
Polizia ucraina: anche pista russa considerata per l'omicidio di Parubiy
Sull'omicidio dell'ex presidente del Parlamento ucraino Andriy Parubiy la polizia afferma di considerare diverse ipotesi, compreso un collegamento con la Russia. In un briefing, ripreso dai media ucraini, il capo della polizia della regione di Leopoli, Oleksandr Shlyakhovsky ha affermato che l'identità dell'assassino non è ancora stata accertata. "Alle 11:37 in via Yefremov l'omicida ha sparato circa 8 colpi con un'arma da fuoco a canna corta. Il crimine è stato pianificato con molta attenzione", ha affermato. Shlyakhovsky ha confermato che la polizia cerca una persona che indossava abiti simili a un rider e con in testa un casco".
Trump propone mercenari Usa in Ucraina tra le garanzie di sicurezza
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha proposto, come parte delle possibili garanzie di sicurezza per l'Ucraina, di coinvolgere compagnie militari private americane per contribuire alle fortificazioni e fungere da deterrente. Lo scrive il The Telegraph, citando alcune fonti. Secondo quanto riferito dal quotidiano britannico - rilanciato dai media ucraini - durante i negoziati con gli stati europei in merito a possibili garanzie di sicurezza per l'Ucraina nell'ambito di un accordo di pace, Trump avrebbe proposto di coinvolgere compagnie militari private da parte americana che avrebbero integrato gli sforzi dei partner europei. Secondo il piano, queste aziende americane potrebbero essere coinvolte nel rafforzamento delle fortificazioni, nella costruzione di nuove basi militari e nella protezione delle aziende americane sul territorio ucraino; la presenza di contractor americani costituirebbe un ulteriore deterrente per la Russia. Il Telegraph riporta che la proposta sia in discussione insieme ad altre misure che la "coalizione dei volenterosi" guidata da Francia e Gran Bretagna si è offerta di proporre. Secondo le fonti, l'impiego di contractor consentirebbe a Trump, che ha già promesso di non inviare truppe americane in Ucraina, di placare i timori dell'ala più isolazionista dei trumpisti.
Zelensky: "Omicidio di Parubiy preparato con cura"
"Le circostanze dell'omicidio di Andriy Parubiy sono oggetto di indagine. Molte forze sono coinvolte, tutto il necessario. Il crimine è stato, purtroppo, preparato con cura. Ma si sta facendo tutto il possibile per risolvere questo crimine". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Secondo alcuni alti funzionari Usa, dei Paesi europei remano contro la pace
Alti funzionari della Casa Bianca ritengono che alcuni leader europei stiano pubblicamente sostenendo gli sforzi del presidente Trump per porre fine alla guerra in Ucraina, mentre cercano silenziosamente di vanificare i progressi compiuti dietro le quinte dopo il vertice in Alaska. Lo scrive Axios, secondo cui la Casa Bianca ha chiesto al Dipartimento del Tesoro di stilare un elenco di sanzioni che potrebbero essere plausibilmente imposte dall'Europa contro la Russia. Tra queste, secondo il sito, la cessazione completa di tutti gli acquisti di petrolio e gas, oltre a dazi secondari dell'Ue su India e Cina, simili a quelli già imposti a New Delhi dagli Stati Uniti. Due settimane dopo il vertice fra Trump e il presidente russo Vladimir Putin, si sono registrati pochi progressi evidenti verso la fine della guerra. I collaboratori di Trump, frustrati da questo stalli, sostengono che la colpa dovrebbe ricadere sugli alleati europei, non sul tycoon o sullo zar. I dirigenti della Casa Bianca, secondo Axios, stanno perdendo la pazienza con i leader europei che, a loro dire, stanno spingendo l'Ucraina a resistere in attesa di concessioni territoriali irrealistiche da parte della Russia. "Gli europei non possono prolungare questa guerra e alimentare aspettative irragionevoli, aspettandosi