hamas di circa 10 ostaggi.

Una fonte vicina alla trattative indirette in corso a Doha ha riferito che i colloqui stanno procedendo con slancio e che nelle prossime 24 ore potrebbe esserci una svolta. Alla luce di questi sviluppi, Netanyahu ha deciso che la squadra negoziale israeliana rimarrà a Doha. Secondo il piano in discussione, come detto, dieci ostaggi vivi saranno rilasciati immediatamente, in una sola volta, e avrà inizio un cessate il fuoco immediato della durata di un mese e mezzo o due mesi. Il decimo giorno dell'accordo, Hamas presenterà un elenco con lo stato degli ostaggi, sia vivi che morti. Inoltre, sarà discussa la liberazione di 200-250 prigionieri palestinesi.

Le mosse di Israele

Le delegazioni israeliane e di Hamas si sono recate in Qatar all'inizio della settimana dopo che il gruppo terroristico aveva rilasciato il soldato in ostaggio americano-israeliano Edan Alexander, come parte di un accordo con Washington che non coinvolgeva Israele e prima della visita del presidente degli Stati Uniti Donald Trump nella regione.

"Con il lancio dell'operazione Chariots di Gideon a Gaza, guidata con grande forza dal comando dell'Idf, la delegazione di Hamas a Doha ha annunciato un ritorno ai negoziati su un accordo sugli ostaggi, contrariamente alla posizione intransigente che avevano assunto fino a quel momento", ha dichiarato il ministro della Difesa Israel Katz. "L'eroismo dei soldati dell'Idf, l'unità del popolo e la determinazione della leadership politica aumentano le possibilità di riportare indietro gli ostaggi", ha quindi concluso.

Il sito di notizie del Qatar al-Araby al-Jadeed ha citato una fonte di alto livello di Hamas secondo la quale i negoziatori a Doha stavano discutendo di

un accordo di tregua di due mesi durante il quale si sarebbero tenuti colloqui sulla fine della guerra. Ci sarebbe un chiaro coinvolgimento da parte di Washington per garantire che l'accordo venga attuato.

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