Ucraina, Putin: "Le truppe occidentali sarebbero un bersaglio". Budapest: "Altri Paesi Ue comprano petrolio russo in segreto"

Zelensky: "Possibile invio di migliaia di truppe occidentali". Ma Putin pone il veto e avverte la Nato

Ucraina, Putin: "Le truppe occidentali sarebbero un bersaglio". Budapest: "Altri Paesi Ue comprano petrolio russo in segreto"
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Il giorno dopo la riunione della coalizione dei Volenterosi, a Parigi, si riaccende con toni aspri il confronto tra la Russia e l'Occidente legato alle sorti dell'Ucraina.

Il presidente russo, Vladimir Putin, afferma che eventuali truppe occidentali dovessero comparire a sostegno di Kiev diventerebbero, automaticamente, un bersaglio per Mosca. Al contempo torna a dichiararsi disposto a vari tipi di incontri sulla risoluzione del conflitto in Ucraina, inclusi colloqui trilaterali con Trump e Zelensky.

Trump: "Aiuteremo Kiev con garanzie di sicurezza"

"Aiuteremo" l'Ucraina con le garanzie di sicurezza, "vogliamo salvare tante vite, faremo qualcosa". Lo ha detto Donald Trump parlando nello Studio Ovale. "L'Europa sarà prima, vogliono essere primi. L'Europa vuole vedere la guerra finire", ha aggiunto il presidente Usa.

Trump: "La guerra in Ucraina è una vergogna, deve finire"

"La guerra in Ucraina è una vergogna, voglio che finisca". Lo ha detto Donald Trump parlando con i giornalisti nello Studio Ovale.

Gli Usa trasferiranno unità Himars dall'Estonia alla Lituania

Gli Stati Uniti intendono trasferire in Lituania le unità di difesa Himars, dislocate in Estonia nel 2022. Lo ha comunicato oggi il ministro degli Esteri estone, Hanno Pevkur. Secondo quanto affermato dal politico estone, la decisione è maturata dopo l'arrivo dei primi dei sistemi Himars acquistati da Tallinn e rappresenta un modo per aumentare la sicurezza della regione baltica. Pervkur ha inoltre negato che la misura possa essere legata alla razionalizzazione delle spese per la difesa dei Paesi europei annunciata dal governo

Medvedev: "Volenterosi che discutono garanzie a Kiev ci consultino"

Il numero due del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, ha dichiarato che i cosiddetti Paesi "Volenterosi" che "si stanno riunendo e stanno discutendo quali garanzie dare all'Ucraina" dovrebbero "almeno consultarsi" con la Russia. Lo riporta la Tass. "Loro si stanno riunendo e stanno discutendo quali garanzie dare proprio all'Ucraina. E l'hanno chiesto a noi? Se c'è un conflitto, se è in corso un'operazione militare speciale, allora dovrebbero almeno consultarsi con noi quando sviluppano qualsiasi proposta", ha dichiarato Medvedev.

Tajani: "Spingere Putin alla pace con condizioni mirate"

"L'unico modo per spingere il presidente della Russia Vladimir Putin" a porre fine alla guerra in Ucraina "è quello delle sanzioni mirate al sistema finanziario" russo. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani nel suo intervento al Forum organizzato da Teha a Cernobbio.

Zelensky: "Slovacchia ci sostiene nel percorso verso l'Ue"

"La Slovacchia sostiene l'Ucraina nel suo percorso verso l'Unione Europea. Questo è molto significativo". Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo aver incontrato il primo ministro slovacco Robert Fico a Uzhhorod, in Ucraina. Lo riporta Rbc-Ucraina. "Riteniamo inoltre che Ucraina e Moldavia debbano continuare a procedere insieme verso l'adesione all'Unione Europea", ha aggiunto.