al contempo che l'America ne sostenga i costi", ha dichiarato ad Axios un alto funzionario della Casa Bianca. "Se l'Europa vuole intensificare questa guerra, la decisione spetterà a loro. Ma si ritroveranno senza speranza a strappare la sconfitta dalle fauci della vittoria", ha aggiunto. L'entourage di Trump pensa che gli europei stiano spingendo Zelensky a resistere per un "accordo migliore", un approccio massimalista che ha esacerbato la guerra. I funzionari statunitensi ritengono che i dirigenti britannici e francesi siano più costruttivi. Ma si lamentano del fatto che altri importanti paesi europei vogliano che gli Stati Uniti si facciano carico dell'intero costo della guerra, senza però impegnarsi personalmente. "Raggiungere un accordo è un'arte del possibile", ha detto un alto funzionario Usa. "Ma alcuni europei continuano a operare in un mondo da favola, ignorando il fatto che per ballare il tango ci vogliono due persone", ha aggiunto. Un'altra fonte della Casa Bianca ha dichiarato ad Axios che Trump sta seriamente considerando di ritirarsi dagli sforzi diplomatici finché una o entrambe le parti non inizieranno a mostrare maggiore flessibilità. "Restiamo seduti a guardare. Lasciamo che si combattano per un pò e vediamo cosa succede", ha detto il funzionario.
Mosca: da marzo conquistati 3500 chilometri quadrati di territorio
"Da marzo sono stati liberati più di 3500 chilometri quadrati di territorio e 149 centri abitati". Lo ha affermato il capo di Stato maggiore delle forze armate russe, Valery Gerasimov, citato dalle agenzie russe. "Attualmente le forze armate della Federazione Russa hanno liberato il 99,7% del territorio della Repubblica popolare di Lugansk (ne restano meno di 60 chilometri quadrati) e il 79% del territorio della Repubblica popolare di Donetsk. Le truppe russe controllano il 74% della regione di Zaporizhzhia e il 76% di quella di Kherson".
Kiev: stanotte 582 droni e missili sull'Ucraina, 548 abbattuti
Le difese aeree ucraine hanno neutralizzato 548 dei 582 droni e missili russi lanciati questa notte contro le regioni del Paese. Lo ha riferito l'aeronautica citata da Ukrainska Pravda. Dalle 19 di ieri, "i russi hanno lanciato 537 droni" insieme "a 8 missili balistici Iskander-M/KN-23" e "37 missili da crociera" tra cui Kaliber. Di questi, l'antiaerea ha abbattuto 510 droni, 6 missili balistici e 32 missili da crociera".
Von der Leyen: "Prima garanzia per Kiev è la forza del suo esercito"
"Ribadiamo che la sicurezza ucraina è la sicurezza europea. La principale garanzia di questa sicurezza per Kiev è un esercito ucraino ben equipaggiato. Poi, come seconda linea di difesa, penso a una forza multinazionale. Stiamo discutendo se sarà necessaria e ovviamente abbiamo bisogno dell'appoggio americano. Sui beni congelati li abbiamo già usati ma ora vediamo come andare avanti". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel corso di una conferenza stampa in Estonia.
Tajani: "Con confisca dei beni russi si rischia regalo a Putin"
Sull'ipotesi di confiscare gli asset russi congelati, "la preoccupazione della Banca Centrale Europea è anche per la stabilità monetaria della zona euro. Ci sono una serie di motivi, la base giuridica ma anche la stabilità della zona euro. Rischia di diventare un boomerang perché se non c'è la base giuridica e si prende una decisione contro il diritto, si fa un regalo a Putin e questo non può essere assolutamente fatto". Lo afferma il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del Consiglio informale Esteri Gymnich a Copenaghen."Ecco perché la grande maggioranza dei paesi ha manifestato questa grande perplessità. Comprendiamo bene le ragioni politiche che sarebbero pure giustificate ma alcune decisioni devono rispettare il diritto internazionale, se non c'è la base giuridica non si può fare", rimarca.
