
Resta alta la tensione a Est, al confine tra Ucraina e Russia.
Putin mostra i muscoli e, dopo essersi fatto riprendere in divisa, afferma di aver schierato oltre 700mila soldati al fronte. Parole che suscitano la reazione di Donald Trump che si è detto "molto deluso". Per il presidente Usa "siamo vicini alla terza guerra mondiale" perché il presidente russo "non rispetta la leadership Usa"Trump: "Putin perde più soldati degli ucraini"
"Putin mi ha deluso, sta uccidendo molte persone e ne sta perdendo più di quante ne stia uccidendo. I soldati russi vengono uccisi a un tasso più alto di quelli ucraini". Lo ha detto Donald Trump in conferenza stampa con il premier britannico Keir Starmer.
Trump, in Ucraina strage ma non voglio III guerra mondiale
In Ucraina ci sono stati "milioni di morti, soprattutto militari": lo ha denunciato il presidente Donald Trump nella conferenza stampa congiunta con Keir Starmer a Chequers, ribadendo di essere deluso da Vladimir Putin, ma evocando anche la speranza di "qualche buona notizia nei prossimi giorni". Il premier britannico da parte sua ha insistito nel chiedere più "pressioni su Putin" e ricordando che il presidente russo ha fatto qualche concessione solo quando Trump lo ha pressato. Parole a cui il presidente americano ha risposto affermando di voler evitare comunque il rischio di "una terza guerra mondiale".
Putin, oltre 700mila soldati russi al fronte 16:33 18-09-2025 LaPresse EST
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che oltre 700mila soldati delle forze armate di Mosca sono di stanza lungo la linea di contatto nella zona delle operazioni militari in Ucraina. Lo riporta Ria Novosti. "Ci sono oltre 700.000 persone sulla linea di contatto", ha affermato il leader del Cremlino in un incontro con i leader delle fazioni dei partiti politici nella Duma di Stato
Trump: "Ho fermato 7 guerre ma Putin mi ha proprio deluso"
"Ho messo fine a sette guerre, ma Putin mi ha davvero deluso". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in conferenza stampa con il primo ministro britannico Keir Starmer.
Starmer a Trump, aumentare pressione su Putin, pace a Gaza
Il premier britannico Keir Starmer ha evocato la partnership con gli Usa come decisiva di fronte alle crisi internazionali e alle minacce alla sicurezza. Parlando al fianco di Donald Trump a conclusione del vertice di Chequers, Starmer è tornato a denunciare le azioni della Russia in Ucraina, invocando la necessità di "accrescere la pressione" su Vladimir Putin. Quanto al Medio Oriente, ha ribadito che occorre un cessate il fuoco da parte d'Israele nella Striscia di Gaza, assieme al rilascio degli ostaggi tuttora detenuti da Hamas
Mosca accusa l'Europa: "Non vuole la pace in Ucraina"
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha accusato l'Unione europea di non volere "che il conflitto" in Ucraina "si risolva" e di voler "rilanciare la macchina da guerra europea": lo riporta la Tass citando un'intervista di Lavrov al primo canale russo.
Mosca: pronti a compromessi se sono garantiti nostri interessi
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov sostiene che Mosca sia "pronta alla ricerca" di quelli che definisce "compromessi" per mettere fine alla guerra in Ucraina ma "a condizione" che "siano garantiti" quelli che secondo lui sarebbero "i legittimi interessi di sicurezza" della Russia e quelli che chiama "i legittimi interessi dei russofoni in Ucraina". Lo riporta la Tass riprendendo una intervista di Lavrov al primo canale russo. "La posizione dell'amministrazione Trump include la comprensione dei problemi legati alla Nato, e lo hanno dichiarato pubblicamente. C'è anche la consapevolezza che i referendum tenutisi in Crimea e in altri territori non possono essere ignorati", ha affermato Lavrov. La Russia - le cui truppe hanno invaso l'Ucraina nel 2022 - afferma di essersi annessa le quattro regioni ucraine di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia (che i suoi soldati occupano solo in parte) con dei cosiddetti "referendum" non riconosciuti dalla stragrande maggioranza della comunità internazionale e che si ritiene si siano svolti senza il minimo rispetto degli standard democratici. Mosca inoltre ha di fatto preso il controllo della Crimea nel 2014 con la forza e con un controverso referendum, in violazione del diritto internazionale.
Nella notte attacchi di droni russi a Kiev e nella regione
I sistemi antiaerei ucraini sono entrati in azione la scorsa notte ;;durante un allarme antiaereo nella capitale e nella regione di Kiev, per una pioggia di droni russi. Lo ha riferito l'Amministrazione Militare Regionale di Kiev su Telegram, secondo Ukrinform. Anche l'Amministrazione Militare della Città di Kiev ha riferito dell'attacco esortando la popolazione a rimanere nei rifugi fino al segnale ufficiale di cessato allarme. In precedenza, l'Aeronautica Militare ucraina aveva rilevato il movimento di droni verso Kiev da sud. Un altro attacco russo ha interessato tratti ferroviari nella regione di Poltava, rimasti a lungo senza corrente elettrica. A seguito dei bombardamenti notturni nella regione di Poltava e delle temporanee interruzioni di corrente in diverse tratte della regione, sono state impiegate locomotive diesel di riserva. Si sono sviluppati incendi, una persona è rimasta ferita e diversi treni passeggeri registrano ritardi fino a 3 ore, precisa Ukrinform citando le autorità competenti.