Medvedev: "Iniziative dei volenterosi non avranno conseguenze"

Il numero due del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, ha dichiarato che le iniziative dei cosiddetti Paesi 'Volenterosi' per garantire la sicurezza dell'Ucraina non avranno "nessuna conseguenza". Lo riporta l'agenzia Interfax. "Quindi si riuniscono e discutono il tema delle garanzie da dare all'Ucraina. Si inventano qualcosa, lo tirano fuori da diverse parti e poi lo presentano come garanzia. Questo non avrà alcuna conseguenza", ha affermato Medvedev.

Zelensky: "Con Fico discussa energia, fonti russe non hanno futuro"

Con Robert Fico "abbiamo affrontato argomenti chiave: questioni di principio per l'Ucraina e questioni di principio per la Slovacchia. Ho parlato della nostra conversazione di ieri con il presidente Trump, del nostro lavoro con i leader della Coalizione dei Volenterosi per promuovere la pace e garantire la sicurezza dell'Ucraina, e dell'architettura di sicurezza per l'Europa. E la Slovacchia non resterà in disparte. Il primo ministro mi ha parlato dei suoi contatti in Cina. Un altro tema importante è stato l'indipendenza energetica dell'Europa: il petrolio russo, così come il gas russo, non hanno futuro". Lo ha scritto su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendo del suo incontro col premier slovacco. "La Slovacchia sostiene l'Ucraina nel suo percorso verso l'Unione Europea. Questo è molto significativo. Condividiamo anche l'opinione che Ucraina e Moldavia debbano continuare a procedere insieme verso l'adesione all'Ue. Altrettanto importante è che la cooperazione bilaterale in materia economica, energetica e infrastrutturale qui, nella nostra regione, rafforzi i nostri popoli e i nostri Paesi", ha sottolineato Zelensky.

Salvini: "No soldati italiani a morire in guerre non nostre"

“Mentre tedeschi e francesi parlano di invio di truppe all’estero, io penso che il governo italiano investirà in sicurezza interna, perché il nostro problema non sono i carri armati russi ma sono i troppi sbandati e violenti dal coltello facile”. Lo afferma il vicepremier e segretario della Lega, Matteo Salvini, in un video pubblicato su X dell’intervento fatto questa mattina a Udine per l’inaugurazione della nuova sede regionale del partito. “Nelle ultime ore il ministro degli Esteri tedesco ha detto che la Germania sta preparando il più grande esercito d’Europa, i francesi ieri a Parigi hanno detto che sono pronti a inviare i militari a combattere in Ucraina – prosegue –. Ora, la posizione della Lega e del governo italiano è chiara: preferisco spendere dei soldi per mandare dei militari non a fare la guerra contro la Russia ma in piazza a Udine perché l’ennesimo accoltellato per mano di stranieri non si può tollerare”. “Più che pensare a mandare i nostri militari a morire per guerre non nostre, se dobbiamo aumentare i militari usiamoli nelle piazze per proteggere i nostri cittadini, i nostri figli, le nostre moglie e le nostre famiglie”, conclude Salvini. Nel post su X il leader leghista sintetizza così quanto affermato nel video: “Mentre altri sono ossessionati dall'idea di inviare truppe all’estero, noi pensiamo che la priorità sia investire nella sicurezza interna, per avere più militari nelle strade delle nostre città, continuando nel contempo a garantire la difesa nazionale senza ricorrere a fantomatici eserciti unici europei”.

Budapest: "Altri Paesi Ue comprano petrolio russo in segreto"

"L'Ungheria acquista petrolio russo apertamente perché non ha altra scelta, mentre alcuni Paesi europei lo acquistano segretamente attraverso canali alternativi, perché è più economico". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, come riferito via X dal portavoce del governo ungherese Zoltan Kovacs. Il ministro ha "messo in guardia contro l'ipocrisia di coloro che attaccano a gran voce l'Ungheria e la Slovacchia, ma importano silenziosamente lo stesso petrolio attraverso l'Asia", secondo Kovacs, mentre si è svolto in Danimarca il Consiglio informale dell'energia.