L'ex presidente del parlamento ucraino assassinato era uno dei leader di Euromaidan
L'ex presidente del parlamento ucraino Andriy Parubiy, ucciso in pieno giorno a colpi d'arma da fuoco a Leopoli, è stato speaker della Verkhovna Rada da aprile 2016 ad agosto 2019 e fu uno dei leader di Euromaidan, le proteste del 2013-14 che chiedevano legami più stretti con l'Unione europea. L'uomo, 54 anni, è stato anche segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell'Ucraina da febbraio ad agosto 2014, periodo in cui iniziarono i combattimenti nell'Ucraina orientale e la Russia annesse la Crimea.
Al via operazione speciale per catturare il killer di Parubiy
L'Ucraina ha ufficialmente avviato un'operazione speciale, detta Siren, dopo l'uccisione dell'ex presidente del parlamento Andriy Parubiy in pieno giorno a Leopoli. In una dichiarazione, l'ufficio del procuratore generale dell'Ucraina ha affermato che l'assassino è ricercato per "omicidio volontario". Sul posto stanno lavorando i vertici della Procura regionale e la Polizia nazionale, con l'intervento di esperti forensi. E' stata diffusa dalla Procura la foto del deputato ucciso, vestito in abiti e scarpe sportive e disteso su un marciapiede con al fianco una borsa e gli occhiali.
Putin: "L'Europa va verso la rimilitarizzazione del continente"
"Con il pretesto di immaginarie minacce russe e cinesi, il militarismo giapponese sta tornando in auge, mentre in Europa, Germania compresa, senza alcun imbarazzo per i paralleli storici, si sta tracciando la rotta verso la rimilitarizzazione del continente". Lo afferma il presidente russo, Vladimir Putin, in un'intervista rilasciata all'agenzia di stampa di Stato cinese Xinhua alla vigilia della sua visita in Cina.
Media ucraini: Parubiy ucciso con 8 spari da finto corriere di Glovo
L'ex presidente del Parlamento ucraino Andriy Parubiy, assassinato a Leopoli, è stato ucciso con 8 colpi di pistola al numero 46 di via Akademika Yefremova. Lo riferisce su Telegram il giornalista ucraino Vitaliy Glagola citando fonti alla polizia, rilanciato da Unian. Il giornalista riporta che secondo testimoni oculari il killer era travestito da corriere di Glovo e avrebbe poi nascosto la pistola nella sua borsa. L'assalitore indossava un casco nero con elementi gialli e guidava una bici elettrica, hanno riferito i testimoni citati da Glagola. Una possibile foto del presunto sospettato in bici - tutto vestito di nero, con casco nero e giallo e zaino giallo - sta circolando online ed è stata rilanciata da Unian. La polizia sta attualmente cercando il killer.
Zelensky: "Si cerca il killer di Parubiy, tutte le forze al lavoro"
"Il ministro dell'Interno ucraino Ihor Klymenko e il procuratore generale Ruslan Kravchenko hanno appena riferito le prime circostanze note dell'orribile omicidio avvenuto a Leopoli. Andriy Parubiy è stato ucciso. Le mie condoglianze alla sua famiglia e ai suoi cari. Tutte le forze e i mezzi necessari sono impegnati nelle indagini e nella ricerca del killer". Lo scrive su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dopo che è emersa la notizia che l'ex presidente del Parlamento ucraino, Andriy Parubiy, è stato ucciso in una sparatoria a Leopoli.
Ucciso in una sparatoria a Leopoli l'ex presidente del parlamento ucraino Parubiy
L'ex presidente del Parlamento ucraino Andriy Parubiy è stato ucciso in una sparatoria a Leopoli. L'ha riferito il governatore regionale, Maksym Kozytsky. La polizia nazionale ha riferito di avere ricevuto una chiamata intorno a mezzogiorno che segnalava una sparatoria nel quartiere Sykhiv di Leopoli. Secondo Kozytsky, "la vittima è morta prima dell'arrivo dei medici".
