Ucraina, Putin: "Le truppe occidentali sarebbero un bersaglio"

Il presidente russo: "Se si raggiunge la pace, nessun bisogno di soldati". Ma Zelensky: "Putin non vuole la fine della guerra, nessuno si fida di lui"

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Il giorno dopo la riunione della coalizione dei Volenterosi, a Parigi, si riaccende con toni aspri il confronto tra la Russia e l'Occidente legato alle sorti dell'Ucraina.

Il presidente russo, Vladimir Putin, afferma che eventuali truppe occidentali dovessero comparire a sostegno di Kiev diventerebbero, automaticamente, un bersaglio per Mosca. Al contempo torna a dichiararsi disposto a vari tipi di incontri sulla risoluzione del conflitto in Ucraina, inclusi colloqui trilaterali con Trump e Zelensky.

Zelensky sente Rutte, accelerare tempi su garanzie sicurezza

"Ho avuto una conversazione molto approfondita con il segretario generale della Nato, Mark Rutte. È importante accelerare i tempi sulle garanzie di sicurezza per l'Ucraina, essere il più produttivi possibile insieme all'America e rafforzare la nostra difesa aerea". Lo scrive su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "Continuiamo a coordinarci per una diplomazia reale. Putin finge di non aver bisogno della pace, di non aver bisogno di negoziati, ma in realtà la pressione globale può influenzare l'interesse della Russia a porre fine alla guerra. Ringrazio tutti coloro che stanno aiutando", ha aggiunto Zelensky.

Tajani: "Pessimista sulla soluzione della crisi entro fine anno"

Sul conflitto in Ucraina, "Putin parla molto con Trump, fanno riunioni ma è sempre più difficile trovare una soluzione di pace. Normalmente sono ottimista, ma in questa situazione sono pessimista, penso che prima della fine dell'anno non si possa fare molto", Lo ha detto il vicepremier, ministro degli Affari Esteri e vicepresidente del partito Popolare europeo, Antonio Tajani, intervenendo al Foro Nueva Economia a Barcellona con la segretaria generale del Ppe, Dolors Montserrat. 

Cina: contrari a pressioni richieste dagli Usa ai leader Ue

Pechino ha dichiarato di "opporsi con forza" alle richieste di esercitare pressioni economiche sulla Cina per i suoi rapporti con la Russia e la guerra in Ucraina, dopo che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha esortato i Paesi europei a esercitarle. "Ci opponiamo fermamente alla pratica di trascinare costantemente la Cina nella questione (della guerra ucraina) e ci opponiamo fermamente all'imposizione della cosiddetta pressione economica sulla Cina", ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun in una conferenza stampa.

Putin, garantiamo sicurezza delegazione Kiev se colloqui a Mosca

"La parte ucraina vuole questo incontro e lo ha proposto. Io dico, siamo pronti, venite. Garantiremo le necessarie condizioni di lavoro e di sicurezza, una garanzia del 100%": lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin al Forum economico di Vladivostok. Lo riporta la Tass. "Se ci dicono che vogliono incontrarci e che dovremmo andare da qualche parte per avere l'incontro, credo che queste richieste siano semplicemente eccessive. Se vogliono incontrarci, siamo pronti. Il miglior luogo è la capitale della Russia, la città eroina Mosca", ha detto ancora Putin, ripreso stavolta da Interfax.

Zelensky: "Trump deluso da Ungheria e Slovacchia"

Il presidente Usa, Donald Trump, "è deluso da alcuni Paesi europei, in particolare Ungheria e Slovacchia, che continuano a comprare petrolio russo. L'America vuole invece seriamente tagliare i redditi russi provenienti dall'esportazione di energia". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, aprendo il Forum Teha a Cernobbio, collegato in videoconferenza, riferendo della riunione della telefonata di ieri dei leader europei con Trump nell'ambito della riunione della cosiddetta 'coalizione dei volenterosì. "È la strada giusta da intraprendere. Meno la Russia vende petrolio, meno potrà spendere per armamenti", ha aggiunto Zelensky.

Putin: "Mosca luogo migliore per incontro con Zelensky"

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha affermato che Mosca è il luogo migliore per un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Se qualcuno vuole davvero incontrarci, noi siamo pronti. Il luogo migliore per farlo è la capitale della Federazione Russa, la città eroica di Mosca", ha dichiarato Putin durante la sessione plenaria dell'East economic forum di Vladivostock, aggiungendo che la Russia è pronta a fornire garanzie di sicurezza a Zelensky e ai rappresentanti di Kiev se decidessero di recarsi nella capitale russa. Lo riporta l'agenzia di stampa russa Tass.

Putin: "Truppe occidentali in Ucraina diverrebbero bersaglio legittimo"

Le truppe Nato, nel caso in cui comparissero in Ucraina, diventerebbero obiettivi legittimi per l'esercito russo. Lo ha affermato il presidente russo, Vladimir Putin, durante la sessione plenaria dell'East Economic Forum, come riporta la Tass. "Per quanto riguarda i possibili contingenti militari in Ucraina, questo è uno dei motivi principali per attirare l'Ucraina nella Nato. Pertanto, se alcune truppe dovessero comparire lì, specialmente ora, durante le operazioni militari, partiremo dal presupposto che questi saranno obiettivi legittimi da distruggere", ha affermato Putin.

Peskov: "Nessun progresso nei colloqui Putin-Trump"

La presidenza russa non ha nulla da annunciare su possibili nuovi colloqui tra Vladimir Putin e il presidente Usa Donald Trump. Lo fa sapere il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Al momento - afferma alla Tass - non ci sono stati risultati preliminari"

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