Von der Leyen: "Sentito Vance per coordinare sanzioni a Mosca"

Ieri c'è stata una telefonata tra la presidente Ursula von der Leyen e il vicepresidente Usa JD Vance. Questa telefonata riguardava il mantenimento di un fronte unito sulle sanzioni, perché più coordiniamo il nostro approccio con i partner, più queste sono efficaci. Lo afferma la portavoce capa della Commissione europea Paula Pinho nel briefing quotidiano con la stampa."Penso, ad esempio, agli sforzi congiunti con il G7 sul tetto massimo del prezzo del petrolio, che stanno producendo risultati, e come sappiamo, abbiamo visto che le sanzioni sono efficaci, e continueremo, quindi, a fare pressione sull'economia di guerra russa, ad aumentare i costi per la Russia per non aver avviato colloqui di pace, e alla fine a portare il Presidente Putin al tavolo dei negoziati. E' anche ciò di cui abbiamo discusso in questa telefonata", precisa.

Zelensky: "Pronti a dialogo con l'Ungheria su adesione all'Ue"

"Lo stiamo facendo ogni giorno. Stiamo facendo tutto ciò che l'UE ci raccomanda di fare. Quindi non vedo nessun fondamento alle rivendicazioni ungheresi contro di noi, ma ciononostante siamo aperti al dialogo. Oggi ne abbiamo discusso con il presidente Costa. Eravamo pronti a incontrare il presidente o Von per discutere di cosa altro scatena la loro insoddisfazione, di cosa possiamo fare per renderli soddisfatti". Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa con il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, in Ucraina.

Papa: visita presidente Polonia, focus su Ucraina e sicurezza Europa

Papa Leone XIV questa mattina ha ricevuto il presidente della Polonia, Karol Tadeusz Nawrocki, che poi ha incontrato il segretario di Stato della Santa Sede, cardinale Pietro Parolin Pietro Parolin. "Nel corso dei cordiali colloqui in Segreteria di Stato - si legge in un comunicato - ci si è soffermati sulla situazione socio-politica del Paese, riferendosi in particolare ai valori su cui si fonda la società polacca e la necessità di costruire consenso di fronte alle sfide a cui deve rispondere. Nel prosieguo della conversazione sono state affrontate tematiche di carattere internazionale, con speciale attenzione al conflitto in Ucraina e alla sicurezza dell'Europa".

Zelensky: possibili migliaia truppe occidentali in Ucraina

 "Migliaia" di truppe occidentali potrebbero essere dispiegate in Ucraina nell'ambito delle garanzie di sicurezza fornite dagli alleati di Kiev contro la Russia, ha dichiarato il presidente Volodymyr Zelensky. Si prevede che queste truppe saranno "nell'ordine delle migliaia. Questo è un dato di fatto, ma è ancora un po' presto per parlarne" nei dettagli, ha affermato Zelensky in una conferenza stampa congiunta con il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa nell'Ucraina occidentale. 

Zelensky sente Rutte, accelerare tempi su garanzie sicurezza

"Ho avuto una conversazione molto approfondita con il segretario generale della Nato, Mark Rutte. È importante accelerare i tempi sulle garanzie di sicurezza per l'Ucraina, essere il più produttivi possibile insieme all'America e rafforzare la nostra difesa aerea". Lo scrive su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "Continuiamo a coordinarci per una diplomazia reale. Putin finge di non aver bisogno della pace, di non aver bisogno di negoziati, ma in realtà la pressione globale può influenzare l'interesse della Russia a porre fine alla guerra. Ringrazio tutti coloro che stanno aiutando", ha aggiunto Zelensky.