Parubiy, 54 anni, originario dell'oblast di Leopoli, aveva iniziato la catrriera politica nel Consiglio regionale di Leopoli, nel 2007 era diventato deputato, a dicembre del 2014 era stato eletto vice presidente della Verkhovna Rada, cioè il Parlamento ucraino, e ne era diventato presidente il 14 aprile del 2016. Unian riporta che da fine 2013 era stato fra i leader di Euromaidan. La testata ucraina aggiunge che a dicembre del 2014 era già stato vittima di un tentato assassinio, quando una persona ignota aveva lanciato una granata vicino all'hotel di Kiev dove si stava incontrando con dei colleghi.
Mosca: conquistato un villaggio nel Donetsk
Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che le sue truppe hanno preso il controllo del villaggio di Komyshuvakha nella regione orientale di Donetsk, in Ucraina. Lo riportano le agenzie russe.
Tajani: "Servono sanzioni finanziarie contro la Russia"
"Io credo che si debbano fare delle sanzioni finanziarie che costringano Putin a non avere più i mezzi economici per pagare stipendi altissimi, 3 volte tanto quelli di un operaio, ai propri militari. Non credo che ci sia la base giuridica per fare invece un altro tipo di sanzioni, cioè nei confronti dei privati russi, con i beni confiscati. Non mi pare che ci sia la base giuridica. Bisogna sempre stare dalla parte della ragione, mai del torto". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al suo arrivo al Consiglio informale Esteri Gymnich a Copenaghen.
Kallas: "Se Mosca non paga i danni all'Ucraina, confiscare asset"
"Dobbiamo avere una exit strategy, non possiamo immagine la situazione in cui, se c'è una tregua o un accordo di pace, gli asset congelati della Russia siano restituiti se non pagano le riparazioni all'Ucraina, quindi avremo una discussione approfondita sulla questione". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas.
Francia: Ue pronta a gestire garanzie di sicurezza per Kiev
"Questa settimana, per la prima volta, i Capi di Stato Maggiore dei Paesi partecipanti alla coalizione dei "Volentieri", che Francia e Regno Unito formeranno, hanno approfondito con i loro colleghi americani le garanzie che consentirebbero effettivamente una pace duratura. Questo lavoro proseguirà la prossima settimana a livello di Capi di Stato e di Governo. Come potete vedere, l'Europa sta prendendo in mano la situazione in questo ambito. Queste garanzie di sicurezza avranno senso solo una volta cessate le ostilità". Lo dice il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, al suo arrivo al Consiglio informale Esteri Gymnich a Copenaghen.
Raid russi su diverse regioni ucraine: un morto e 22 feriti a Zaporizhzhia
La Russia ha lanciato un attacco missilistico e con droni contro diverse regioni ucraine stanotte, secondo quanto riportato dall'Aeronautica militare di Kiev e rilanciato dai media ucraini. Funzionari locali hanno riferito di aver udito esplosioni in diverse città del Paese tra cui Zaporizhzhia, Chernihiv, Lutsk, and Cherkasy. Poco prima le autorità del Dnipropetrovsk avevano parlato di raid su Dnipro e Pavlograd.
In risposta all'attacco la Polonia ha fatto decollare dei caccia intorno alle 5 del mattino per proteggere il proprio spazio aereo, ha riferito l'aeronautica militare polacca sui social. "In linea con le procedure stabilite, il comandante operativo delle forze armate polacche ha attivato tutte le forze e le risorse a sua disposizione", ha scritto in un post su X l'aeronautica militare del Paese, spiegando che "le misure adottate puntano a garantire la sicurezza nelle aree confinanti con quelle minacciate". Il nuovo attacco russo sull'Ucraina giunge solo due giorni dopo che Mosca ha lanciato un attacco aereo su larga scala contro diverse città ucraine, tra cui Kiev. L'attacco del 28 agosto contro la capitale ucraina ha provocato 25 morti e 63 feriti.