Tajani: "Pessimista sulla soluzione della crisi entro fine anno"

Sul conflitto in Ucraina, "Putin parla molto con Trump, fanno riunioni ma è sempre più difficile trovare una soluzione di pace. Normalmente sono ottimista, ma in questa situazione sono pessimista, penso che prima della fine dell'anno non si possa fare molto", Lo ha detto il vicepremier, ministro degli Affari Esteri e vicepresidente del partito Popolare europeo, Antonio Tajani, intervenendo al Foro Nueva Economia a Barcellona con la segretaria generale del Ppe, Dolors Montserrat. 

Cina: contrari a pressioni richieste dagli Usa ai leader Ue

Pechino ha dichiarato di "opporsi con forza" alle richieste di esercitare pressioni economiche sulla Cina per i suoi rapporti con la Russia e la guerra in Ucraina, dopo che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha esortato i Paesi europei a esercitarle. "Ci opponiamo fermamente alla pratica di trascinare costantemente la Cina nella questione (della guerra ucraina) e ci opponiamo fermamente all'imposizione della cosiddetta pressione economica sulla Cina", ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun in una conferenza stampa.

Putin, garantiamo sicurezza delegazione Kiev se colloqui a Mosca

"La parte ucraina vuole questo incontro e lo ha proposto. Io dico, siamo pronti, venite. Garantiremo le necessarie condizioni di lavoro e di sicurezza, una garanzia del 100%": lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin al Forum economico di Vladivostok. Lo riporta la Tass. "Se ci dicono che vogliono incontrarci e che dovremmo andare da qualche parte per avere l'incontro, credo che queste richieste siano semplicemente eccessive. Se vogliono incontrarci, siamo pronti. Il miglior luogo è la capitale della Russia, la città eroina Mosca", ha detto ancora Putin, ripreso stavolta da Interfax.

Zelensky: "Trump deluso da Ungheria e Slovacchia"

Il presidente Usa, Donald Trump, "è deluso da alcuni Paesi europei, in particolare Ungheria e Slovacchia, che continuano a comprare petrolio russo. L'America vuole invece seriamente tagliare i redditi russi provenienti dall'esportazione di energia". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, aprendo il Forum Teha a Cernobbio, collegato in videoconferenza, riferendo della riunione della telefonata di ieri dei leader europei con Trump nell'ambito della riunione della cosiddetta 'coalizione dei volenterosì. "È la strada giusta da intraprendere. Meno la Russia vende petrolio, meno potrà spendere per armamenti", ha aggiunto Zelensky.

Putin: "Mosca luogo migliore per incontro con Zelensky"

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha affermato che Mosca è il luogo migliore per un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Se qualcuno vuole davvero incontrarci, noi siamo pronti. Il luogo migliore per farlo è la capitale della Federazione Russa, la città eroica di Mosca", ha dichiarato Putin durante la sessione plenaria dell'East economic forum di Vladivostock, aggiungendo che la Russia è pronta a fornire garanzie di sicurezza a Zelensky e ai rappresentanti di Kiev se decidessero di recarsi nella capitale russa. Lo riporta l'agenzia di stampa russa Tass.

Putin: "Truppe occidentali in Ucraina diverrebbero bersaglio legittimo"

Le truppe Nato, nel caso in cui comparissero in Ucraina, diventerebbero obiettivi legittimi per l'esercito russo. Lo ha affermato il presidente russo, Vladimir Putin, durante la sessione plenaria dell'East Economic Forum, come riporta la Tass. "Per quanto riguarda i possibili contingenti militari in Ucraina, questo è uno dei motivi principali per attirare l'Ucraina nella Nato. Pertanto, se alcune truppe dovessero comparire lì, specialmente ora, durante le operazioni militari, partiremo dal presupposto che questi saranno obiettivi legittimi da distruggere", ha affermato Putin.

Peskov: "Nessun progresso nei colloqui Putin-Trump"

La presidenza russa non ha nulla da annunciare su possibili nuovi colloqui tra Vladimir Putin e il presidente Usa Donald Trump. Lo fa sapere il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Al momento - afferma alla Tass - non ci sono stati risultati preliminari"

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